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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 GENNAIO 2018
PROGRESSO E TECNOLOGIA
MAERSK LINE ED IBM ASSOCIATE PER LA CATENA DI BLOCCHI
La A.P. Møller - Maersk e la IBM hanno costituito
un'associazione temporanea d'impresa finalizzata allo sviluppo ed
alla commercializzazione della tecnologia della catena di blocchi
per il settore del trasporto marittimo, offrendo un'alternativa ad
altre piattaforme di collaborazione in tale processo.
Con la nuova associazione temporanea, che non ha ancora ricevuto
una denominazione, la Maersk sta investendo con tutto il suo peso
nella catena di blocchi, cercando nello stesso tempo di mettere un
servizio di catena di blocchi nelle condizioni di mercato tali
poterlo commercializzare nel più ampio settore del trasporto
marittimo.
"Lo scopo della nuova associazione è quello di
offrire una piattaforma digitalizzata per i traffici globali
sviluppata congiuntamente e realizzata su standard aperti, nonché
progettata per essere utilizzata dall'intero ecosistema del
trasporto marittimo a livello mondiale.
Essa cercherà di soddisfare l'esigenza di assicurare più
trasparenza e semplicità nella movimentazione di merci al di
là delle frontiere e nelle zone degli scambi" hanno
dichiarato le due società.
Avendo notando gli alti costi ed i lunghi tempi comportati dalle
attuali transazioni nello shipping, che sono sparse su un gran rete
di partner di varia natura, la Maersk e la IBM ritengono che la
catena di blocchi possa procurare un significativo miglioramento
dell'efficienza.
"Quale tecnologia di registro distribuito, la catena di
blocchi rappresenta una registrazione immutabile e condivisa di
tutte le transazioni che avvengono nell'ambito di una rete e quindi
consente alle parti autorizzate di accedere ai dati riservati in
tempo reale.
Mediante l'applicazione della tecnologia a processi commerciali
globali, può essere introdotto nel flusso di informazioni un
nuovo formato di ordini e approvazioni, abilitando molteplici
partner commerciali a collaborare ed a stabilire un'unica visione
condivisa di una transazione senza compromettere i particolari, la
privacy o la riservatezza".
La nuova associazione temporanea lancerà una piattaforma
che si estende al di là della catena di blocchi per la
razionalizzazione del flusso di informazioni.
si legge che la piattaforma comprenderà anche "altre
tecnologie a sorgente aperta basate sulla nuvola fra cui
l'intelligenza artificiale, l'internet delle cose e l'analisi,
fornite attraverso la IBM Services, allo scopo di aiutare le imprese
a movimentare e rintracciare le merci digitalmente attraverso i
confini internazionali".
"Questa nuova associazione rappresenta una tappa
fondamentale nel nostro impegno strategico finalizzato a sospingere
la digitalizzazione dei traffici globali.
Il potenziale presentato dall'offerta di una piattaforma
digitale neutrale ed aperta per modalità sicure e semplici di
scambio delle informazioni è enorme e tutti i soggetti di
tutta la filiera distributiva ne beneficeranno" afferma Vincent
Clerc, responsabile commerciale della Maersk e futuro presidente del
consiglio di amministrazione della nuova associazione
imprenditoriale.
"Unendo la nostra conoscenza dei traffici con le competenze
della IBM nel campo delle catene di blocchi e della tecnologia
aziendale, confidiamo che questa nuova associazione possa fare
davvero la differenza nel delineare il futuro dei traffici globali".
La IBM ha sottolineato che la sua piattaforma della catena di
blocchi è in uso presso altre industrie per gestire le
transazioni, compresi i pagamenti per gli attraversamenti delle
frontiere, le filiere distributive e l'identificazione digitale.
"I grandi progressi che la IBM ha compiuto nella catena di
blocchi hanno dimostrato che la tecnologia può alimentare
nuovi modelli aziendali e svolgere un ruolo importante nel modo in
cui funziona il mondo, realizzando aziende più brillanti"
afferma Bridget van Kralingen, vice presidente senior della IBM
Global Industries, Solutions and Blockchain.
