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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 28 FEBBRAIO 2015
PORTI
AMBURGO ALLE PRESE CON PIÙ CONTENITORI MA DEVE LOTTARE
CON L'INVASIONE DELLE GRANDI NAVI
Malgrado risultati quasi da record nel settore contenitori lo
scorso anno, è probabile che la crescita del porto di Amburgo
venga ostacolata da ulteriori ritardi giudiziari in relazione al
necessario ed urgente ampliamento ed approfondimento del fiume Elba.
“Abbiamo già aspettato troppo a lungo l'avvio
del dragaggio” lamenta Ingo Egloff, amministratore delegato
della direzione marketing del porto.
Egloff ha dichiarato che, con 507 scali nel 2014, si è
verificato un incremento del 24% da un anno all'altro delle
portacontainer molto grandi con capacità di slot superiori ai
10.000 TEU ad Amburgo e ha avvertito che la pazienza e la lealtà
dei vettori marittimi è stata provata sino al limite date le
attuali limitazioni di pescaggio per carichi e partenze nello scalo.
In riferimento agli anni di indugio giudiziario che ha
intralciato il dragaggio del Basso ed Esterno Elba, Egloff si è
sfogato esprimendo la propria frustrazione, suggerendo che la
necessità dei lavori deve ora essere riconosciuta anche “dai
più ostinati oppositori alla modifica del canale”.
Egloff spera che l'approvazione al dragaggio possa
giungere dalla Corte Amministrativa Federale di Lipsia in primavera
e che il progetto biennale finalizzato ad approfondire il canale
navigabile dell'Elba di un metro ed a costruire un canale di
passaggio largo 385 metri sia in condizione di essere avviato
quest'anno.
Poiché il governo di Berlino sta sviluppando un nuovo
piano delle infrastrutture per il paese, Egloff sta esercitando
un'azione di lobbying a favore dei porti marittimi tedeschi
affinché gli sia data “la massima priorità”
e, nello specifico, i fondi per il miglioramento delle idrovie
interne.
I terminal container di Amburgo hanno lavorato 9,7 milioni di
TEU nel 2014, con un incremento del 5,1% rispetto all'anno
precedente, appena al di sotto della sua prestazione da record prima
della crisi nel 2008.
Altrove, il maggior porto containerizzato d'Europa,
Rotterdam, ha raggiunto i 12,3 milioni di TEU l'anno scorso,
in aumento del 5,8% rispetto al 2013, mentre il terzo porto in
classifica, Anversa, ha visto aumentare i propri risultati
produttivi del 4,7% per 9 milioni di TEU.
I traffici di Amburgo con la Cina hanno rappresentato quasi un
terzo dei suoi risultati containerizzati complessivi e sono stati in
aumento del 9,8% rispetto all'anno precedente per 3 milioni di
TEU.
Peraltro, ci sono state altre aree di crescita significative,
come la Polonia - in aumento del 22,6% per 395.000 TEU -
ed i traffici con l'India che si sono incrementati del 14,9%
per 232.000 TEU.
In compenso, ci sono stati problemi per i suoi traffici con la
Russia, dove le sanzioni, il valore in declino del rublo ed il
crollo dei prezzi del petrolio hanno comportato conseguenze per la
seconda metà dell'anno, quando i risultati relativi
alla Russia sono scesi del 7,8% rispetto al 2013 per 662.000 TEU.
Il maggiore operatore terminalistico di Amburgo, la HHLA, ha
incrementato la propria produzione di un modesto 1,2% rispetto al
2013, raggiungendo i 7,2 milioni di TEU lavorati presso le sue tre
infrastrutture; il terminal ha citato la riduzione dei traffici di
raccordo con la Russia quale ragione di questa crescita deludente.
Le sue operazioni con il porto ucraino di Odessa sono state
afflitte dal conflitto in corso nel paese, tanto che i risultati
sono calati di qualcosa come il 30% da un anno all'altro per
circa 300.000 TEU.
Il maggiore operatore terminalistico tedesco, la Eurogate, ha
trattato 2,3 milioni di TEU sulle proprie banchine di Amburgo, in
aumento di un impressionante 16,7% rispetto all'anno
precedente, ed il presidente Emanuel Schiffer ha appoggiato le
osservazioni di Egloff.
L'Eurogate ha ospitato il 16 gennaio ad Amburgo la
portacontainer più grande del mondo, la CSCL Globe da 19.100
TEU, e si aspetta lo scalo da parte del successore in quel titolo,
la MSC Oscar da 19.224 TEU, che sarà a Wilhelmshaven
all'inizio di marzo.
Dichiara Schiffer: “Le previsioni si sono dimostrate
corrette.
I nostri clienti stanno scalando i nostri porti containerizzati
con portacontainer sempre più grandi.
Questo presenta notevoli sfide per le infrastrutture degli scali
marittimi così come per la sovrastruttura degli operatori dei
terminal container”.
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