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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 OTTOBRE 2014
LOGISTICA
IL LONDON GATEWAY SCEGLIE LA IMPORT SERVICES PER EFFETTUARE
LE OPERAZIONI LOGISTICHE PORTOCENTRICHE
Il London Gateway ha proseguito nello sviluppo di quello che
alla fine sarà il più grande parco logistico d'Europa
dopo avere assegnato in settimana alla Import Services Ltd il
contratto di gestione della sua infrastruttura ad utenza comune.
Come riferito in precedenza da The Loadstar, la società
specialista in attività portocentriche da tempo puntava ad
espandersi oltre la propria sede di Southampton ed alla fine di
settembre le è stato assegnato un contratto quinquennale di
gestione, con opzioni, allo scopo di effettuare operazioni
nell'infrastruttura quando aprirà a marzo dell'anno prossimo,
dopo la procedura di selezione condotta dal London Gateway.
Secondo il direttore dei servizi alla clientela della società
Mike Thomas, l'infrastruttura, destinata ad essere il primo
magazzino operativo in prossimità del London Gateway,
inizialmente offrirà 185.000 piedi², mentre una
successiva fase di sviluppo lo porterà a 350.000 piedi²,
e la Import Services "fornirà un servizio prepagato a
scalare per la movimentazione in entrata di contenitori dal terminal
al centro di distribuzione, lo scarico dei box, il deposito delle
merci, la raccolta e l'imballaggio".
Dichiara Thomas: "Essa tratterà un gran numero di
volumi e comporterà un notevole fattore di cross-docking, per
lo più merci di consumo a rapida movimentazione".
Il conseguimento di grossi volumi di quest'ultimo tipo di merci
attraverso il più recente terminal container del Regno Unito
dipenderà in definitiva dal fatto che esso acquisisca un
regolare servizio Asia-Europa a lungo raggio, e non solo scali ad
hoc con i quali finora è stato servito.
"Sono assolutamente convinto del fatto che ciò
accadrà" ha detto Thomas.
L'accordo in questione fornirà uno stimolo ai dirigenti
della DP World che vorrebbero riportare in pista il parco logistico
dopo che la Marks & Spencer si è tirata fuori dal suo
progetto a maggio per realizzare un centro di distribuzione
nazionale da 900.000 piedi², principalmente a causa della
pressione che la spesa di capitale aveva posto sul già
problematico bilancio della ditta di vendite al dettaglio.
Thomas afferma che la concezione di utenza comune con pagamento
a scalare ha consentito ai caricatori di sperimentare sia il
terminal container che la localizzazione del parco logistico e di
far passare le attività attraverso il porto senza impegnarvi
grandi quantitativi di denaro o rischiare in anticipo, e che
l'infrastruttura sarà aperta anche alle attività di
altri spedizionieri, così come ai fornitori terzi di
logistica multinazionali.
"I grandi operatori che non hanno ancora preso una
decisione in ordine allo sviluppo di un'infrastruttura saranno in
grado di servirsi di noi per fare il proprio prudente ingresso nel
settore: si tratta di un modello di costo assai flessibile e
variabile" sostiene Thomas.
"È prevista l'attivazione anche di una seconda fase
ed il mio obiettivo consiste nel far sì che entro la fine del
secondo anno si possa avviarla" ha aggiunto.
Ai sensi dell'accordo, il London Gateway della DP World finanzia
la costruzione dell'infrastruttura mentre la Import Services deve
acquisire le attrezzature ed i sistemi informatici.
Peter Ward, responsabile della filiera distributiva del London
Gateway, ha dichiarato: "Questo modello è stato
sviluppato sulla base della domanda del mercato che abbiamo
identificato attraverso una ricerca approfondita.
Abbiamo identificato la domanda direttamente dai proprietari
della merce per questi servizi.
Anche se le ditte affermate di vendita al dettaglio dispongono
dell'opzione di sviluppare edifici propri dedicati nel parco
logistico da nove milioni di piedi quadrati, noi siamo intenzionati
a far sì che i vantaggi portocentrici e mercatocentrici
dell'uso del London Gateway siano accessibili a tutti, a prescindere
dalle dimensioni, compresi i proprietari della merce, gli
spedizionieri ed i fornitori terzi di logistica.
Tuttavia, anche gli operatori di maggiori dimensioni hanno
riconosciuto il vantaggio di utilizzare l'infrastruttura ad utenza
comune poiché essa li mette in grado di ottimizzare
ulteriormente la loro filiera della distribuzione mediante la
concentrazione nelle proprie reti esistenti".
Avendo recentemente completato un ampliamento del proprio
magazzino principale di Southampton - che è stato finanziato
con le stesse modalità assieme al proprietario portuale ABP -
la Import Services, che fra i propri clienti annovera John Lewis,
Amazon, Harrods, Tesco, Toys R Us ed El Corte Ingles, aveva bisogno
di espandersi dal punto di vista geografico, spiega Thomas.
"Ci siamo localizzati a Southampton quando abbiamo
assistito ad una crescita del 15% da un anno all'altro e non avevamo
più possibilità di ulteriore crescita sul sito, ma
allo stesso tempo da sempre abbiamo una strategia basata su porti
gemelli nel Regno Unito".
Anche altri grandi fornitori di servizi di trasporto merci
britannici stanno sviluppando strategie logistiche basate su porti
gemelli.
L'attuale London Mega Terminal della Uniserve, nei pressi di
Tilbury, è situato a circa 10 miglia dal London Gateway e la
società sta inoltre costruendo un grande deposito su quello
che in effetti rappresenta l'ultimo terreno disponibile attorno a
Felixstowe per attività di logistica e corrieri.
Tuttavia, Thomas ha altresì aggiunto che l'immediata
vicinanza del London Gateway ad un grande mercato locale unitamente
a punti di accesso vicini ai mercati continentali rappresenta
un'altra area di crescita.
I volumi di vendite al dettaglio nel Regno Unito ed
internazionali movimentati dalla Import Services che vengono
trasbordati nel Regno Unito e trasportati nell'Europa continentale
sono cresciuti in modo sostenuto negli ultimi anni dal momento che
le vendite di commercio elettronico, sostenute talvolta da tassi di
cambio favorevoli, hanno consentito ai dettaglianti di penetrare in
nuovi mercati.
Il potenziale del London Gateway di fungere quale hub
internazionale è stato un'attrattiva notevole.
"Gran parte di ciò che facciamo a Southampton è
correlata alle vendite al dettaglio nell'Europa continentale, quando
si tratta di carichi di commercio elettronico per i quali ci
serviamo della DHL Express e della UPS per le consegne
internazionali di pacchi o per i trasporti merci di maggiori
dimensioni su pallet che vengono collegati all'Europa per mezzo di
operazioni di trasporto di linea.
Abbiamo sviluppato un certo numero di partenariati di successo
al servizio dei mercati di tutta Europa, in consegna il giorno
successivo alla partenza nelle grandi città ed appena un po'
dopo per tutte le località della Scandinavia e della penisola
iberica; il London Gateway offre un enorme potenziale per lo
sviluppo di questo tipo di direttrici di traffico.
Si vedano i servizi di traghetto in uscita da Tilbury offerti da
operatori come la P&O: abbiamo la ferma intenzione di cominciare
ad esplorare queste opportunità.
Inoltre, c'è un gran numero di hub per corrieri ad East
London che supportano i volumi di e-commerce" afferma Thomas.
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