Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
11:52 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 30 SETTEMBRE 2015
TRASPORTI ED AMBIENTE
GLI STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA CONFIDANO NELLA CAPACITÀ
DELL'IMO DI PROVVEDERE ALLA REGOLAMENTAZIONE DEI GAS SERRA DI
ORIGINE MARITTIMA
"La decisione del Consiglio dell'Unione Europea di affidare
all'IMO l'incarico di predisporre la regolamentazione delle
emissioni di gas serra derivanti dal trasporto marittimo
internazionale rappresenta un voto di fiducia nei confronti della
capacità di questo organismo internazionale di provvedere al
riguardo" afferma Patrick Verhoeven, segretario generale
dell'ECSA (European Community Shipowners' Associations), in seguito
all'assunzione della posizione in sede negoziale da parte degli
stati membri dell'Unione Europea in occasione della 21a conferenza
fra le parti nell'ambito della UNFCCC (United Nations Framework
Convention on Climate Change) svoltasi a Parigi.
Commentando i progressi fatti, Verhoeven ha detto che "l'IMO
ha già ottenuto importanti risultati e si sta impegnando
molto, cosa che dovrebbe, a nostro giudizio, essere incoraggiata e
non messa a repentaglio.
La sua attività garantisce sia una copertura a livello
globale sia regole uguali per tutti, senza le quali gli sforzi per
ridurre le emissioni di gas serra provenienti dalle navi sarebbero
controproducenti.
Gli emendamenti all'Allegato VI della convenzione MARPOL e
l'adozione dell'indice EEDI (Energy Efficiency Design Index) rendono
il trasporto marittimo internazionale il solo settore industriale
già oggetto di provvedimenti obbligatori e vincolanti a
livello globale".
Benoît Loicq, direttore sicurezza ed ambiente marittimi
della ECSA, aggiunge: "La posizione assunta dagli stati membri
il 18 settembre scorso coincide altresì con l'approccio
ufficiale dell'Unione Europea in ordine alla riduzione della CO2
derivante dallo shipping internazionale".
L'Unione Europea infatti ha compiuto progressi nel contribuire
al processo internazionale a livello dell'IMO in seguito
all'adozione del cosiddetto Regolamento MRV 2015/757 sulle attività
di monitoraggio, relazione e verifica delle emissioni di CO2
prodotte dal trasporto marittimo.
Il regolamento, che entrerà in vigore nel 2018, punta a
costituire il primo passo di una strategia orientata verso una
soluzione globale dell'IMO, agevolando l'accertamento del reale
contributo del trasporto marittimo alle emissioni mondiali di CO2.
Dal canto suo, l'IMO sta inoltre facendo buoni progressi verso
lo sviluppo di un sistema globale di segnalazione della CO2 emessa
dalle singole navi, in modo simile a quello del regolamento MRV.
Questi sviluppi normativi tuttavia dovrebbero non oscurare
l'impegno profuso dal settore stesso.
A causa del costo del carburante, che rappresenta di gran lunga
la maggiore spesa operativa di un operatore navale, il settore sta
altresì introducendo tutta una serie di misure tecniche ed
operative al fine di ridurre le emissioni di CO2.
Secondo l'ultimo studio dell'IMO sui gas serra, pubblicato nel
2014, lo shipping internazionale (pur trasportando circa il 90% dei
traffici mondiali) produce quasi il 2,2% delle emissioni totali di
CO2 del mondo.
Questa cifra era del 2,8% nel 2007 e le emissioni complessive di
CO2 derivanti dallo shipping si sono ridotte di oltre il 10% fra il
2007 ed il 2012.
Il fatto che ciò sia avvenuto malgrado la continua
crescita dei traffici marittimi significa che lo shipping sta già
presentando una crescita neutra del carbonio.
Gli armatori confidano molto nel fatto che, quando questo
impegno sarà combinato con le prescrizioni obbligatorie
dell'EEDI dell'IMO, la flotta mondiale sarà notevolmente più
efficiente negli anni a venire.
Per questa ragione, la ECSA supporta completamente il recente
impegno preso dalla International Chamber of Shipping, che
rappresenta il settore dei trasporti marittimi a livello globale, di
pervenire ad una riduzione del 50% della CO2 entro il 2050.
"Gli armatori sono pronti ad impegnarsi in un dialogo
costruttivo con le istituzioni europee e con l'IMO e ritengono
fermamente che i legislatori ed il settore possano riuscire a
lavorare assieme in direzione dell'obiettivo della riduzione delle
emissioni di CO2 derivanti dalle navi" conclude Verhoeven.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore