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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 15 MAGGIO 2017
REEFER
GLI SPEDIZIONIERI ATTACCANO LE LINEE AEREE CHE SPREMONO GLI
OPERATORI A TERRA DELLA FILIERA DEL FREDDO
Secondo gli spedizionieri di prodotti deperibili, le linee aeree
miopi che investono in prodotti della filiera del freddo ma spremono
gli operatori a terra riguardo ai prezzi stanno rendendo un cattivo
servizio ai propri clienti.
Esse stanno costringendo gli operatori a terra a sforzarsi di
fare di più nella filiera del freddo, avvertendoli che un
investimento insufficiente minaccia di diventare un tallone
d'Achille per i deperibili spediti via aria, malgrado i notevoli
investimenti effettuati dalle linee aeree.
I progressi nell'imballaggio, nella tecnologia e nella
visibilità hanno comportato marcati miglioramenti nella
filiera, ma gli spedizionieri sono preoccupati in ordine alla
capacità degli operatori di fare meglio in maniera
sufficiente.
La sfrenata crescita della domanda ha indotto altri operatori a
fare ingresso in questo segmento.
Un certo numero di linee aeree hanno sviluppato o perfezionato
servizi refrigerati destinati agli alimenti freschi ed ai fiori.
Allo stesso tempo, i soggetti già attivi sul campo hanno
cercato di rimanere all'avanguardia mediante soluzioni più
specifiche, come la dotazione delle spedizioni di prodotti ittici
con congegni per la misurazione della temperatura originariamente
impiegati per i traffici di prodotti farmaceutici.
Altri sforzi sono andati al di là dei confini delle
singole imprese al fine di coprire la filiera da un capo all'altro.
La Air France-KLM-Martinair Cargo ha condotto un programma
pilota in partenariato con un cliente ed una ditta di consulenze
sulla filiera del freddo allo scopo di identificare i colli di
bottiglia e di escogitare nuove soluzioni per i fiori movimentati
dal Kenya ad Amsterdam.
Secondo Noud Duyzings, direttore merci per l'Africa orientale e
meridionale, ciò ha comportato che i fiori arrivino
all'aeroporto di Schiphol ad una temperatura di 2.3 °C più
bassa rispetto a quella dei fiori trasportati da altre linee aeree.
Tuttavia, gli operatori di terra affermano di essere azzoppati
dalla carenza di fondi.
"L'investimento nella movimentazione a terra è
schiacciato dalla carenza di fondi" afferma Conrad Archer,
amministratore delegato della Panalpina Airflo Kenya.
Archer aggiunge che gli operatori hanno fatto le spese
dell'impennata dei volumi dei momenti di picco come la Festa della
Mamma o il giorno di San Valentino.
"Gli operatori a terra sono quelli che hanno più
problemi nei momenti di picco" ha dichiarato.
Chris Connell, presidente della Commodity Forwarders
specializzata in deperibili con sede a Los Angeles, afferma che le
linee aeree hanno spremuto gli operatori a terra accanitamente sui
prezzi, portando in basso i margini sino ad un livello che ha reso
impossibile investire in tecnologia, infrastrutture e forza lavoro
nella filiera del freddo.
"Gli investimenti non occorrono solo per le strutture e
l'equipaggiamento ma anche per il personale.
Questo non ha a che fare solo con i deperibili, ma anche con i
carichi secchi" ha aggiunto.
"Gli spedizionieri sono estremamente preoccupati".
Stan Wright, direttore esecutivo della Strategic Aviation
Solutions International, sostiene da qualche tempo che le linee
aeree si stanno dando la zappa sui piedi poiché considerano
gli operatori a terra come delle leve per tagliare i costi, invece
che come partner strategici.
A suo dire, allo scopo di offrire servizi che possano competere
con gli integratori di merci essi hanno bisogno di agenzie di
operatori a terra con adeguati incentivi e margini per effettuare i
necessari investimenti.
"In certe aree si è fatto meglio" afferma
Connell, citando il settore farmaceutico, dove gli investimenti
hanno indotto il miglioramento del livello del servizio.
Tuttavia, i margini nel settore dei prodotti deperibili hanno
offerto meno margine di spesa, ammette.
"Ci sono limiti a ciò che il mercato può
prendere.
Non c'è una cosa come una 'fragola dorata' " ha
detto.
"È difficile aspettarsi che una linea aerea o un
operatore a terra effettui un investimento da milioni di dollari se
le tariffe scendono".
Connell ritiene che le linee aeree debbano cambiare il proprio
approccio e spostarsi da una strategia a medio termine ad una
strategia a lungo termine con gli operatori a terra.
"Occorre che ci sia una relazione strategica fra le imprese
impegnate nella filiera del freddo.
Deve trattarsi di una strategia con vantaggi per tutti ed a
lungo termine.
Bisogna che le imprese lavorino assieme e che non scappino nei
momenti difficili" afferma.
Allo stato, tuttavia, le linee aeree e gli operatori a terra
restano decisamente ai ferri corti quanto agli impegni.
I vettori insistono sulla necessità di flessibilità
per tirarsi fuori dai mercati quando le perdite aumentano, mentre
gli operatori a terra sostengono di non poter investire senza un
impegno preciso da parte delle linee aeree proprie clienti a
rimanere nei mercati in cui vogliono constatare che siano stati
effettuati gli investimenti.
"È una situazione del tipo 'prima l'uovo o la
gallina?' " afferma Connell.
"Un sacco di contratti sono a breve termine".
Connell spera che il consolidamento sia fra gli operatori a
terra che fra le linee aeree possa contribuire ad apportare
relazioni più strategiche, ma fino a quando i rendimenti
resteranno sotto pressione è difficile ravvisare un
cambiamento nell'approccio delle linee aeree.
Nel frattempo, la pressione sugli operatori a terra continuerà
ad aumentare con la crescita dei volumi dei deperibili e con gli
imponenti picchi stagionali.
Ci si aspetta che il desiderio di cibi freschi da parte dei
consumatori in mercati come la Cina porti i volumi in alto.
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