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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 DICEMBRE 2014
NOTIZIE C.I.S.CO.
I COMMERCIALI VANNO A SCUOLA DI REEFER
Nuovi mercati orientali e le tecnologie nella spedizione
delle merci refrigerate al centro della giornata di formazione
C.I.S.Co. all'interporto di Guasticce
Colmare il divario tra tecnici e commerciali e informare, allo
stesso tempo, sui nuovi mercati orientali per la frutta italiana.
Questo lo scopo della giornata di informazione organizzata da
C.I.S.Co. (Council of Intermodal Shipping Consultants) con la
collaborazione di partner tecnici come Inter Repairs Nord e CSO.
La sede non a caso scelta stavolta è stata l'Interporto
Toscano di Guasticce (LI), dove si trovano magazzini refrigerati e
un terminal ferroviario presto operativo per la movimentazione di
container reefer.
“Lo scopo di C.I.S.Co. - ha spiegato Giordano Bruno
Guerrini, nella sua duplice veste di segretario dell'ente e di vice
presidente del Bureau internazionale dei containers (BIC) - è
la diffusione di buone pratiche nel traffico containerizzato”.
Tra queste c'è quella di avvicinare le competenze dei
tecnici sulle procedure operative al lavoro quotidiano dei
commerciali.
Ad aprire i lavori è stata una sessione tecnica nella
quale sono stati esposti i requisiti per la corretta preparazione
dei container refrigerati secondo la normativa americana (cold
treatment) e gli errori più comuni che portano al rifiuto del
carico una volta giunto a destinazione.
Nell'occasione il rappresentante tecnico ha presentato le
opzioni modulari “Extend Fresh” di Carrier per
installare l'atmosfera modificata e allungare i tempi di trasporto
tramite l'assorbimento di CO2/etilene e l'immissione di ossigeno.
Simona Rubbi, responsabile progettazione e legislazione per il
Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara ha invece fatto il punto
sui protocolli per l'esportazione della frutta italiana.
“Da settembre 2013 - ha spiegato - è possibile
esportare mele e pere verso gli Stati Uniti merci che si aggiungono
ai già autorizzati kiwi, uva e agrumi.
L'ok all'esportazione è arrivato dopo 15 anni di
trattative.
La spedizione di mele e pere secondo il protocollo di cold
treatment è ancora in fase di potenziamento, mentre quello di
kiwi va molto bene, con una quota italiana di 10.000 tonnellate che
coincide praticamente con quella dell'Europa”.
Molto promettente anche il mercato cinese, dove alle 7.000
tonnellate di kiwi annuali si aggiungono agrumi e pere.
È invece in sofferenza il mercato giapponese per il quale
la lunghezza delle trattative e i tempi di trasporti troppo ampi
pregiudicano numeri significativi.
Prospettive interessanti invece per Taiwan e Australia.
La parte teorica è stata poi integrata da una sessione
pratica sul piazzale di Inter Repairs Nord con l'accensione di un
container e la regolazione di sonde per la rilevazione della
temperatura.
Alla giornata, tra gli altri, hanno partecipato rappresentanti
di Maersk, Cina Shipping, Yang Ming, UASC, TDT, Clerici S.r.l.,
Circle S.r.l. e Terminal Napoli Flavio Gioia.
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