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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 GENNAIO 2018
TRASPORTO INTERMODALE
LA LINEAS PUNTA A TOGLIERE I CARICHI DALLE STRADE
Poiché il mercato del trasporto merci ferroviario
continua a soffrire sempre di più a causa della
liberalizzazione, è forse facile perdere di vista il fatto
che la quota delle ferrovie del mercato complessivo del trasporto
merci è stagnante o in declino in molti paesi europei
malgrado la crescita del mercato in generale.
Secondo un rapporto della Corte dei Conti Europea nel 2016, i
volumi di trasporto merci ferroviario nell'Unione Europea sono
rimasti stabili fra il 2000 ed il 2012 a circa 400 miliardi di
tonnellate-km, mentre le prestazioni dell'autotrasporto merci si
sono incrementate da 1.522 a 1.693 tonnellate-km.
Di conseguenza, la quota di mercato della ferrovia è
calata dal 19,7% al 19,8% nel 2013, mentre la percentuale delle
merci movimentate dalla strada è aumentata dal 73,7% al
75,4%.
Anche se qualche operatore di trasporto merci ferroviario
potrebbe accontentarsi di puntare all'attuale traffico di origine
ferroviaria offrendo prezzi inferiori od una migliore qualità
di servizio, altri ammettono che il settore ha bisogno di
riconquistare la preferenza a danno degli autotrasportatori se si
vuole accrescere la quota di mercato.
Ad aprile del 2017 l'operatore di trasporto merci ferroviario B
Logistics si è liberato del suo marchio storico, un retaggio
dei suoi giorni quale ramo in perdita della SNCB (ferrovia nazionali
belghe) e si è rilanciata come Lineas con l'intento primario
di promuovere il dirottamento modale alla ferrovia e ridurre le
emissioni di CO2 dal trasporto merci, diventando nel contempo un
redditizia azienda logistica internazionale.
"Il camion è il nostro punto di riferimento:
vogliamo un prodotto ferroviario così buono che la gente ci
scelga rispetto al trasporto stradale" afferma l'amministratore
delegato della Lineas Geert Pauwels.
"I nostri clienti affermano che se saremo in grado di
contrastare i tempi di viaggio e la qualità di servizio dei
camion, essi faranno viaggiare un numero maggiore di loro merci per
ferrovia.
Ma allo stesso tempo non vogliamo fornire qualcosa che sia la
stessa cosa dell'autotrasporto; vogliamo un'offerta che tragga
vantaggio dai punti di forza della ferrovia.
Se si possono movimentare 2.000 tonnellate in una volta sola su
lunghe distanze, avanti e indietro tutti i giorni, si può
battere l'autotrasporto quanto a costi ed affidabilità.
Vorremmo anche far sì che i clienti possano disporre
della flessibilità di usare il nostro prodotto ogni qual
volta ne abbiano bisogno e non solo quando è disponibile".
Attraverso la propria rete in crescita Green Xpress, che era
stata lanciata dalla B Logistics nel 2015, la Lineas punta a fornire
un prodotto di trasporto merci ferroviario che possa allettare
direttamente i clienti dell'autotrasporto.
La Green Xpress combina operazioni intermodali e a carro
singolo, allargando al mercato del carro singolo i vantaggi dei
collegamenti rapidi ed affidabili attesi dai clienti intermodali.
"Questo approccio presenta un sacco di vantaggi: possiamo
effettuare treni più lunghi e più pesanti,
incrementare le frequenze e rendere il prodotto più incisivo"
spiega Pauwels.
"Esso presenta l'alta qualità necessaria per
l'intermodale e la dà ai clienti dei carri singoli che in
passato non potevano disporre di un'offerta di tali dimensioni".
Il carro singolo è un settore in cui il trasporto merci
ferroviario si trova in diretta e forte concorrenza con la strada ed
in tale ambito il settore ha ceduto un'enorme percentuale del
proprio traffico alla strada nel corso degli ultimi cinque decenni.
Poiché i volumi sono diminuiti, occorre che le reti
sostengano questo tipo di contrazione delle operazioni ed in molte
regioni questo è divenuto insostenibile, comportando in
alcuni paesi il totale abbandono dell'attività a carro
singolo.
La rete Green Xpress si è espansa nel 2017 con il varo di
nuovi servizi dal Belgio alla Svezia ed all'Austria.
A dicembre sono stati aggregati al sistema tre terminal di
trasporto marittimo a corto e lungo raggio a Zeebrugge che
assicurano al porto belga un servizio quotidiano collegato a hub
industriali in Svizzera, Germania, Italia, Spagna, Repubblica Ceca,
Svezia, Slovacchia, Francia, Austria e Paesi Bassi.
"Aggiungeremo altri servizi Green Xpress nel corso del 2018
e proseguiremo ad allargare la rete" afferma Pauwels.
"Non ci limitiamo a rispondere ai clienti che ci fanno
domande, ma traguardiamo attivamente i flussi di traffico.
Questa è la nostra missione e ci sono davvero pochi
operatori che lo fanno".
L'idea della Green Xpress viene realizzata partendo da
un'offerta che riflette la qualità delle soluzioni logistiche
basate sulla strada.
Fra loro vi sono caratteristiche che non sono universali nel
trasporto merci ferroviario: servizi regolari, tracciabilità
e rintracciabilità e un chiaro tempo stimato di arrivo.
Pauwels inoltre ravvisa le soluzioni del primo e dell'ultimo
miglio ed il magazzinaggio quali estensioni logiche della Green
Xpress al fine di creare un prodotto logistico da un capo all'altro
basato sulla ferrovia che soddisfi le esigenze di un'ampia varietà
di settori industriali.
