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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 OTTOBRE 2015
CONFERENZE E CONVEGNI
L'AMPLIAMENTO DELLE PORTACONTAINER PORTA IN UNA NUOVA ERA GLI
ARMATORI E NUOVE SPERANZE PER LE PANAMAX
La seconda portacontainer panamax ad essere stata sottoposta ad
una innovativa conversione di "ampliamento" è
pronta a tornare in acqua il mese prossimo e si prevede che molte
altre navi di questo tipo ne seguiranno l'esempio.
Nel corso della conferenza Container Trade Europe
organizzata dallo JOC ad Amburgo alla fine di settembre, Lutz Weber,
direttore finanziario dell'armatore non operativo tedesco Reederei
NSB, ha dichiarato di ritenere che la domanda di tali lavori
potrebbe essere nell'ordine delle 25-30 navi "a seconda della
compagnia di navigazione.
"La concezione dell'ampliamento fa aumentare il valore
economico della nave perché la mette in condizione di servire
altri traffici, sebbene - detto ciò - l'ampliamento abbia
senso per le navi per le quali si prevedano ancora almeno più
di 10 anni di carriera" afferma.
La MSC Geneva, prima nave ad essere sottoposta a tale
processo, è stata nuovamente varata all'inizio di luglio, con
una capacità aumentata del 30% da 4.800 a 6.300 TEU.
Secondo i dati di vesselsvalue.com, una volta ultimato il
progetto da 10 milioni di dollari, il valore di mercato della nave è
aumentato da 18 a 35 milioni di dollari.
La Reederei NSB ha altre due navi per le quali è in corso
una simile conversione presso i cantieri navali cinesi Huarun
Dadong, la MSC Carouge di 4.800 TEU e la Buxhai di
4.860 TEU.
È probabile che l'ampliamento delle navi costituisca una
delle ultime opportunità per un'intera classe di
portacontainer, la panamax, che ci si aspetta debba scomparire dai
traffici containerizzati nel giro di pochi anni una volta ultimato
il progetto di espansione del Canale di Panama.
Jan Tiedermann, esperto della Alphaliner, ha detto che è
improbabile che molte centinaia di navi panamax attualmente
operative possano trovare impiego in futuro.
"Il 2010 è stato l'anno in cui è stata
consegnata l'ultima nave panamax e, come classe di navi, non
svolgerà un ruolo importante in futuro, per quanto il valore
delle navi possa persistere per importi leggermente maggiori
rispetto al loro valore di rottamazione se qualche investitore
dovesse ravvisarne un vantaggio" dichiara Tiedermann.
È anche probabile che le inefficienze tecniche delle navi
panamax vengano inoltre evidenziate dalla tendenza verso navi con
"baglio maggiore" aggiunge Weber.
"Le navi panamax trasportano un sacco di acque di zavorra
perché sono di costruzione molto stretta per poter passare
nell'attuale canale e quindi hanno bisogno di stabilità in
più.
Alle navi più ampie occorrono meno acque di zavorra, il
che significa consumare meno carburante.
Non sono sicuro che le navi panamax scompariranno, potrebbe
esserci qualche filiera logistica specializzata che alcune navi
continueranno a servire".
Il progetto di ampliamento delle navi fa parte di una strategia
di ristrutturazione aziendale che la NSB ha avviato in risposta alla
crisi dei KG diffusasi presso le comunità armatoriali e
finanziarie tedesche sulla scia del tracollo finanziario e della
conseguente recessione nel settore del trasporto marittimo.
Un gran numero di compagnie di navigazione con unica nave
finanziate dal sistema KG, che notoriamente spesso usava i fondi
pensione dei dentisti del paese, sono finite in amministrazione
controllata dal momento che la domanda di trasporto marittimo
containerizzato è diminuita del 10% nel corso di un solo anno
e le navi sono state restituite ai noleggiatori.
Essendo stato impossibile trovare un loro ulteriore impiego, le
navi sono state vendute in quanto beni in passività e la
crisi ha posto in essere una minaccia esistenziale alla posizione
della Germania nell'ambito del trasporto marittimo containerizzato.
"C'era una certa opinione diffusa secondo la quale noi
tedeschi non fossimo noti per la trasparenza ai sensi del sistema KG
e che l'unico modo per ovviarvi fosse quello di diventare
estremamente trasparenti" ha detto Weber, aggiungendo che
questo voleva altresì significare che la società
dovesse cominciare ad investire alcuni dei propri fondi in navi.
Stiamo predisponendo un bilancio aziendale perché non ci
si può più limitare a speculare con il denaro di altra
gente: bisogna saper rischiare" afferma Weber.
La Reederei NSB ha inoltre avviato un dettagliato sistema di
monitoraggio dei consumi di carburante in relazione alla propria
flotta di 65 navi, che le ha consentito di rifiutare i reclami da
parte di uno dei suoi maggiori clienti secondo cui esse stavano
consumando carburante inutilmente.
"Un paio d'anni fa, la MSC aveva qualche dubbio circa il
consumo di carburante delle navi che noleggiava ed aveva inviato
fatture agli armatori di Amburgo affermando di stare pagando in
eccesso il bunker.
Ma, a causa del sistema di monitoraggio, siamo stati in grado di
far ritirare il reclamo.
Può sembrare alquanto strano, ma mentre i fornitori di
logistica da decenni effettuano il monitoraggio del consumo di
carburante, per le navi si tratta di una novità"
sostiene Weber.
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