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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 LUGLIO 2018
TRASPORTO FERROVIARIO
CITTÀ DI FRONTIERA IN EUROPA ORIENTALE SOTTO PRESSIONE
A CAUSA DEL BOOM DELLA VIA DELLA SETA FERROVIARIA
La crescita dei servizi ferroviari containerizzati Asia-Europa è
stata una delle grandi storie di successo negli ultimi cinque anni.
Tuttavia, una visita della Reuters alla città
polacca di Malaszewicze, in prossimità della frontiera con la
Bielorussia, ha mostrato il rovescio della medaglia di tale
crescita: le autorità locali semplicemente non erano
preparate al numero di ditte logistiche ferroviarie e di società
ferroviarie cinesi che volevano passare da lì, anche se molti
servizi sono stati oggetto di notevoli sovvenzioni.
La congestione è in aumento: ad un certo momento
dell'anno scorso è stato detto che c'era una coda di un
centinaio di treni in attesa di attraversare il confine e di entrare
nel terminal di Malaszewicze.
* * *
Quando i treni merci dalla Cina avevano cominciato ad arrivare
nella città di frontiera polacca di Malaszewicze quasi un
decennio fa, erano considerati una novità in grado di spedire
computer portatili ed automobili in Europa in appena due settimane,
ma in modo assolutamente poco frequente, con un servizio al mese.
Tuttavia, un'impennata del numero di treni l'anno scorso,
alimentata dai programmi di Pechino finalizzati a far crescere i
traffici lungo le rotte dell'antica Via della Seta alla volta
dell'Europa, ha fatto sì che le autorità venissero
lasciate a lottare per far fronte alla domanda che era lievitata
sino a 200 locomotive al mese.
Le spedizioni ferroviarie hanno sperimentato ritardi di oltre
dieci giorni presso i porti terrestri sia in Europa che in Cina,
essendosi impantanate a detta dei caricatori a causa delle
infrastrutture insufficienti e degli arretrati della documentazione
cartacea.
Si prevede che quella congestione si avvii a peggiorare dal
momento che le autorità cinesi incoraggiano un ulteriore
aumento dei volumi.
La situazione illustra come l'iniziativa cinese "Una
Cintura Una Via" stia conseguendo qualche successo ma anche
come i suoi partner stiano avendo dei problemi.
Secondo la China Railway, l'operatore nazionale, la rete
ferroviaria, utilizzata da società come la Hewlett Packard,
la società di articoli sportivi Decathlon e la produttrice di
auto Volvo ha movimentato 3.673 viaggi ferroviari fra Cina ed Europa
nel 2017 rispetto ai 1.702 nel 2016 ed agli appena 17 nel 2011.
Per vedere un grafico del China-Europe Railway Express, si può
consultare il sito: www.tmsnrt.rs/2txkLZJ.
La rete resta poco redditizia e notevolmente supportata da
sovvenzioni, ma le autorità delle città cinesi hanno
lanciato nuovi servizi in modo entusiastico in seguito alla sua
incorporazione nell'iniziativa "Una Cintura Una Via"
avviata da quattro anni.
Nel 2016, il principale pianificatore statale della Cina aveva
denominato la rete "China Railway Express" ed aveva
dichiarato di volere che i viaggi dei treni raggiungessero il numero
di 5.000 entro il 2020.
Ad aprile, afferma la China Railway sul proprio sito web, il
numero dei servizi ferroviari regolari che collegano la Cina
all'Europa sono balzati da appena uno nel 2011, quello da Chongqing
a Duisburg in Germania, a 65 che collegano 43 città cinesi
con 42 destinazioni in 14 paesi che comprendono la Spagna e la Gran
Bretagna.
Carsten Pottharst, amministratore delegato della InterRail
Europe, è fra il numero di spedizionieri di merci che hanno
espresso la propria frustrazione alla Reuters in ordine alla
congestione della rete, citando gli insufficienti investimenti
governativi in infrastrutture ferroviarie europee.
"Essi hanno ritenuto che sarebbero arrivati, ma non
pensavano che fossero di quelle dimensioni" ha dichiarato.
Congestione
Anche se la congestione si verifica in tutta la rete, molte
delle frustrazioni dei caricatori sono dirette nei confronti di
Malaszewicze, che movimenta pressappoco il 90% dei carichi.
Lì i contenitori che viaggiano dalla Cina attraverso il
Kazakhistan, la Russia e la Bielorussia su binari a scartamento
russo vengono trasferiti ad altri treni che viaggiano su binari a
scartamento standard europeo.
Il porto terrestre ha lavorato circa 74.000 contenitori nel
2017, quattro volte i volumi movimentati nel 2015, facendo
guadagnare alla Polonia - a detta delle amministrazioni tributarie e
doganali polacche - quasi 400 milioni di zloty (109,02 milioni di
dollari USA) l'anno scorso in tasse e diritti doganali.
Ma la PKP Cargo, l'operatore ferroviario polacco controllato
dallo stato che gestisce il terminal principale, aveva detto a marzo
che l'infrastruttura esistente non era in grado di movimentare la
crescita prevista.
La Europort, che gestisce un terminal ferroviario privato, aveva
dichiarato alla fine del 2017 che c'erano code di 100 treni in
attesa di entrare in Polonia dalla Bielorussia.
"Si tratta di un enorme problema e di un'enorme
opportunità" aveva affermato a marzo l'amministratore
delegato della PKP Cargo Czeslaw Warsewicz.
La PKP Cargo aveva affermato in una e-mail che al momento non
c'erano code al proprio terminal e che stava cercando di espandere
la capacità e di cooperare con operatori terminalistici
provati al fine di abbreviare i tempi di carico.
Il Ministero delle Infrastrutture polacco, nel contempo, ha
dichiarato che il governo stava prendendo in considerazione
l'ipotesi di aprire un secondo posto di frontiera con la
Bielorussia.
Tuttavia, i caricatori affermano che i miglioramenti non si
verificheranno abbastanza alla svelta.
Ciò preoccupa i locali come Krzysztof Iwaniuk, sindaco
del comune di Terespol, che comprende in sé Malaszewicze, che
ha visto come la città e le zone circostanti abbiano tratto
vantaggio dal traffico ferroviario.
Nel corso di una recente visita a Malaszewicze, la Reuters ha
visto contenitori marittimi blu scuro riportanti il logo del China
Railway Express impilati nei terminal ferroviari, così come
nuove strade e la sede centrale del governo locale.
Iwaniuk ha detto di essere preoccupato per il fatto che il piano
di aggiornamento della PKP Cargo non terrebbe il passo della
crescita dei volumi prevista e che la città perderebbe
traffici a favore di altri hub di trasbordo.
"Stiamo lanciando un allarme affinché si colga
questa opportunità storica" ha affermato.
"Se non utilizzeremo in modo appropriato questi cinque
minuti della storia, il momento buono passerà".
Obiettivi ambiziosi
In Cina, nel contempo, ci si aspetta che il flusso di
contenitori in Europa continui ad impennarsi dal momento che le
autorità cittadine cercano di superarsi l'un l'altra
promuovendo la "Una Cintura Una Via", l'iniziativa di
politica estera distintiva del Presidente Xi Jinping.
Chongqing, nella Cina sudoccidentale, che ha registrato 663
viaggi l'anno scorso, punta all'effettuazione di 1.000 viaggi,
mentre anche Xi'an, patria dell'esercito di terracotta cinese,
vorrebbe raggiungere i 1.000 viaggi secondo i media statali e le
dichiarazioni governative.
La città di Yiwu nella provincia orientale di Zhejiang,
sede di uno dei maggiori centri commerciali all'ingrosso del mondo,
ha in programma l'incremento del numero dei viaggi da 168 nel 2017 a
350 quest'anno, afferma Simon Jian, assistente del presidente della
Yiwu Timex Industrial Investment, ditta fornitrice di servizi
ferroviari.
