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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 28 FEBBRAIO 2015
PROGRESSO E TECNOLOGIA
IL CROLLO DEL PREZZO DEL PETROLIO OSTACOLA LE VENDITE DI
SISTEMI DI LAVAGGIO DEI GAS DI SCARICO AL SETTORE MARITTIMO
L'interesse del settore marittimo per i sistemi di
lavaggio dei gas di scarico allo scopo di conformarsi alla più
rigorosa normativa sulle emissioni ha subito un intoppo con il
crollo del prezzo del petrolio a livello globale e ha aggiunto
incertezza a livello finanziario.
Con effetto dal 1° gennaio scorso, le navi operative entro
200 miglia nautiche dalla costa del Nord America e dell'Europa
nord-occidentale sono tenute ad utilizzare carburanti con un
contenuto massimo di zolfo dello 0,1% oppure a trovare strumenti
alternativi per conformarsi, cosa che normalmente significa
acquistare un sistema di lavaggio dei gas di scarico.
I sistemi di lavaggio consentono all'armatore di
continuare ad utilizzare carburanti bunker ad elevato contenuto
solforoso, che è meno costoso dei carburanti a basso
contenuto di zolfo, sbarazzandosi nella sostanza dello zolfo
contenuto nelle emissioni e consentendo alla nave di adeguarsi al
più rigoroso limite relativo allo zolfo.
Per anni, i produttori di torri di lavaggio dei gas hanno
commercializzato i sistemi in questione quale modo per risparmiare
denaro evitando i costi dei cari carburanti marittimi a bassissimo
contenuto solforoso.
Ma quei carburanti marittimi non sono più così
costosi al giorno d'oggi.
Lo MGO di Houston, conforme alle Zone di Controllo delle
Emissioni, nel 2015 ha fatto registrare in media 603 dollari per
tonnellata metrica, pressappoco il 40% in meno dei prezzi relativi
allo stesso periodo del 2014, come mostrano i dati di Platts.
“Il mercato a breve termine dei sistemi di lavaggio dei
gas di scarico subirà in modo rilevante l'influenza
della differenza dei prezzi fra alto contenuto e basso contenuto di
zolfo” afferma Garrett Billemeyer, dirigente dello sviluppo
tecnologie globali presso il produttore di sistemi di lavaggio
DuPont.
Poiché i prezzi dei carburanti bunker sono rimasti bassi
relativamente agli ultimi tempi, è probabile che gli armatori
si rivolgano ai carburanti a bassissimo contenuto di zolfo per
adeguarsi alle Zone di Controllo delle Emissioni piuttosto che a
strumenti alternativi.
“Il calo dei prezzi del petrolio a livello mondiale sembra
che stia comportando effetti negativi sull'adozione dei
sistemi di lavaggio dei gas di scarico” afferma la ditta di
consulenze MEC Intelligence in un rapporto pubblicato questo mese.
“Le ordinazioni sono quasi raddoppiate nel periodo di sei
mesi che va da aprile a settembre del 2014, mentre negli ultimi
quattro mesi la crescita è stata di quasi il 19%”.
Complessivamente 160 navi alla fine di gennaio avevano
installato sistemi di lavaggio dei gas, rispetto alle 135 di
settembre 2014, afferma la MEC Intelligence.
I produttori di tali sistemi non hanno espresso tutti la
medesima volontà di rivelare i dati delle vendite.
Le ordinazioni relative ai sistemi di pulizia dei gas esausti
della Wärtsilä nel 2014 sono rimaste stabili rispetto a
quelle dell'anno precedente, arrivando a 41, sebbene il numero
delle navi che hanno acquistato quei sistemi sia aumentato del 50%
circa sino a 26 unità, come ha dichiarato la società
finlandese in settimana.
Le vendite della Wärtsilä non sono state condizionate
dallo scivolone dei prezzi del petrolio nel 2014 e tuttavia ora
“molti clienti sono in modalità attendista ed esitano
ad investire a causa delle difficoltà finanziarie del
momento” afferma la portavoce della Wärtsilä Marit
Holmlund-Sund.
La Alfa Laval non ha voluto precisare le cifre relative alle
proprie vendite al di là di quello che aveva dichiarato in un
recente comunicato: la società svedese ha ricevuto 70
ordinazioni per 65 navi rispetto ad un periodo di tempo imprecisato.
La DuPont non ha voluto fornire le cifre inerenti alle vendite
annuali, mentre la norvegese Yara Marine Technologies - ex
Green Tech Marine - non ha risposto alla richiesta di
esprimere commenti.
Subito dopo questa recente riduzione del contenuto di zolfo nei
carburanti marittimi, il livello massimo del contenuto di zolfo si
abbasserà allo 0,5% nel 2020 o 2025, alla luce di una
decisione presa dall'IMO.
“I recenti minori prezzi del carburante stanno avendo
conseguenze sull'interesse a breve termine” afferma
Billemeyer della DuPont, “ma, dal momento che la International
Chamber of Shipping la settimana scorsa ha rilasciato una
dichiarazione nella quale indica che le Zone di Controllo delle
Emissioni verranno adottate a livello globale assai probabilmente
nel 2020, significa che i caricatori con una visione a lungo termine
si concentreranno sui sistemi di lavaggio dei gas di scarico
marittimi quale soluzione vantaggiosa”.
Un commerciante statunitense di olio carburante è
d'accordo sul fatto che il potenziale di questi sistemi a
lungo termine rimanga, affermando che “nel 2020 tutti quanti
vorranno averli”.
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