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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 31 LUGLIO 2015
STUDI E RICERCHE
SECONDO LA DREWRY LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE CONTAINERIZZATE
SARANNO FORTUNATE SE RIUSCIRANNO A CHIUDERE IN PAREGGIO IL 2015
Secondo il rapporto Container Forecaster pubblicato ai primi di
luglio dalla ditta di consulenze globali Drewry, una mistura tossica
di eccesso di capacità, domanda debole ed aggressive pratiche
tariffarie commerciali sta minacciando la redditività del
settore della navigazione di linea per il resto del 2015.
La nuova prospettiva del mercato della Drewry rivede le proprie
precedenti previsioni secondo cui i vettori avrebbero
complessivamente generato profitti sino a 8 miliardi di dollari nel
2015.
La Drewry adesso afferma che secondo la propria prospettiva
riveduta i vettori "saranno fortunati se riusciranno a
raggiungere il punto di pareggio quest'anno", il che significa
che alcune linee di navigazione torneranno ad essere in rosso alla
fine dell'anno.
La ditta di consulenze aggiunge che l'unico modo per i vettori
di porre rimedio a tale situazione è quello di intraprendere
iniziative molto più radicali per far fronte all'eccesso di
capacità che ora affligge "virtualmente tutti le
principali rotte commerciali".
Malgrado i margini operativi dell'8% relativi al primo trimestre
per il settore, i risparmi sui costi derivanti dal calo dei prezzi
del petrolio sono stati trasferiti dai vettori ai caricatori sotto
forma di tariffe di nolo più basse.
Ed in futuro, secondo la Drewry, le linee di navigazione
lotteranno per continuare a ridurre i costi unitari in linea con
l'erosione attesa delle tariffe di nolo data la stabilizzazione dei
costi del bunker.
La Drewry stima che quest'anno le tariffe medie di nolo a
livello mondiale diminuiranno al loro ritmo più veloce dal
2011, quando il calo dei ricavi unitari del settore aveva raggiunto
il 10%.
Le prospettive dello sviluppo delle tariffe di nolo non sono
state agevolate dalla diminuzione del 32% da un anno all'altro nel
secondo trimestre delle tariffe a pronti nei quattro principali
traffici di trasporto est-ovest.
La recente decisione da parte delle linee di navigazione
appartenenti alla Ocean Three di rimuovere approssimativamente il 4%
della capacità dal traffico Asia-Nord Europa dovrebbe
agevolare le iniziative di incremento generale tariffario di luglio
ed agosto dei vettori nello spingere verso l'alto le tariffe.
Ma in questo caso ed altrove ci vogliono iniziative più
decise dal momento che le partenze a vuoto sono una soluzione
soltanto temporanea.
A detta della Drewry, nella seconda metà del 2015
qualcosa come 129 navi da 8.000 TEU ed oltre devono ancora trovare
una sistemazione in un certo numero di traffici.
L'utilizzazione media a livello mondiale nei viaggi principali è
diminuita dell'83% nel corso del primo trimestre del 2015, sebbene
questo fattore da solo non dovrebbe avere accelerato il
peggioramento delle tariffe a pronti.
Tuttavia, la debolezza percepita nel settore ha spinto molte
linee di navigazione ad assumere un atteggiamento da guerra
tariffaria in un certo numero di rotte commerciali fondamentali.
Con l'eccezione dei traffici transatlantico in direzione ovest
ed Asia-Medio Oriente, raramente si sono viste così scarse
prestazioni in così tante importanti rotte tutte insieme.
Le tariffe di nolo a pronti hanno raggiunto punti minimi storici
nell'Asia-Europa e nell'Asia-Costa Orientale del Sudamerica, che
sono stati indotti dal timore dei vettori di perdere grandi quantità
di carichi a vantaggio dei concorrenti mentre erano imminenti le
consegne di unità di nuova costruzione.
ù
Ogni trimestre apporta altre 10-15 ULCVs (grandissime
portacontainer) al mercato ed il conseguente spostamento a cascata
di tonnellaggio nei traffici transpacifico, latino-americano ed
Asia-Medio Oriente sta avendo un autentico deleterio effetto a
catena.
Neil Dekker, direttore delle ricerche sul trasporto marittimo
containerizzato della Drewry, afferma: "Non ci sono abbastanza
buone sistemazioni in cui possano essere collocate le navi di oltre
8.000 TEU senza provocare qualche danno all'equilibrio fra domanda
ed offerta.
I vettori marittimi non vogliono che queste costose risorse
restino ferme.
Il registro delle ordinazioni comincia ad essere fuori
controllo, data l'aggiunta di altri 1,14 milioni di TEU da gennaio.
L'enfasi dei vettori nell'ordinare così tante grandi navi
sta iniziando a ritorcersi contro di loro e praticamente tutti i
principali traffici di linea principale sono afflitti da eccesso di
capacità.
Stiamo entrando in una nuova era che sarà dominata da
grandi navi e tutti i vettori marittimi devono pensare a fattori
medi di riempimento nelle rotte principali pari all'80-85% di norma,
piuttosto che del 90% o più.
Essi non possono continuare ad aggiungere capacità ed
aspettarsi che poi non ci sia un notevole impatto sui ricavi
unitari".
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