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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 31 AGOSTO 2015
PORTI
ROTTERDAM CRESCE DEL 6,8% NELLA PRIMA METÀ DEL 2015
La crescita è stata indotta soprattutto dai prodotti
inerenti agli oli minerali (+29,7%), ma le cifre relative ai
container si sono incrementate del 3,7% in termini unitari sino a
6.238 milioni di TEU (3.739 milioni di contenitori, ovvero +3,4%),
mentre il tonnellaggio containerizzato è aumentato del 2,3%
sino a quasi 64,85 milioni di tonnellate.
Per la prima volta dal 2010, il numero delle navi marittime è
aumentato notevolmente (+3%).
Nella prima metà dell'anno, il porto non ha sperimentato
alcun significativo incidente nautico.
In occasione della conferenza stampa sui risultati della prima
metà del 2015, l'amministratore delegato del porto Allard
Castelein ha dichiarato, in relazione alle attività
containerizzate, che la politica del porto di attirare un numero
maggiore di secondi scali è stata un successo.
Nella prima metà dell'anno, il numero delle navi da
10.000 TEU ed oltre che si sono servite di Rotterdam quale primo ed
ultimo scalo nei loro circuiti Europa-Asia è salito a 90,
rispetto ai 35 della prima metà del 2014.
Il tonnellaggio ro-ro si è incrementato del 9,6% per
10,72 milioni di tonnellate; le altre merci generali non
containerizzate si sono attestate a 2,69 milioni di tonnellate
(12%), di modo che la "massa complessiva" è
aumentata del 4,4% per 13,4 milioni di tonnellate.
Il risultato produttivo delle rinfuse secche (rinfuse agricole,
carbone, minerali grezzi e rottami) ha fatto registrare un calo, per
complessivi 43,65 milioni di tonnellate (4,9%).
Il risultato del ro-ro riflette particolarmente le tendenze
positive dell'economia britannica e della sterlina forte.
Inoltre, a giugno gli scioperi a Calais hanno fatto sì
che i traghetti da e per Rotterdam fossero estremamente impegnati.
Le altre merci generali sono diminuite del 12%.
Tuttavia, i risultati erano stati eccezionalmente buoni nel
primo trimestre del 2014 a causa, fra le altre cose, del trasporto
di gru per i nuovi terminal container presso il MVII.
Dal lato dei container, l'autorità portuale fa notare: "I
due nuovi terminal presso il MVII (APM Terminals e RWG) sono
diventati operativi nella prima metà dell'anno.
La portata della produzione containerizzata nei nuovi terminal
sta crescendo gradualmente, ma è ancora modesta.
Approssimativamente 500 persone al momento lavorano nei nuovi
terminal.
Negli ultimi sei mesi, due questioni hanno avuto un ruolo
nell'ambito dell'impiego in questo settore.
La prima è quella relativa a se lo RWG dovrebbe
concludere un accordo collettivo di lavoro e, in questo caso, quali
dipendenti dovrebbe riguardare.
La discussione è terminata quando un accordo collettivo
di lavoro è stato raggiunto a giugno per una parte del
personale.
La seconda questione riguardava il potenziale esubero di
personale che lavora nei terminal, specificamente presso lo MV1,
quando i nuovi terminal diventeranno pienamente operativi.
Nel corso degli ultimi sei mesi, i sindacati, i dipendenti, la
Deltalinqs e l'Autorità Portuale di Rotterdam hanno svolto
un'indagine in ordine a quanta gente sarebbe stata coinvolta e
quando gli esuberi avrebbero potuto diventare effettivi.
È stato concordato che nel corso della seconda metà
dell'anno si sarebbero cercate le soluzioni e le si sarebbero
valutate in termini di conseguenze e costi.
La forte crescita nel primo trimestre è stata la causa
della congestione riguardo alla movimentazione delle navi fluviali,
in particolare.