I responsabili del settore affermano che la rete attualmente non
è redditizia dal momento che i volumi di carico non hanno
raggiunto un livello sostenibile ed i costi sono più alti
rispetto a quelli della spedizione via mare.
Peraltro essa attira attività dalle imprese che vendono
merci come le auto e l'elettronica perché è in grado
di consegnarle qualcosa come 20 giorni prima rispetto al trasporto
marittimo e ad un costo inferiore rispetto a quello del trasporto
aereo.
"Probabilmente siamo riusciti a ridurre i nostri costi
logistici grazie alla China Railway Express" afferma Hu Jie, un
direttore della logistica con sede a Suzhou della Pegatron Corp,
ditta produttrice di elettronica taiwanese che ha iniziato ad
utilizzare la tratta ferroviaria nel 2015.
Per il momento i sussidi del governo cinese supportano le
operazioni ferroviarie.
Uno studio pubblicato dalla Donghua University con sede a
Shanghai l'anno scorso ha stimato che i governi provinciali in Cina
hanno speso congiuntamente 303 milioni di dollari USA per
sovvenzionare i treni-blocco Cina-Europa - generalmente quelli che
trasportano merci alla volta di destinazioni senza essere stati
smistati nel corso del viaggio - dal 2011 al 2016.
Jian ha detto che probabilmente occorrerebbe che le ditte
facessero pagare 10.000 dollari USA per contenitore per realizzare
un profitto ma che i sussidi hanno permesso loro di far pagare
qualcosa come da 3.000 a 6.000 dollari USA per contenitore.
Alcune hanno offerto tariffe basse sino a 1.000 dollari USA per
contenitore, circa lo stesso prezzi della spedizione via mare.
"È una situazione assai caotica" ha dichiarato.
Infrastrutture
Al momento attuale c'è una congestione molto minore nei
viaggi di ritorno dall'Europa alla Cina, cosa che rispecchia il
grande disavanzo commerciale fra i due partner.
Fonti del governo polacco hanno dichiarato che c'è
preoccupazione in ordine al fatto che la Cina non stia facendo
abbastanza per aprire i propri mercati ai produttori esteri.
Un responsabile ha detto che sta crescendo la preoccupazione che
la nuova Via della Seta possa diventare una porta d'accesso a senso
unico al fine di inondare l'Europa di prodotti fatti in Cina.
Gli Stati Uniti al momento minacciano una guerra commerciale con
Pechino nel tentativo di ridurre il proprio squilibrio commerciale
con la Cina.
Poiché i treni si accumulano a Malaszewicze, alcuni
caricatori stanno cercando di movimentare le merci attraverso la
Finlandia, che ha varato un servizio di trasporto merci ferroviario
con la Cina a novembre, ovvero attraverso la Lituania e l'Estonia.
Ma anche i nuovi hub di trasbordo, affermano, presentano i loro
inconvenienti, citando i tempi di viaggio più lunghi e la
minore familiarità con i servizi e le questioni come il
trattamento della documentazione cartacea.
"Abbiamo bisogno che l'intera rete venga aggiornata e che
venga costruito un numero maggiore di stazioni ferroviarie"
sostiene un dirigente della Wuhan Asia-Europe Logistics, che
gestisce treni da Wuhan nella Cina centrale.
Ronald Kleijwegt, amministratore delegato della Jusda Europe,
una unità logistica del produttore a contratto Foxconn, ha
dichiarato che quello sarebbe un percorso in salita in Europa.
"La situazione sarebbe vantaggiosa per tutti se iniziassimo
a stappare tutti questi colli di bottiglia" afferma Kleijwegt.
"Ma la domanda e le richieste di una filiera distributiva
sono talvolta difficili da comprendere da parte dei politici".
(da: theloadstar.co.uk/reuters.com, 28 giugno 2018)
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