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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 30 SETTEMBRE 2015
LEGISLAZIONE
IL SETTORE DEI TRASPORTI TEME CHE LA NORMATIVA SULLA VERIFICA
DEI PESI DEI CONTENITORI POSSA PORTARE IL CAOS FRA I CARICHI
Caricatori, spedizionieri, linee di navigazione e terminal
container hanno "urgentemente" bisogno di iniziare a
discutere in ordine alla praticità di rendere effettivo il
nuovo regolamento dell'IMO (International Maritime Organization) sui
pesi dei contenitori.
Questa è stata una delle conclusioni principali del
seminario dell'ICHCA (International Cargo Handling Coordination
Association) sulla pesatura dei contenitori, svoltosi l'11 settembre
a Londra, nel corso del quale alcuni relatori hanno avvisato che la
normativa, la cui entrata in vigore è prevista per il 1°
luglio 2016, potrebbe condurre al caos.
Le nuove prescrizioni, che formalmente rappresentano un
emendamento alle attuali regole Solas (Safety of Life at Sea)
dell'IMO, sono state delineate allo scopo di ridurre il numero degli
incidenti causati in tutto il mondo dai contenitori i cui pesi sono
stati dichiarati scorrettamente dai caricatori e dai loro agenti.
La nuova normativa stabilisce che essi devono verificare il peso
dichiarato sulla polizza di carico.
Questa regola è stata criticata in quanto difficile da
tradurre in pratica, mentre si dice che molti acquirenti di noli
marittimi siano del tutto inconsapevoli della normativa in
questione.
A partire dalla prossima estate, i caricatori dovranno
dimostrare il peso dei propri container mediante uno di questi due
metodi: pesare il container
caricato (Metodo 1), ovvero pesare il carico ed aggiungere la
tara del contenitore (Metodo 2).
Richard Brough, consulente tecnico dell'ICHCA, afferma: "Non
c'è alcuna esenzione dalla pesatura in qualche modo: se si è
un caricatore del Metodo 2, bisognerà ancora pesare il
carico; l'elemento di calcolo deriva dall'aggiungere il peso del
carico alla tara del container".
Il gruppo lobbystico della navigazione di linea con sede a
Washington WSC (World Shipping Council) è stato uno dei
fautori della nuova normativa.
Il WSC inizialmente aveva insistito sul Metodo 1, ma in seguito
aveva acconsentito alle argomentazioni dei caricatori, guidati dal
Global Shippers Forum, secondo il quale il Metodo 2 fornirebbe lo
stesso livello di garanzia ai comandanti delle navi, che alla fine
sono i responsabili dell'accettazione o del rifiuto dei container in
attesa di essere caricati.
Tuttavia, resta in capo alle giurisdizioni nazionali la facoltà
di decidere se accettare entrambi i metodi, ed il vice presidente
anziano del WSC Lars Kjaer ha dichiarato che gli Stati Uniti avevano
già deciso che accetteranno solamente il Metodo 1 quale prova
della massa lorda verificata di un container.
"Peraltro, giunti al 1° luglio dell'anno prossimo, ci
saranno contenitori che si presenteranno al varco senza un modulo
firmato di verifica: pertanto, come lo gestiremo? Che cosa ne faremo
di quei box? L'intero lato operativo ha bisogno di essere discusso e
riorganizzato" afferma Kjaer.
Al contrario, la MCA (Maritime & Coastguard Agency), cioè
l'autorità britannica responsabile dell'applicazione della
normativa, ha detto che accetterà il Metodo 2 e ha iniziato a
sviluppare un programma di accreditamento per i caricatori del Regno
Unito di concerto con la FTA (Freight Transport Association).
Keith Bradley, consulente per i carichi pericolosi della MCA,
afferma come sia "essenziale per noi far sì che il
Metodo 2 funzioni", dato che con il procedimento corretto esso
potrebbe essere molto più efficiente.
"Molti membri impegnati nei traffici marittimi del Regno
Unito stanno già effettuando operazioni secondo vari
standard, quali lo AEO o l'ISO9000, e molte imprese hanno adottato
sistemi di pianificazione delle risorse come il SAP, cosa che
significa che essi conosceranno il peso dei loro carichi.
Abbiamo inoltre ricevuto un messaggio molto chiaro da parte del
settore portuale secondo il quale esso non dispone delle
attrezzature per la pesatura, né vuole investire in tale
equipaggiamento.
I porti, peraltro, debbono pensare a che cosa faranno se un box
arriva nello scalo senza una massa lorda verificata" afferma
Bradley.
I caricatori del Regno Unito avranno bisogno di richiedere un
accreditamento al Metodo 2 e tali richieste saranno valutate dalla
MCA.
Chris Welsh, direttore delle politiche mondiali ed europee della
FTA, ha dichiarato che la sua organizzazione dovrebbe lanciare un
servizio per aiutare i propri associati a presentare le richieste di
accreditamento.
Tuttavia, John Foord, presidente designato della Federation of
National Associations of Ship Brokers and Agents, si è
domandato se sia fattibile questo approccio, dati i tempi sempre più
stretti.
"Sarà interessante sapere se i 14.000 associati
della FTA saranno accreditati entro il 1° luglio 2016…
Sospetto che semplicemente non potrà succedere, il che
significa che un sacco di esportatori del Regno Unito dovranno usare
le pese.
Ma, ad esempio, non c'è una pesa nei pressi di
Felixstowe, e quindi potrebbero verificarsi notevoli deviazioni nei
viaggi stradali che debbono trovare una pesa quando si dirigono
verso un porto".
"Potrebbero davvero esserci un mucchio di deviazioni"
aggiunge Foord "e qualcuna delle linee di navigazione potrebbe
applicare ai caricatori un sovrapprezzo di 2 sterline per miglio.
Riesco ad immaginare che un caricatore facilmente dovrà
sobbarcarsi un sovrapprezzo di 50-60 sterline per contenitore
proprio a causa di tale problema".
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