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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 AGOSTO 2018
LOGISTICA
I 3PL DEVONO FAR FRONTE AD UNA SERIA SFIDA DA PARTE DEI
GIGANTI DEL COMMERCIO ELETTRONICO
Secondo un analista di spicco della filiera distributiva,
l'accordo inerente alla distribuzione concluso a metà agosto
dalla JD.com e dalla Unilever potrebbe rappresentare un segnale di
ciò che verrà dal momento che i giganti del commercio
elettronico sfruttano le proprie reti logistiche in espansione per
competere con i 3PL (fornitori di logistica integrata) per i
contratti.
La JD.com, maggiore dettagliante cinese con oltre 300 milioni di
clienti, a metà agosto ha raggiunto un accordo per
distribuire l'ampia gamma di prodotti di consumo della Unilever,
compresi i suoi marchi Lipton, Vaseline, Clear e Lux, in tutta la
Cina.
Non è stato rivelato alcun particolare finanziario da
parte delle due società ma la JD.com in una dichiarazione ha
confermato di essere stata scelta dalla Unilever "quale partner
logistico per espandere il proprio raggio d'azione in Cina",
nel cui contesto la JD assicura i servizi di trasporto fra i
magazzini ed alla volta dei negozi di vendita al dettaglio di terzi.
"Dopo aver lavorato a stretto contatto con la JD quale
partner per la vendita al dettaglio, risulta chiaro che la sua rete
e la sua tecnologia logistiche non hanno rivali" afferma Rohit
Jawa, vice presidente esecutivo della Unilever per l'Asia
Settentrionale.
"Con l'apertura di quelle infrastrutture alle attività
esterne alla propria piattaforma, la JD adesso ci aiuterà a
portare i nostri prodotti più popolari alle comunità
più difficili da raggiungere in Cina, in modo sicuro e
veloce".
Cathy Roberson, fondatrice e capo analista della ditta di
consulenze con sede negli Stati Uniti Logistics Trends &
Insights, afferma che i produttori operativi in Cina spesso hanno
incontrato difficoltà nell'organizzare la distribuzione al di
là delle città più importanti ed in particolare
nella consegna nell'ultimo tratto.
Tuttavia, il successo dei dettaglianti del commercio elettronico
nella realizzazione delle reti logistiche per soddisfare la domanda
dei propri clienti ha creato nuovi opzioni per i produttori.
Esso ha inoltre messo in grado i venditori online di competere
con i 3PL in ordine ai contratti di distribuzione, sia in Cina che
all'estero.
"Non è una questione di intrufolarsi nel territorio
delle imprese logistiche ma piuttosto di fornire un servizio
indispensabile in un paese in cui la consegna nell'ultimo tratto ha
caratteristiche uniche ed ancora manca rispetto alle necessità
di infrastrutture di rete a livello nazionale" ha dichiarato a
Lloyd's Loading List.
"Molte società logistiche tradizionali all'interno
della Cina non offrono una propria rete diffusa in tutto il paese e,
di conseguenza, le aziende come la JD.com hanno dovuto realizzarne
una di proprietà per necessità.
Poiché società come la JD ed altre aziende di
commercio elettronico comprese Alibaba ed Amazon si stanno
ulteriormente avvicinando alla logistica ed alle consegne
nell'ultimo tratto, potremmo assistere alla loro competizione con i
fornitori di logistica integrata all'interno della Cina, a livello
regionale ed a livello globale".
La JD.com afferma che il proprio partenariato con la Unilever ha
segnato un'espansione della propria strategia RaaS (vendita al
dettaglio come servizio) in cui la società offre la propria
tecnologia e le proprie infrastrutture alle imprese ed agli enti al
di fuori delle proprie piattaforme di commercio elettronico.
"La JD già assicura varie combinazioni di
magazzinaggio, trasporto e software per la gestione delle scorte ad
imprese fra cui la Danone e la Oldenburger in Cina" si legge in
una dichiarazione.
"La Unilever, partner da lungo tempo della JD, presenta una
enorme nuova opportunità perché la società
effettua ancora la stragrande maggioranza delle proprie vendite
attraverso canali fuori rete in Cina: vendite che adesso saranno
potenziate dalla logistica della JD".
Secondo la Reuters, prima dell'accordo con la JD.com, la
Unilever aveva lavorato esclusivamente con ditte di logistica fra le
quali la DHL della Deutsche Post al fine di far fronte alle proprie
esigenze di distribuzione in Cina.
La DHL non ha voluto rilasciare commenti quando le è
stato chiesto da Lloyd's Loading List se avrebbe risentito le
conseguenze dal legame della Unilever con la JD.com.
La JD ha cercato di differenziarsi dal maggiore rivale Alibaba
attraverso l'operatività di una propria rete logistica che
secondo alcuni adesso è la più grande della Cina.
La ditta attualmente effettua operazioni in oltre 500 magazzini,
7.000 centri di consegna e promette di consegnare oltre il 90% degli
ordini il giorno stesso od in quello successivo.
Tuttavia, malgrado il successo della JD.com nella realizzazione
della propria rete, la sua branca logistica rimane in perdita.
Gli introiti generati dalla JD Logistics si sono impennati del
151% su base annua nella prima metà del 2018 per 5,1 miliardi
di renminbi (743 milioni di dollari USA), ovvero il 2,3% degli
introiti complessivi della JD, ma le sue perdite operative sono
ammontate a 2,4 miliardi di renminbi nello stesso periodo,
controbilanciando una grossa porzione dei 3,4 miliardi di profitti
operativi generati dalla JD Mail.
"Anche se la JD Logistics resterà un problema per la
redditività del gruppo a breve termine, la dirigenza della JD
spera di migliorare i suoi margini attraverso il miglioramento della
utilizzazione e la schiusura di nuovi flussi di introito"
afferma un'analisi della Nomura.
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