Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:07 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 GENNAIO 2018
TRASPORTO MARITTIMO
CHIUDE IL TSA, FORUM DELLE LINEE DI NAVIGAZIONE
CONTAINERIZZATE
Il TSA (Transpacific Stabilization Agreement), l'accordo per la
stabilizzazione dei traffici transpacifici, un retaggio del vecchio
sistema delle "conferenze" del trasporto marittimo
containerizzato che stabiliva i prezzi e coordinava la condotta
delle linee di navigazione, si avvia alla chiusura il mese prossimo
dopo avere concluso che la sua missione originaria non era più
sostenibile.
La decisione giunge diverse settimane dopo che il suo maggior
partecipante, la Maersk Line, aveva annunciato il proprio recesso
dal TSA, un'iniziativa che ha comportato la diminuzione della quota
di mercato transpacifico delle linee di navigazione appartenenti al
TSA sino al 65% circa, rispetto all'oltre 80% del passato.
Brian Conrad, direttore esecutivo del TSA, ha commentato: "Il
TSA per molti anni ha servito da preziosa funzione per i vettori e
per gli altri soggetti interessati nel settore.
Il TSA è stato un elemento fondamentale per contribuire a
mantenere e far crescere un'ampia gamma di vettori operativi nel
traffico in questione a lungo termine, offrendo ai vettori la scelta
più ampia ed affidabile possibile di opzioni di servizio.
Esso è stato altresì un forte sostenitore degli
interessi dei vettori nei confronti sia dei regolatori globali sia
della comunità del trasporto marittimo".
Riguardo alla decisione del TSA di chiudere i battenti, Conrad
commenta: "L'ambiente commerciale ed operativo nei traffici
transpacifici e, in senso più lato, nel trasporto marittimo
in tutto il mondo, ha sperimentato notevoli cambiamenti negli ultimi
anni che probabilmente continueranno per tutto il 2018 ed oltre.
Nel corso di questo periodo problematico per il trasporto
marittimo, è divenuto evidente che la missione originaria del
TSA non era più sostenibile, ma io ritengo che il TSA abbia
svolto un ruolo importante nel corso degli anni ai fini del supporto
dello sviluppo dei traffici internazionali statunitensi".
Sebbene al momento i motivi della decisione non siano del tutto
chiari, si pensa che la recente instabilità delle tariffe nel
mercato transpacifico rifletta la indebolita influenza del TSA e
delle sue linee di navigazione associate.
Come Lloyd's Loading List ha riferito nello scorso mese
di dicembre, l'incapacità delle linee di navigazione di
osservare la disciplina per il lato dell'offerta è stata una
caratteristica del mercato transpacifico nel corso del 2017.
Ad esempio, i vettori del TSA l'anno scorso hanno fatto ben 18
tentativi di imporre incrementi tariffari generali compresi fra 400
e 1.000 dollari USA per FEU, ma nessuna di tali iniziative ha
conseguito una seria adesione.
Trattando della decisione della Maersk di ritirarsi dal TSA a
dicembre, l'analista del settore Alphaliner ha ipotizzato che
l'abbandono della Maersk potrebbe essere stato indotto dalla
delusione per il mancato successo di quegli incrementi tariffari
generali.
"Numerosi tentativi di attuare incrementi tariffari
generali, da parte di vettori sia associati che non associati al
TSA, sono già falliti quest'anno e la decisione della Maersk
di ritirarsi dal TSA a dicembre potrebbe destabilizzare
ulteriormente il traffico" afferma Alphaliner.
"Il recesso della Maersk è l'ultima di una serie di
recenti abbandoni del gruppo di discussione transpacifico che era
già stato indebolito dal recesso di diversi associati - K
Line, NYK e Zim - così come dall'uscita della Hanjin Shipping
e della CSCL nel 2016".
Continua Alphaliner: "La partenza della Maersk farà
sì che la quota di traffico transpacifico dei vettori del TSA
si riduca al solo 65%, rispetto ad un picco di oltre l'80% in
passato.
Data la notevole espansione di capacità in programma per
i traffici Estremo Oriente-Nord America a maggio dell'anno prossimo,
l'indebolita posizione dei membri del TSA potrebbe comportare
un'ulteriore instabilità tariffaria nel 2018".
Il TSA era stato costituito nel 1989 e negli anni aveva
rimpiazzato un sistema di conferenza tariffaria più rigido
nel mercato Asia-Stati Uniti.
Ciò rifletteva un processo evolutivo nell'ambito del
trasporto marittimo di linea: da una sistema a vettore comune
strettamente regolamentato di direttrici di traffico frammentate, un
trasporto marittimo fondamentalmente da porto a porto ed una
protezione delle flotte di bandiera nazionale per ragioni
commerciali e di sicurezza ad un sistema commerciale globale
integrato più verticalmente che offre servizi logistici su
misura a valore aggiunto.
Fino a qualche tempo fa, attorno al 1999, le conferenze di
vettori marittimi erano impegnate in negoziati relativi alla
fissazione congiunta dei prezzi ed ai contratti di servizio, per
quanto quella funzione fosse cessata in seguito ad obiezioni
inerenti la concorrenza sollevate dalle associazioni di categoria
dei caricatori.
Ciononostante, al TSA era stata concessa l'immunità
antitrust negli Stati Uniti per le linee di navigazione sue
associate al fine di scambiare informazioni di mercato e ricerche di
mercato condotte congiuntamente, nonché di "sviluppare
linee guida facoltative non vincolanti per le tariffe e gli
addebiti" - comportamento vietato ai sensi della normativa
sulla concorrenza in Europa - così come di discutere le
modalità con cui gli associati potessero gestire i costi e
migliorare l'efficienza.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore