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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 30 NOVEMBRE 2016
TRASPORTO MARITTIMO
LA THE ALLIANCE SARÀ IL PROSSIMO NUOVO RAGGRUPPAMENTO
DI TRASPORTO MARITTIMO CONTAINERIZZATO A SVELARE I SERVIZI IN
PROGRAMMA
La THE Alliance - formata da Hapag-Lloyd, K Line, MOL, NYK e
Yang Ming - ha annunciato la propria rete pro forma delle direttrici
di traffico est-ovest per aprile del prossimo anno.
L'annuncio fa seguito alla pubblicazione la settimana scorsa da
parte del raggruppamento rivale Ocean Alliance ed alle notizie
secondo cui le divisioni containerizzate dei raggruppamenti di
trasporto marittimo giapponesi potrebbero fondersi.
La THE Alliance ha detto che il suo prodotto, che è in
attesa di approvazione a norma di legge, sarà caratterizzato
da "rapidi tempi di viaggio, un'ampia copertura portuale e
l'impiego di navi moderne ed efficienti al massimo".
Afferma l'alleanza: "La nostra nave migliore per il
concetto del circuito ed il nostro modello di servizio navetta
dedicato rappresentano la base di uno dei prodotti più
competitivi disponibili nel mercato".
La THE Alliance intende offrire 31 servizi in tutti i traffici
est-ovest, impiegando 240 navi su 75 porti in Asia, Nord Europa,
Mediterraneo, Nord America e Medio Oriente.
La rete sarà caratterizzata da cinque circuiti Asia-Nord
Europa, rispetto ai sei proposti dalla Ocean Alliance, e da tre
allacciamenti dall'Asia al Mediterraneo, uno in meno del suo rivale.
Tuttavia, secondo Alphaliner, la THE Alliance sarà il più
piccolo dei tre raggruppamenti strutturati su accordi di
condivisione delle navi fra Asia ed Europa, con una quota di
capacità di approssimativamente il 28%, dedotta la quota
antecedente il fallimento della Hanjin Shipping e partendo dal
presupposto che venga completata la fusione fra Hapag-Lloyd e UASC.
Ci si aspetta che la 2M + Hyundai (HMM) e la Ocean Alliance
detengano ciascuna una quota di mercato del 35% circa.
Per quanto riguarda il transpacifico, la THE Alliance starà
dietro alla quota di mercato di capacità del 39% della Ocean
Alliance, mentre il suo 28% starà davanti al 19% della 2M +
HMM.
La THE Alliance ha altresì pubblicato il proprio "piano
di base" delle rotazioni portuali per i 31 servizi, affermando
che "terrà informato il mercato circa ulteriori passi e
le rotazioni di servizio definitive e più precise".
Infatti, un certo numero di circuiti specificano solo gli scali
per paese o per hub regionale, cosa che suggerisce come le
trattative con i terminal debbano essere ancora concluse.
Ad esempio, i cinque circuiti Asia-Nord Europa, denominati
FE1-FE5, sono tutti quanti caratterizzati da scali nel Regno Unito e
per gli allacciamenti Asia-Mediterraneo: questo significa
semplicemente gli hub del Medio Oriente e del sud-est asiatico.
Ciò indica che l'annuncio da parte della Ocean Alliance
la settimana scorsa ha obbligato la THE Alliance a scoprire le
proprie carte, oppure a rischiare di perdere slancio nella battaglia
delle tre alleanze l'anno prossimo.
Un altro fattore potrebbe essere costituito dalla fusione delle
linee di navigazione giapponesi subito dopo la rovina della Hanjin,
che ha dovuto essere seguita da una favorevole dichiarazione
d'intenti da parte del raggruppamento riveduto e corretto.
Inoltre, la Hapag-Lloyd annuncerà i propri risultati del
terzo trimestre il 14 novembre e senza dubbio ha voluto aggiungere
qualche notizia positiva prima di quelli che verosimilmente sono
stati tre mesi di scarsi traffici.
Nel contempo, il porto di Felixstowe dovrebbe essere contento
del programma pro forma della Ocean Alliance, che gli dà tre
scali, in aggiunta ai quattro dell'attuale rete 2M.
Ciò che chiaramente dev'essere ancora deciso dalla THE
Alliance è come molti dei cinque servizi settimanali
scaleranno i terminal del Regno Unito a Southampton, Felixstowe o
London Gateway, che deve ancora attirare un servizio di linea
asiatico programmato, ma che ha tranquillamente visto crescere i
volumi e ha sperimentato la movimentazione di navi negli ultimi
mesi.
Da quando la congestione negli ormeggi ed a terra in estate a
Felixstowe ha fatto sì che il suo maggior cliente, la MSC,
minacciasse di dirottare altrove alcuni dei propri servizi, il
London Gateway ha movimentato un numero sempre maggiore di
dirottamenti ad hoc da parte dei vettori clienti di Felixstowe.
Fra loro c'è il circuito FAL23/AEC8/NE9 Ocean 3 le cui
operazioni sono gestite rispettivamente da CMA CGM, UASC e Cosco,
del quale si dice che stia estendendo i suoi due scali al mese
programmati al London Gateway sino alla metà di aprile del
2017.
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