Anche se gli operatori di trasporto merci ferroviario possono
adattare la propria offerta per attirare le imprese che attualmente
si affidano all'autotrasporto, Pauwels sostiene che il dirottamento
modale alla ferrovia sarebbe minimo nel migliore dei casi senza il
supporto dei responsabili politici e dei gestori delle
infrastrutture.
"Ci sono quattro elementi che ci occorrono per cambiare"
spiega Pauwels.
"In primo luogo, gli operatori di trasporto merci
ferroviario dovrebbero considerare il camion come un punto di
riferimento e tutti noi dovremmo avere lo stesso obiettivo di
stimolare il dirottamento modale alla ferrovia.
In secondo luogo, è necessario on grosso mutamento di
mentalità fra i regolatori ed i gestori delle infrastrutture
per agevolare il lavoro degli operatori ferroviari che vogliono
conseguire il dirottamento modale.
Per un treno dovrebbe essere facile attraversare una frontiera
internazionale proprio come avviene per un camion.
In terzo luogo, occorre che i responsabili politici abbiano una
visione condivisa in ordine alle ferrovie.
La Commissione Europea sembra convinta che un quantitativo
maggiore delle merci trasportate dovrebbe indirizzarsi verso le
ferrovie, ma non tutti gli stati membri sembrano supportare questa
intenzione.
La quarta leva è l'innovazione.
Come settore siamo in giro da quasi 200 anni ed alcune cose sono
cambiate molto nel corso di tutto questo tempo.
Se si osservano gli altri settori, si nota come essi si siano
completamente reinventati.
Stiamo assistendo a questo ora nel settore dell'autotrasporto
che si sta muovendo molto più rapidamente delle ferrovie.
È essenziale che si riesca a stimolare l'innovazione nel
settore ferroviario nel suo complesso per sviluppare soluzioni che
siano buone almeno quanto ciò che sta emergendo
nell'autotrasporto di merci.
Le infrastrutture ci sono già, abbiamo solo bisogno di
migliorarne le prestazioni.
Ciò che ci occorre è la iperferrovia, non la
Hyperloop.
E questo richiede la collaborazione fra gestori delle
infrastrutture, operatori ferroviari e fornitori".
Campanello d'allarme
La Lineas non ha subito direttamente le conseguenze della frana
a Rastatt in Germania nello scorso agosto che ha comportato la
chiusura per sette settimane della linea della Valle del Reno fra
Karlsruhe e Basilea nonché enormi disagi per i servizi di
trasporto merci sul corridoio Genova-Rotterdam.
Tuttavia, Pauwels sostiene che l'evento è stato un
campanello d'allarme che potrebbe ridisegnare le relazioni fra i
gestori delle infrastrutture ed il settore del trasporto merci
ferroviario.
"I gestori delle infrastrutture dovrebbero considerare se
stessi come attori della mobilità ma non sono sempre bravi a
fornire servizi da un capo all'altro per gli operatori" afferma
Pauwels.
"Essenzialmente, la loro missione dovrebbe essere quella di
far sì che i treni viaggino più facilmente.
Ma se si guarda alla risposta a Rastatt non è certo stato
così.
La sensazione diffusa fra gli operatori è che molti
gestori delle infrastrutture non ci considerano come clienti.
Rastatt dovrebbe chiarire le relazioni fra i gestori delle
infrastrutture e gli operatori e che cosa succede in caso di crisi:
dovrebbe sempre esserci un piano B in tali situazioni.
Occorre che i gestori delle infrastrutture siano in grado di
fare un uso migliore della rete e di gestire proattivamente i flussi
di trasporto merci, specialmente quando le cose vanno male.
I gestori delle infrastrutture sembrano considerare il proprio
ruolo come quello di chi fornisce infrastrutture sicure nel modo
meno costoso possibile e non di chi è un fornitore di
mobilità.
Per gli operatori di trasporto merci, non è
necessariamente l'investimento in nuove infrastrutture ciò
che importa davvero: in realtà, è quanto bene vengono
gestite le infrastrutture e le capacità che vi sono nella
rete.
Rastatt ha messo in evidenza la debolezza insita nel sistema ed
io spero che ciò indurrà un cambiamento nella
mentalità.
Ma occorre altresì che i governi lo chiariscano ai
gestori delle infrastrutture che appartengono allo stato e si
assicurino che essi collaborino con gli altri soggetti interessati
nel settore".
Malgrado questi problemi, il 2018 sarà un anno di
ulteriore espansione per la Lineas poiché essa estenderà
la rete Green Xpress e si spingerà in nuovi mercati.
"Assumeremo un sacco di gente nel 2018 ed abbiamo in
programma di espandere la nostra forza lavoro del 15% e di diventare
molto più internazionali" afferma Pauwels.
"Dal punto di vista interno stiamo preparando la nostra
organizzazione e la nostra informatica per far sì di poter
continuare a crescere negli anni a venire.
Stiamo cercando di pervenire ad una crescita organica ma
inizieremo a puntare ad acquisizioni per agevolare la crescita in
certe aree".
Dal momento che l'Unione Europea prevede una crescita del PIL
del 2,1% nel 2018 e dell'1,9% nel 2019, le condizioni economiche
sembrano destinate a favorire il trasporto merci ferroviario,
aiutando la ripresa del settore dopo una lunga e dolorosa
recessione.
Tuttavia, il trasporto merci ferroviario continua a lottare
contro molte delle turbolenze che hanno limitato la crescita e
represso la capacità delle ferrovie di recuperare quote di
mercato.
Se il settore è in grado di sostenere il dibattito sorto
sulla scia di Rastatt, forse ha un'opportunità di convincere
alla fine i responsabili della politica circa il suo valore.
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