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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 MAGGIO 2017
TRASPORTO STRADALE
NUOVI INDIZI RIVELANO CHE L'AUTOTRASPORTO PAGA PIÙ DI
QUANTO DOVREBBE
Il trasporto stradale paga più di quanto dovrebbe: questo
è l'esito di un nuovo rapporto pubblicato dall'IRU l'11
maggio.
Il rapporto mostra chiaramente che gli operatori di trasporto su
strada pagano più di quanto dovrebbero per i costi dell'uso
delle infrastrutture e dei fattori esterni come le emissioni e
l'inquinamento acustico.
Il rapporto, elaborato dall'agenzia di ricerche ambientali CE
Delft, fornisce la prova che il settore dell'autotrasporto merci
europeo paga il 130% delle proprie infrastrutture e dei costi
esterni ai sensi dell'attuale quadro normativo.
Ciò equivale a 24 miliardi di euro all'anno.
Lo studio della CE Delft ha riguardato le autostrade e le
complanari alla luce della normativa dell'Unione Europea.
Matthias Maedge, responsabile dei lavori dell'IRU nell'Unione
Europea, afferma: "Per troppo tempo gli operatori di trasporto
merci stradale sono stati accusati di non pagare quanto dovevano.
Adesso i fatti dimostrano chiaramente che le cose non stanno
così.
I decisori dell'Unione Europea dovrebbero focalizzarsi sulle
iniziative che ci consentano di massimizzare la nostra efficienza,
di ridurre il nostro impatto ambientale e di incoraggiare gli
investimenti nel contesto di una ulteriore ecocompatibilità
del trasporto stradale, la linfa vitale dell'economia europea".
Aggiunge Maedge: "Il settore dell'autotrasporto merci dà
un enorme e positivo contributo all'economia europea.
L'aumento degli oneri fiscali per gli operatori del trasporto
merci su strada rappresenta un attacco al benessere economico
dell'Europa.
Ciò riduce le possibilità di investimento da parte
degli operatori nell'ambito del nostro futuro a basso contenuto di
carbonio".
Poiché la Commissione Europea sta approntando la propria
proposta di revisione della normativa inerente all'imposizione di
oneri sugli utenti delle strade, l'IRU insiste sul fatto che ciò
non dovrebbe comportare un incremento degli oneri fiscali sugli
autotrasportatori europei.
I proventi derivanti dall'imposizione fiscale sugli utenti della
strada dovrebbero tornare all'autotrasporto, mediante incentivi e
vantaggi, al fine di aiutare il settore a decarbonizzarsi
ulteriormente, così come per finanziare le infrastrutture e
le prestazioni ambientali correlate ai progetti di trasporto
stradale.
L'IRU, ancora una volta, sollecita con forza la Commissione
Europea ad intraprendere uno studio di ricerca scientifica completo
che assicuri un'analisi neutrale e rispetto a tutte le modalità
in ordina a quanto venga pagato da ciascuna modalità e per
che cosa.
Il dibattito sulla tassazione delle strade è opinabile
quando alcune modalità, come la ferrovia, dispongono di
clausole di salvaguardia rispetto alla tassazione delle
infrastrutture nella normativa inerente al loro lavoro.
Tali clausole dovrebbero essere abrogate al fine di assicurare
la concorrenza leale nel mercato del trasporto.
(da: transportjournal.com/iru.org, 16 maggio 2017)
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