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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 SETTEMBRE 2015
INDUSTRIA
LA DOMANDA DI MODERNO TONNELLAGGIO DI SECONDA MANO RESTA
STABILE, MALGRADO LA CARENZA DI CONTRATTI
Gli armatori sembrano essere ancora davvero molto attivi nel
mercato di seconda mano, malgrado il fatto che dall'inizio di agosto
l'attività complessiva sembri essersi ridotta.
Nel suo ultimo rapporto settimanale, il broker marittimo
Intermodal ha sottolineato come all'inizio del periodo estivo
l'attività di compravendite sia stata stabile con numerosi
acquirenti - provenienti per lo più dalla Grecia e
dall'Estremo Oriente - impegnati ad ispezionare navi ed a
contendersele, cosa che "alla fine ha sospinto verso l'alto i
prezzi delle unità di pari passo con la crescita del mercato
dei noli".
Secondo George Iliopoulos, broker delle attività di
compravendita della Intemodal, "molti armatori ritenevano - ed
alcuni di loro ancora ritengono - che forse questo movimento verso
l'alto delle tariffe rappresentasse l'inizio di giorni migliori per
un mercato che era rimasto fermo per un prolungato periodo di tempo
a livelli estremamente bassi.
Come hanno osservato gli armatori, essendo divenuti disponibili
più carichi e poiché i noleggiatori pagano di più
per procurarsi il tonnellaggio per carichi secchi, le opinioni sono
cambiate ed il morale è complessivamente migliorato,
inducendo anche quegli armatori che da più di un anno si
erano astenuti dalle attività di compravendita a mutare
atteggiamento e ad iniziare ad esplorare le opportunità di
acquisizione.
Pertanto, sino alla fine di luglio abbiamo assistito ad una
notevole crescita di interesse per il tonnellaggio di seconda mano
per carichi secchi e più specificamente per navi Panamax e
Capesize" afferma Iliopoulos.
Sfortunatamente, come nota Intermodal, "questo interesse si
è spento e per giunta le tariffe hanno iniziato a diminuire
sulla scorta delle cattive notizie provenienti dal mercato azionario
cinese e dalla economia di quel paese, che hanno comportato
conseguenze più o meno per tutti i mercati mondiali,
spingendo altresì verso il basso ulteriormente i prezzi delle
merci.
Peraltro, la crisi della Cina ha riguardato la brama di
acquisizioni degli armatori? Dopo avere studiato i recenti archivi
dell'attività di compravendita, potremmo sostenere che
l'interesse agli acquisti resta complessivamente stabile, cosa che
si può anche dedurre dal numero di acquirenti che ispezionano
navi moderne e navi vecchie disponibili in vendita".
Iliopoulos aggiunge che "essenzialmente, il tumulto
economico della Cina ha per lo più comportato conseguenze per
il livello che gli acquirenti vorrebbero offrire e non per
l'interesse a comprare di per sé.
Infatti, osserviamo che, per un certo numero di proposte di
vendita presenti, da cinque a dieci acquirenti hanno espresso il
proprio interesse, segno che l'interesse resta stabile malgrado le
correzioni negative dei noli e le preoccupazioni provenienti dal
Medio Oriente.
Per esempio, la Tennei Maru (58k t.pl., costruita nel
2009 in Cina) è stata ispezionata da dieci interessati, la
Ocean Chie (52k t.p.l., costruita nel 2003 in Giappone) lo è
stata da sette, mentre la Rondeau (76k t.p.l., costruita nel
2006 in Giappone) ha attirato l'interesse di cinque o sei possibili
acquirenti.
Quindi, potremmo dire che anche se il mercato è stato
sicuramente colpito dalla recente crisi cinese, molti armatori greci
e di altri paesi hanno tenuto gli occhi ben aperti e sono pronti ad
intraprendere le proprie iniziative al riguardo avvertendo come sia
probabilmente il momento giusto per farlo.
Ciò di per sé riflette il fatto che molti armatori
infatti percepiscono gli attuali prezzi dei beni come bassi ed
allettanti ed inoltre che c'è ancora un po' di ottimismo
attorno al futuro del mercato dei carichi secchi".
L'esperto della Intermodal prosegue concludendo che "sarà,
come sempre, di grande interesse vedere come i mercati delle
compravendite e dei noli si comporteranno nell'ultimo trimestre del
2015, dal momento che nel corso di tutto quest'anno i prezzi si sono
spostati sempre più verso il basso rispetto al 2014 e hanno
avuto luogo numerose transazioni, coinvolgendo sia soggetti
tradizionali che ditte di medie dimensioni abbastanza giovani.
Infine, speriamo di assistere presto a qualche cambiamento
positivo e ad una solida crescita nell'economia mondiale, cosa che
aiuterà il nostro settore a fare progressi ed a trovare la
propria strada per uscire dalla crisi che domina dal 2008".
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