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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 LUGLIO 2018
LOGISTICA
LA CINA POTREBBE RIVOLGERSI MAGGIORMENTE AL BLOCCO
COMMERCIALE DELLA VIA DELLA SETA SE LE RELAZIONI CON GLI STATI UNITI
DOVESSERO PEGGIORARE
Secondo una eminente consulente in materia di logistica, un
esito della sempre più seria guerra dei dazi fra Cina e Stati
Uniti potrebbe essere il rafforzamento del blocco commerciale in
corso di realizzazione attorno all'iniziativa cinese della Via della
Seta.
Il progetto della Via della Seta, meglio noto come OBOR (One
Belt One Road, ovvero Un Passante Una Via) e che riguarda molteplici
direttrici di traffico marittime e terrestri, adesso comprende in sé
almeno 70 paesi, 4,4 miliardi di persone e circa il 60% del PIL
globale.
Secondo Cathy Roberson, fondatrice e capo analista della ditta
di consulenze con sede negli Stati Uniti Logistics Trands &
Insights, l'OBOR potrebbe essere irrobustito dal protezionismo
statunitense.
"Anche se fra gli obiettivi dell'OBOR c'è quello di
spedire le merci cinesi ad un pubblico più vasto, esso
potenzialmente comporterebbe un grande blocco economico di scambi
fino alla conseguenza di lasciare potenzialmente nei guai gli Stati
Uniti in termini di traffici globali" ha affermato.
"Jin-Yong Cai, ex responsabile della International Finance
Corporation, nota ulteriormente che il progetto inoltre puntellerà
l'economia cinese nei confronti di qualsiasi potenziale
rallentamento della domanda dall'Europa o dagli Stati Uniti".
L'OBOR comprende diverse tratte terrestri che collegano l'Asia
orientale con l'Europa via Russia, Kazakhistan, Iran e Turchia con
future tratte alla volta dell'Africa.
Via mare l'OBOR adesso collega porti asiatici, mediorientali,
africani ed europei e ha incoraggiato la Cosco appartenente allo
stato ad investire in operazioni portuali in Spagna, Grecia, Italia
e Belgio.
L'iniziativa ha decisamente rimodellato le filiere distributive
e ridisegnato le direttrici di traffico" afferma la Roberson.
"Poiché lo strappo fra Cina e Stati Uniti aumenta,
entrambi i paesi guarderanno a soluzioni alternative per far fronte
alle esigenze delle proprie popolazioni.
La Cina ha già dirottato alcune delle proprie
importazioni agricole dagli Stati Uniti a paesi come il Brasile,
incoraggiando nel contempo i propri agricoltori a coltivare di più".
La crescita dei servizi ferroviari fra Asia ed Europa è
stata sensazionale dal 2011 con molteplici 3PL che hanno varato
nuovi servizi e con paesi dell'Europa orientale così come la
Germania che sono divenuti importanti ubicazioni per magazzini e
capacità dell'ultimo miglio al fine di soddisfare le esigenze
dell'OBOR.
"I fornitori di commercio elettronico cinesi Alibaba e
JD.com stanno utilizzando la ferrovia e piazzando magazzini lungo la
tratta per movimentare le merci fra le varie regioni" afferma
la Roberson.
"All'inizio di quest'anno, Alibaba ha inaugurato la propria
sede centrale del progetto della Via della Seta a Xi'an, capoluogo
della provincia nordoccidentale cinse di Shaanxi.
Essa è stata progettata quale hub strategico di Alibaba
in relazione alle zone occidentali della Cina e della Fascia
Economica della Via della Seta.
Vengono allestite buone filiere distributive per far fronte, nei
limiti del possibile, agli impatti economici e politici come i dazi.
Tuttavia, con il ridisegnamento della vecchia Via della Seta e
la sua espansione secondo la sensibilità politica globale,
sembra che le filiere distributive stiano passando dal livello
globale a quello regionale, istituendo così nuove direttrici
di traffico e nuove domande".
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