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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 LUGLIO 2018
COMMERCIO INTERNAZIONALE
LE GUERRE COMMERCIALI MINACCIANO DI SABOTARE IL RILANCIO DEI
CONTENITORI
Secondo l'ultima edizione del Container Forecaster
pubblicato dalla ditta di consulenze marittime globali Drewry, il
rischio per il trasporto marittimo containerizzato in seguito alle
guerre commerciali provocate dagli Stati Uniti è attualmente
basso.
"Nel rapporto di marzo avevamo detto di sperare in una
soluzione pacifica, ma in questo momento dobbiamo accettare il fatto
che i dazi stiano per diventare una realtà.
La sola domanda ora è: quanto graveranno?" afferma
Simon Heaney, dirigente senior della ricerca sui container alla
Drewry e redattore del Container Forecaster.
Si prevede che a partire da venerdì 6 luglio vengano
applicati dalle Dogane statunitensi dazi aggiuntivi del 25% alla
prima lista d 818 prodotti cinesi, per un valore approssimativo di
34 miliardi di dollari USA.
Una seconda lista di 284 prodotti successivamente raccomandati
per un importo di 16 miliardi di dollari USA è attualmente in
fase di revisione, mentre ci sono minacce di ulteriori dazi a
seguire su qualcosa come 400 miliardi di dollari USA di merci in
risposta alla rappresaglia cinese.
L'ultima edizione del Container Forecaster analizza tre
potenziali scenari per i traffici containerizzati transpacifici in
direzione est, sulla base dell'intensità di una guerra
commerciale, con dazi il cui valore spazia da 50 a 450 miliardi di
dollari USA da applicarsi alle importazioni cinesi.
Nello scenario peggiore, la Drewry calcola che qualcosa come 1,8
milioni di TEU, ovvero circa l'1% dei traffici mondiali di carichi,
potrebbero essere perduti per il mercato nel corso del tempo.
Stando così le cose, l'impatto delle sole due liste
iniziali di prodotti cinesi sarebbe relativamente poco significativo
essendo inerente a circa 200.000 TEU.
La ricerca della Drewry mostra che le liste riesaminate
annunciate il 15 giugno erano assai orientate alle merci
industriali, essendo nel contempo anche prontamente disponibili
presso altri partner commerciali.
La Cina da sola ha esportato circa il 13% della prima lista di
prodotti negli Stati Uniti l'anno scorso e circa l'8% dei prodotti
della seconda lista.
"Poiché sono disponibili altre opzioni di
approvvigionamento, gli incrementi dei dazi sulle merci cinesi
rispetto a queste liste iniziali di prodotti molto probabilmente
ingenererà una piccola percentuale di deviazioni di traffico
e farà aumentare le prospettive per altri partner di
esportazione degli Stati Uniti" afferma Heaney.
"L'attuale rischio di minaccia alla domanda di container è
relativamente basso, anche tenendo conto delle misure di
rappresaglia e dei contenziosi con altri partner commerciali, ma
esiste chiaramente il potenziale che la situazione si faccia molto
più cupa se dovessero essere imminenti altri dazi.
Forse, il rischio maggiore consiste nell'imprevedibilità
di tutto ciò e nel potenziale duro colpo alla fiducia che
essa darebbe all'economia mondiale, proprio quando sembrava che essa
stesse per rimettersi in sesto".
I contenziosi commerciali hanno danneggiato la forte crescita
della domanda vista nei primi mesi del 2018, indotta
dall'accelerazione dell'economia mondiale.
A partire da questo rapporto, la Drewry utilizza una tecnica
rimodellata di previsione della domanda, sotto la guida del nuovo
economista quantitativo senior Mario Moreno.
Il modello migliorato adeso consente alla ditta di consulenze di
presentare previsioni quinquennali sulla domanda in ordine ai
risultati produttivi portuali a livello mondiale e globale ed a
selezionate direttrici di traffico nel contesto di ogni rapporto
trimestrale.
Di conseguenza, la Drewry ha aggiornato le proprie previsioni
sulla domanda per i prossimi due anni rispettivamente al 6,5% e
5,8%.
C'è stato anche un aggiornamento delle prospettive di
crescita della flotta per quest'anno in seguito a sorprendentemente
poche demolizioni.
Tuttavia, la prevista crescita dell'offerta del 5,4% è al
di sotto del rivisto incremento della domanda che supporterà
il riequilibrio in corso fra domanda ed offerta.
"Ci sarà un po' di guadagno per i vettori quest'anno
sotto forma di incremento della domanda e di un lento miglioramento
della domanda/offerta, ma ci sarà anche molto da soffrire"
sostiene Heaney.
"L'aumento dei prezzi del carburante ci ha indotto a
ridurre drasticamente le previsioni di redditività del
settore sino al pareggio e, anche se ci si aspetta che le tariffe di
nolo aumentino in modo modesto nella seconda metà del 2018,
questo non sarà sufficiente ad invertire la rotta.
In qualche modo, la domanda vivace adesso rappresenta un
problema per i vettori perché ogni contenitore in più
spedito in perdita non fa che accentuare il deficit".
(da: hellenicshippingnews.com/drewry.co.uk, 5 luglio 2018)
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