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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 SETTEMBRE 2015
TRASPORTI ED AMBIENTE
LE NUOVE MEGA-NAVI CONTRIBUISCONO A RIDURRE L'IMPRONTA DI
CARBONIO DEL SETTORE MARITTIMO E NON SOLO A FARNE AUMENTARE
L'EFFICIENZA
Secondo un nuovo rapporto della CCWG (Clean Cargo Working
Group), le mega-navi con le loro progettazioni più efficienti
quanto ai consumi di carburante stanno contribuendo a ridurre
l'impronta di carbonio delle linee di navigazione, oltre ad ottenere
tale risultato effettuando operazioni a bassa e stabile velocità.
La CCWG è un'organizzazione i cui membri sono caricatori
e vettori, fra cui la maggior parte delle prime 20 linee di
navigazione containerizzate, le quali rappresentano l'80% della
capacità globale.
Fra i caricatori e gli spedizionieri vi sono BMW, Belk,
Electrolux, Heineken, Hewlett-Packard, Ikea, Kohl's, Monsanto, Nike
e Ralph Lauren.
Gli importatori e gli esportatori sono stati sottoposti a
pressioni negli ultimi anni da parte dell'alta dirigenza allo scopo
di ridurre le emissioni di anidride carbonica nelle loro filiere
distributive.
Tali iniziative stanno diventando sempre più importanti
per le linee di navigazione, che stanno commercializzando le
efficienze delle proprie mega-navi al fine di attirare un numero
maggiore di attività dai dettaglianti e da altri grandi
caricatori con l'impegno di ridurre le emissioni di CO2.
Il rapporto mostra che nel 2014 le emissioni medie di CO2 nei
traffici mondiali di trasporto marittimo di contenitori sono
diminuite dell'8,4% rispetto all'anno precedente e che i maggiori
miglioramenti sono stati registrati nelle rotte in cui operano le
portacontainer più grandi e più nuove.
Come riporta il Journal of Commerce di Newark, la Clean
Cargo, pur partendo dal segmento marittimo della filiera
distributiva, ha sviluppato altresì un
calcolatore di carbonio intermodale che misura le emissioni nei
settori dei terminal marittimi, della ferrovia, dell'autotrasporto e
dei depositi.
I caricatori mediante il gruppo di lavoro calcolano gli impatti
ambientali del trasporto delle loro merci nell'ambito del commercio
internazionale.
I proprietari dei carichi usano questa informazione per
confrontare con un riferimento le prestazioni dei loro vettori
marittimi rispetto agli altri presenti nei traffici containerizzati
mondiali.
L'anno scorso, la media della flotta mondiale delle emissioni di
CO2 per TEU trasportato per km viaggiato è stata di 53,4
grammi.
Le minori emissioni medie di CO2 si sono verificate nella
direttrice di traffici Asia-Nord Europa, con 37,9 grammi, in cui
viene impiegata la maggior parte delle mega-navi sino a 20.000 TEU.
Le emissioni più elevate sono state registrate nei
traffici infra-europei con 84 grammi.
Anche le direttrici di traffico alla volta dell'Africa,
dell'Oceania e dell'America Latina hanno presentato emissioni di
carbonio relativamente alte.
Nei traffici con gli Stati Uniti, le minori emissioni medie di
CO2 sono state quelle della direttrice di traffico Asia-Costa
Occidentale USA, con 50,9 grammi, laddove le dimensioni predominanti
delle navi sono quelle da 8.000 a 14.000 TEU.
I traffici Asia-Costa Orientale USA hanno avuto emissioni medie
di CO2 pari a 56 grammi.
Nei traffici transatlantici dal Nord Europa per la costa
orientale e quella del Golfo del Messico la media è stata di
70,3 grammi per CO2 per TEU per km.
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