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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 31 MAGGIO 2015
INDUSTRIA
L'ATTIVITÀ RECORD DELLE DEMOLIZIONI FA BEN SPERARE PER
LA RIPRESA DEL SETTORE MARITTIMO
L'eccesso di offerta di tonnellaggio da tempo viene spacciato
come uno dei principali "imputati" colpevoli della rovina
dei mercati di trasporto merci marittimo; una tendenza, questa, che
si è palesata in gran parte dei segmenti del mercato nel
corso degli anni.
Al momento attuale, è il mercato dei carichi secchi che
si trova in maggiore sofferenza.
Di conseguenza, ogni notizia relativa alla mitigazione
dell'offerta di tonnellaggio può essere considerata come uno
sviluppo positivo per la sostenibilità a lungo termine del
mercato.
Pertanto, dato che il mercato dei carichi secchi mostra segni di
eccesso di offerta di tonnellaggio fin dalle ultime fasi del 2014,
tutti gli occhi si sono rivolti allo sviluppo della flotta attiva/in
servizio così come ai tassi di nuove contrattazioni, consegne
di nuove costruzioni e rottamazioni.
Nel suo ultimo rapporto settimanale, il broker marittimo Allied
Shipbroking ha notato che "passati i primi quattro mesi di
quest'anno, si potrebbe dire che queste cifre finora non sono state
deludenti, malgrado il limitato impatto osservato nell'ambito del
mercato del trasporto merci.
Ma solo se si confrontano effettivamente le addizioni e le
rimozioni fatte alla flotta (si parla di navi di oltre 10.000
tonnellate di portata lorda) nel corso dei primi quattro mesi
dell'anno".
Secondo George Lazaridis, responsabile delle ricerche di mercato
e della valutazione patrimoniale della Allied, "le nuove
contrattazioni sono state limitate a poca roba con l'inserimento di
sole 87 unità nel registro delle ordinazioni nel corso degli
ultimi 4 mesi (ciò equivale a 6,15 milioni di tonnellate di
portata lorda) e, per inquadrare meglio queste cifre, occorre dire
che i dati relativi ai primi 4 mesi del 2014 e 2013 sono stati
rispettivamente di 410 navi (35,17 milioni di tonnellate di portata
lorda) e 233 navi (19,6 milioni di tonnellate di portata lorda).
Si tratta di un calo significativo che, secondo tutte le
apparenze, probabilmente continuerà a rimanere in prossimità
di questi nuovi limitati livelli per il resto del 2015".
Lazaridis ha aggiunto che "poiché le nuove
contrattazioni si riferiscono solo alla futura crescita della
flotta, noi per lo più guardiamo ad un metodo di misurazione
che sia più influente per la crescita della flotta che si sta
verificando attualmente.
Le consegne delle unità di nuova costruzione
rappresentano una misurazione di questo tipo e tutte quelle
osservate sono state nel senso di scorrere verso il basso.
Tuttavia questo non deve far emozionare, poiché l'attuale
rallentamento è pari solo ad una piccola percentuale rispetto
alle cifre precedenti relative ai medesimi 4 mesi.
Per essere più precisi, nel 2015 abbiamo avuto 241
consegne di navi (equivalenti a 18,94 milioni di tonnellate di
portata lorda) laddove nel 2014 e nel 2013 abbiamo avuto 248 (19,97
milioni di tonnellate di portata lorda) e 311 (25,89 milioni di
tonnellate di portata lorda) unità rispettivamente.
Il punto principale da tener presente qui è che, dal
momento che gran parte di queste consegne erano già prossime
alla loro data di completamento quando i veri problemi hanno
cominciato ad emergere nel mercato del trasporto merci, è
improbabile che molto abbia potuto impedire loro dall'entrare in
servizio attivo al di là un piccolo ritardo.
In quanto tali, gran parte dei decrementi prevalenti nelle
consegne di navi si deve ancora vedere ed avrà probabilmente
luogo in prossimità della fine dell'anno".
Pertanto, "il prossimo maggior fattore di influenza che
inoltre provocherà la reazione più imminente alle
fluttuazioni del mercato del trasporto merci è la
rottamazione ed è qui che abbiamo assistito al più
impressionante cambiamento rispetto alle annate precedenti.
Le unità obsolete sono state scaricate ai rottamatori in
quantitativi record.
Nel corso dei primi 4 mesi abbiamo assistito alla vendita per
demolizione di 177 navi (13,27 milioni di tonnellate di portata
lorda), mentre nel corso dei medesimi periodi del 2014 e del 2013 le
unità demolite sono state rispettivamente 77 (4,28 milioni di
tonnellate di portata lorda) e 156 (8,6 milioni di tonnellate di
portata lorda)".
Secondo l'esperto di Allied, "mettendo tutto ciò
assieme ancora resta una flotta complessiva di unità per
rinfuse secche in crescita, sebbene ad un ritmo notevolmente più
lento.
Allo stesso tempo, è importante notare che tutto ciò
non è avvenuto su una base di eguaglianza in tutti i segmenti
dimensionali, dato che i segmenti Handysize e Capes hanno assistito
ad una crescita negativa nel corso del 2015.
Ma il punto fondamentale è che noi abbiamo ancora bisogno
che le cose rallentino ulteriormente al fine di uniformare in modo
appropriato il rallentamento della crescita dei traffici e di
raggiungere alla svelta un equilibrio fra la domanda e l'offerta di
tonnellaggio.
Andando avanti e con il limitato numero di unità obsolete
rimaste nella flotta, sarà il rimpasto del registro delle
ordinazioni che inizierà a svolgere il ruolo primario nel
consentire alla flotta di riflettere correttamente le domande e le
esigenze del mercato e, allo scopo di impostare le cose in tal modo,
cominceremo altresì ad assistere ad un ulteriore rimpasto e
consolidamento dell'intero settore della cantieristica navale"
conclude l'esperto.
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