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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 DICEMBRE 2014
PORTI
FINANZIAMENTI EUROPEI DANNO IMPULSO ALLE AMBIZIONI DI
TENERIFE DI DIVENTARE UN IMPORTANTE HUB CONTAINERIZZATO REGIONALE
Al porto di Tenerife sono stati concessi 400.000 euro
dall'Unione Europea per la realizzazione nel giro di un anno di uno
studio di fattibilità relativo alla costruzione di un hub per
il rifornimento di gas naturale liquido nella parte meridionale
dell'isola.
La conferma è venuta da una lettera dell'Unione Europea
ricevuta l'8 dicembre scorso dal direttore del porto J. Rafael Diaz
Hernandez. La concessione è una buona notizia per Hernandez e
per il direttore commerciale Airam Diaz Pastor, essendo essi
impegnati nell'organizzazione dell'evento TOC Market Briefing:
West Africa che si svolgerà a Santa Cruz.
Pastor ha spiegato che la domanda iniziale di un'infrastruttura
per il gas naturale liquido era derivata dall'esigenza per Tenerife
di trovare un'altra fonte energetica, ma ci si era subito accorti
che il passaggio al gas naturale liquido per uso industriale avrebbe
potuto far risparmiare alle isole Canarie complessivamente circa 235
milioni di euro all'anno.
Pertanto, l'idea si è trasformata nel progetto di
realizzazione di un'infrastruttura per gas naturale liquido da
offrire quale hub di rifornimento agli operatori marittimi che sono
sempre più alla ricerca di una rete affidabile per accogliere
le navi a gas naturale liquido in corso di costruzione.
La seconda fase del piano commerciale del porto comporta la
costruzione di un terminal container di trasbordo ad acque profonde
per i carichi dell'Africa Occidentale lungo il terminal per il gas
naturale liquido, in grado perciò di attirare i vettori che
devono fare rifornimento utilizzando altresì le
infrastrutture per i contenitori.
Malgrado la crisi provocata dall'Ebola, i traffici fra Asia ed
Africa Occidentale stanno fiorendo: secondo Alphaliner, i traffici
sono aumentati dell'87% dal 2009 e la capacità complessiva
impiegata si è ampliata del 250% nello stesso periodo.
Inoltre, le dimensione delle navi si è drasticamente
incrementata, dato che adesso le navi non attrezzate di oltre 5.000
TEU rappresentano più del 20% della capacità
complessiva impiegata dall'Asia all'Africa Occidentale e che l'uso
di navi da 9.000 TEU viene preso in considerazione da parte dei
vettori.
Le dimensioni di queste navi hanno creato difficoltà ai
porti ed alle infrastrutture dell'Africa Occidentale, spingendo gli
operatori terminalistici ed i vettori ad annunciare investimenti
finalizzati ad incrementare la capacità ed a stabilire
operazioni del tipo a raggiera.
Alla domanda se Tenerife non fosse un po' in ritardo rispetto
alle proprie ambizioni di diventare un hub di trasbordo per l'Africa
Occidentale, Pastor ha replicato che il futuro consiste negli hub e
che c'è ancora spazio.
Inoltre, il direttore commerciale ha detto che Tenerife confida
di poter “più che tener testa” agli altri hub
della regione in termini di produttività ed affidabilità.
“E noi non abbiamo pirati con cui i vettori debbano avere
a che fare” ha aggiunto; lo sviluppo di un vero e proprio hub
per l'Africa Occidentale non è avvenuto senza difficoltà.
Per un certo numero di anni, il principale porto containerizzato
della regione è stato Abidjan, ma la crescita è stata
stagnante nel corso dello sviluppo.
Tuttavia, un anno fa è stato sottoscritto un nuovo
contratto fra l'autorità portuale ed un consorzio
comprendente Bolloré, APM Terminals e Bouygues che renderà
operativa entro il 2016 una seconda infrastruttura containerizzata
in grado di servire navi di dimensioni fino a 8.500 TEU.
Allo stesso modo, il mese scorso la Bolloré e la APMT, ai
sensi della propria collaborazione Meridian Port Services nel Ghana,
hanno siglato un accordo con l'autorità portuale di Tema al
fine di investirvi 1 miliardo di dollari per innalzare la capacità
annua del porto sino a 3,5 milioni di TEU.
Tuttavia, è probabile che il suo più serio
concorrente sia il vicino scalo di Las Palmas, che in precedenza
funzionava quale hub regionale per la MSC, ma che negli ultimi anni
ha assistito ad un calo dei propri volumi.
Esso ha fatto registrare un risultato di poco più di 1
milione di TEU, con una diminuzione del 15% rispetto al 2012; i
volumi del 2014 nel periodo fin qui trascorso sono diminuiti di poco
meno del 5%.
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