Un certo numero di iniziative ha fatto sì che la
situazione migliorasse nel secondo trimestre, ma questo resta un
importante settore di attenzione.
Negli anni a venire, ci si aspetta che il mercato
containerizzato resti instabile, principalmente perché la
capacità delle navi sta crescendo più rapidamente
della domanda; di conseguenza, le tariffe di nolo sono sotto
pressione, si prevede un consolidamento e gli orari di partenza
dovranno essere rivisti regolarmente.
Ciò indurrà la fluttuazione delle quote di mercato
dei porti; tuttavia, Rotterdam ha una posizione di partenza
favorevole e dovrebbe essere in grado di conseguire una quota di
mercato a medio termine".
Castelein ha inoltre dichiarato che un sito ad acque profonde da
58 ettari non utilizzato che si è improvvisamente reso
disponibile sarà "venduto" preferibilmente ad un
cliente del settore petrolifero.
Castelein ha indicato le energie rinnovabili, tipo le biomasse,
e le operazioni correlate all'eolico al largo quali altre, ma meno
favorite, opzioni per il sito.
"Le rinfuse secche non sono un utente finale probabile, dal
momento che già ospitiamo qui abbondante capacità".
L'allettante sito, che è l'estremità più
occidentale dell'area Europoort, è nuovamente sul mercato, in
seguito al fallimento del progetto di deposito in serbatoi Shtandart
TT del gruppo russo Summa.
Era stato programmato di lavorarvi e trasbordarvi petrolio
greggio degli Urali ed oli pesanti marittimi per mezzo di
un'infrastruttura di serbatoi da 3 milioni di metri3.
Il sito è accessibile dalle navi mercantili più
grandi del mondo in termini di pescaggio ed è il più
vicino al mare, fatta eccezione per il terminal GATE per gas
naturale liquido sul lato opposto all'ingresso centrale del porto,
Maasvlakte compreso.
Il sito è stato una riserva naturale ufficiosa da quando
l'area di Europoort venne consegnata all'inizio degli anni '60.
Castelein confida che si riesca a trovare un nuovo locatario
simile al Summa.
L'olio carburante marittimo residuo ha fatto registrare una
crescita del 50% per 33 milioni di tonnellate nella prima metà
del 2015 da un anno all'altro.
Le rispedizioni alla volta di Singapore per mezzo di
superpetroliere per il settore del bunker è il traffico
dominante.
Il segmento "prodotti di oli minerali", le cui derrate
maggiori sono costituite dagli oli residui, già equivale ad
un quinto dei volumi complessivi di carichi di trasbordo del porto.
Il 30% di tutto il petrolio greggio di Rotterdam ed il 45% di
tutti i prodotti di oli minerali provengono dalla Russia.
Per quanto riguarda le rinfuse secche, la Marcor Stevedoring ha
in programma l'apertura di un terminal per rinfuse agricole e
derrate minori alla rinfusa presso lo MVI per la fine del 2017.
L'infrastruttura, che comprende 260.000 m3 di depositi coperti,
dovrebbe essere costruita nel terminal in origine realizzato per la
movimentazione delle lastre di acciaio brasiliano della TKS
(Thyssen-Krupp Stahl) in Germania.
Dopo l'annullamento di questo progetto, l'operatore
terminalistico C. Steinweg ha iniziato a movimentare alluminio.
La Marcor, una partecipata della Steinweg, movimenta rinfuse
secche presso il proprio "terminal galleggiante" - una
rinfusiera dismessa - ormeggiato a metà del canale nel
Waalhaven, ma da qualche tempo è alla ricerca di capacità
insediata a terra.
Alla richiesta di fare previsioni in ordine alle cifre relative
alla crescita dell'intera annata che potrebbe annunciare il prossimo
mese di gennaio, Castelein ha detto che un aumento del 4% (per 462
milioni di tonnellate) sarebbe un risultato fantastico.
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