"La nostra associazione imprenditoriale con la Maersk
significa che adesso possiamo accelerare l'adozione di questa
entusiasmante tecnologia da parte delle milioni di organizzazioni
che svolgono ruoli fondamentali in una delle più complesse ed
importanti reti del mondo, la filiera distributiva globale.
Noi riteniamo che la catena di blocchi ora emergerà in
questo mercato quale modalità principale con cui le imprese
potranno cogliere nuove e non ancora sfruttate opportunità
economiche".
Non tutti nel settore concordano con la suddetta dichiarazione:
fra le altre tecnologie alternative per agevolare la pianificazione
della filiera distributiva e la collaborazione c'è la
piattaforma XVELA della società Navis della Cargotec.
In effetti Raj Gupta, responsabile tecnico della Navis,
commentando in ordine alle tendenze tecnologiche emergenti per il
trasporto marittimo nel 2018, ha rifiutato la catena di blocchi,
descrivendola come "una soluzione in cerca di un problema".
Gupta ritiene che ci siano modalità migliori per far sì
che il settore possa risolvere il problema della digitalizzazione
del flusso di informazioni.
"Ci sono un sacco di cose che si possono fare per
digitalizzare il flusso di informazioni cartacee nel trasporto
marittimo con i sistemi di collaborazione in rete online; tuttavia,
l'applicazione della catena di blocchi assomiglia ad una soluzione
in cerca di un problema.
Sebbene la catena di blocchi in effetti fornisca la sicurezza
delle transazioni, un sacco della sicurezza occorrente al settore
marittimo può essere facilmente gestita da una semplice
crittografia e da uno RBAC" ha dichiarato, riferendosi al
controllo degli accessi basato su regole.
Le catene di blocchi hanno anche ricevuto un po' di stampa
negativa recentemente in relazione ai tempi ed ai costi crescenti
per la compensazione delle transazioni in bitcoin attraverso il
sistema degli "estrattori" che sostituisce la necessità
di una stanza di compensazione centralizzata.
Inizialmente la lavorazione delle transazioni in bitcoin costava
meno di 0,10 dollari USA, ma nello scorso mese di dicembre quella
cifra era salita ad oltre 20 dollari USA e sono stati riferiti
lunghi ritardi nella lavorazione.
Commentando la cosa con World Cargo News, la Maersk e la
IBM hanno affermato che questo non accadrà nel settore dello
shipping.
"La catena di blocchi della IBM si basa sullo Hyperledger
Fabric (iper-registro) che utilizza le potenzialità di
calcolo in modo diverso rispetto ai bitcoin.
In parole povere questo significa che gli estrattori debbono
effettuare computazioni per mettere assieme il blocco vincente per
la catena.
Sono molteplici gli estrattori che realizzano i blocchi e quello
con la catena più lunga vince.
Le operazioni di estrazione dei bitcoin sono note per essere
intensive dal punto di vista dei calcoli, rendendole poco ideali per
l'impresa.
Le valute estratte come i bitcoin hanno tempi di lavorazione
delle transazioni misurati in minuti.
"L'IBM utilizza la sorgente aperta Hyperledger Project
Fabric che non si serve di estrazioni con i bitcoin e non ha bisogno
di effettuare operazioni intensive dal punto di vista dei calcoli
per assegnare una transazione alla catena.
Questo rende una catena di blocchi aziendale realizzata sullo
Hyperledger meno intensivo sotto l'aspetto informatico e meno
assetato di energia.
La catena di blocchi della IBM può assicurare migliaia di
transazioni al secondo, nella maggior parte dei casi e sulla base
delle dimensioni della rete, potenzialmente quasi in tempo reale".
Michael J. White, ex presidente della Maersk Line per il Nord
America, è stato designato in qualità di
amministratore delegato della nuova associazione, che non può
iniziare ad effettuare operazioni fino a quando non avrà
conseguito l'autorizzazione formale.
Una volta ottenuta, ci si aspetta che i primi prodotti giungano
sul mercato nel giro di sei mesi, iniziando con due aree-chiave: una
"conduttura informativa per il trasporto marittimo"
inerente allo scambio di informazioni e la fornitura alla filiera
distributiva di visibilità da capo a capo, nonché
catene di blocchi per i traffici privi di supporti cartacei.
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