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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 DICEMBRE 2014
TRASPORTO STRADALE
LA CRISI DELLA VALUTA RUSSA ACCENTUA IL RALLENTAMENTO DEL
TRASPORTO MERCI
Il rallentamento dei volumi di trasporto merci di origine
stradale dall'Europa occidentale alla Russia ha ricevuto un
ulteriore impulso nelle ultime settimane dal momento che il rublo si
è indebolito ancora nei confronti del dollaro e dell'euro,
come ha dichiarato un importante operatore in questa direttrice di
traffico nel corso di un'intervista a Lloyd's Loading List.com.
La ditta francese di trasporti e logistica FM Logistic, che trae
poco meno di un terzo del proprio giro d'affari complessivo annuo di
1 miliardo di euro dalle proprie attività russe, afferma che
ci sono stati alcuni notevoli cambiamenti nelle caratteristiche del
mercato così come diminuzioni dei volumi.
“Un aspetto del mercato adesso è che i caricatori
stanno passando dal carico completo al carico parziale
dell'automezzo di pari passo con la diminuzione dei quantitativi di
merci trasportate, siano esse merci industriali o beni di largo
consumo non durevoli” sostiene Ivan Golovko, direttore
trasporti internazionali per la Russia della FM Logistic.
“C'è poca visibilità nel mercato dal momento
che nessuno davvero sa sino a dove slitterà il rublo e quando
si riprenderà il potere d'acquisto delle attività e
dei privati consumatori russi”.
Sintomatiche della crescente crisi valutaria russa sono state le
scene questa settimana di “frenesia degli acquisti” di
costose merci ad alta tecnologia, come gli strumenti del marchio
Apple, dal momento che i consumatori investono in prodotti ad alto
valore prima che il rublo si inabissi ulteriormente e faccia sì
che non ce li si possa più permettere.
Golovko rivela come - poiché la domanda di importazioni
si è indebolita - gli autotrasportatori russi operativi sulle
tratte internazionali stiano cercando di vendere i propri camion in
seguito al peggioramento dell'eccesso di capacità nel settore
ed all'ulteriore ribasso delle tariffe.
“Noi non abbiamo ancora preso in considerazione tale
iniziativa per quanto ci riguarda poiché effettuiamo
operazioni con il nostro parco automezzi solamente in ambito russo”
afferma.
La FM Logistic punta a compensare il calo dei volumi di
importazione mediante lo sviluppo dei flussi di traffico in
esportazione dalla Russia ai paesi della CSI e ad altri paesi
vicini, traendo vantaggio dalla morbidezza del rublo.
“Anche se al momento attuale stiamo parlando di volumi
modesti, il nostro traffico in esportazione fuori dalla Russia è
in crescita, in particolare quello diretto negli stati caucasici
quali la Georgia, l'Azerbaigian e l'Armenia.
Esso comprende le confezioni del marchio Mondelez, le gomme
Michelin e gli apparecchi domestici della marca SEB” dichiara.
Anche se la FM Logistic non trasporta le categorie di merci nel
mirino delle sanzioni occidentali, ha tuttavia assistito al calo del
trasporto delle merci industriali a causa del declino del valore del
rublo.
“Alcune settimane fa, abbiamo consegnato una spedizione di
equipaggiamento correlato al petrolio ed al gas ad un cliente russo,
ma da allora questo tipo di attività si è prosciugato
poiché le ditte locali hanno sospeso i propri progetti non
avendo più i mezzi di acquistare le merci in dollari ed euro.
Anche i prodotti automobilistici hanno subito un duro colpo.
La realtà oggi è che c'è un marcato
rallentamento in un certo numero di settori-chiave dell'economia e
le ditte russe non si azzardano a bandire nuove gare o ad assegnare
nuovi contratti di trasporto”.
Golovko conclude tratteggiando un deprimente quadro del mercato
russo, in cui i piccoli spedizionieri “di nicchia”
stanno ritirandosi dall'attività e la già ben radicata
tendenza verso il basso delle tariffe di trasporto merci sta
peggiorando.
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