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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 MAGGIO 2019
TRASPORTO MARITTIMO
GRANDI AMBIZIONI PER IL BUNKERAGGIO GNL SU PICCOLA SCALA
Le limitate infrastrutture di bunkeraggio di GNL (Gas Naturale
Liquefatto) da tempo vengono incolpate di frenare l'adozione da
parte del settore del trasporto marittimo del GNL quale carburante.
Si tratta di un problema da manuale del tipo "prima l'uovo
o la gallina": gli operatori delle flotte non vogliono passare
al gas se non possono confidare sulla fornitura, mentre i fornitori
non vogliono investire se non vedono una domanda sufficiente.
La Avenir LNG - una società scorporata dalla
Stolt-Nielsen Gas - pensa di aver trovato un modo per ovviare al
problema e rendere una realtà la distribuzione di GNL su
piccola scala nei porti non serviti da condotte.
Colmare il divario della fornitura di GNL
Quale azienda da tempo affermata di logistica chimica, la
Stolt-Nielsen ha istituito una rete integrata di navi, terminal e
canali di distribuzione per il trasporto di materie chimiche in ogni
angolo del mondo.
Tuttavia, praticamente non esistono tali reti integrate in atto
per la distribuzione del GNL, cosa che rende difficile trasportare
il gas in modo conveniente fra i fornitori ed i clienti: in
particolare, quando ci sono di mezzo volumi relativamente piccoli e
località remote o poco frequentate.
Unitamente a clienti dell'energia con sede a terra e ad
interessi industriali come la generazione di energia, fonderie ed
impianti chimici, questi casi di domanda incagliata comprendono un
numero in stabile crescita di operatori navali che userebbero il GNL
come carburante se solo potessero essere sicuri della disponibilità
di fornitura.
La Stolt-Nielsen vede questa situazione come una problematica in
attesa di essere risolta e come un'opportunità commerciale.
Adattare le risorse esistenti
Nel 2017, la Stolt-Nielsen ha costituito la Avenir, un'entità
distinta dedicata alla fornitura di GNL a mercati carenti di pronto
accesso a condotte.
Andrew Pickering, amministratore delegato della Avenir LNG Ltd,
spiega le motivazioni: "L'attività di distribuzione di
GNL su larga scala è consolidata.
Ci sono traffici affermati che collegano i principali fornitori
e i clienti, e gli operatori storici del mercato hanno poca voglia
di complicare le proprie operazioni estendendo il proprio raggio di
azione per rifornire i clienti minori.
Quando abbiamo esaminato le dinamiche del mercato su piccola
scala, abbiamo scoperto che esso riproduceva da vicino quello che
stiamo già facendo.
Abbiamo rilevato il modo di trasferire le nostre infrastrutture,
integrazione e professionalità esistenti e darci da fare
piuttosto alla svelta, senza che occorresse ricreare tutte le
competenze principali".
Si delinea un piano
Il piano, afferma Pickering, è quello di piazzare le navi
dove ci sia una base di carico assicurata di modo che le navi ed i
terminal possano essere garantiti dal punto di vista finanziario.
Una volta fatto questo, si possono esplorare e sviluppare le
opportunità periferiche allo scopo di supportare la crescita
progressiva.
La Avenir sta realizzando un terminal ed un impianto per la
distribuzione di GNL presso il porto italiano di Oristano in
Sardegna, che dovrebbe entrare in funzione a metà del 2020.
La società è prossima ad una decisione definitiva
di investimento in ordine ad un progetto per spedire il GNL dal sud
dell'Inghilterra alla Scozia, che ci si aspetta venga avviato
nell'autunno del 2021.
Quest'ultimo, a detta di Pickering, è un classico esempio
di domanda incagliata: "Il gas arriva nel Kent e da lì
viene trasportato su camion per tutta la lunghezza del paese fino ai
clienti in Scozia.
Quanto può essere efficiente tale modalità?".
La Avenir è altresì presente in un elenco
ristretto per un progetto sostenuto dal governo nel Québec in
Canada.
La domanda incagliata è solo la metà del quadro,
il rovescio della medaglia del quale potrebbe essere descritto come
una fornitura incagliata.
La maggior parte dei grandi terminal non sono adeguati per
provvedere ai vettori GNL minori, afferma Pickering.
Invece, una risposta è stata trovata nelle navi FSRU
(unità di rigassificazione di stoccaggio galleggianti)
inutilizzate.
Inizialmente la Stolt-Nielsen ha sfruttato le proprie salde
relazioni con la Golar LNG che, come si è scoperto, disponeva
di FSRU con capacità di riserva situata in prossimità
delle zone di domanda incagliata.
In seguito, essa ha contattato la Hoegh LNG, un altro grande
operatore di FSRU, che aveva adocchiato il mercato della
distribuzione su piccola scala come maturo per lo sviluppo ma in cui
non era ancora intervenuto.
"Tutto sta andando molto bene.
Avere sia la Golar che la Hoegh a bordo assicurerebbe una
copertura globale, che potremmo cucire insieme in un'offerta senza
soluzione di continuità".
La conversazione è culminata ad ottobre dello scorso
anno, quando le tre società hanno annunciato un impegno di
investimenti combinati per 182 milioni di dollari USA nella Avenir.
La Stolt-Nielsen consoliderà tutte le proprie attività
LNG nella Avenir, comprese altre due gasiere da 7.500 m3 oltre alle
due già sotto ordinazione presso la Keppel Singmarine di
Nantong, in Cina, a due gasiere da 20.000 m3 anche queste in
costruzione a Nantong da parte della Sinopacific Offshore &
Engineering ed all'associazione in partecipazione per il terminal e
l'impianto di distribuzione di GNL in Sardegna.
Ci si aspetta che la gasiera e nave da bunkeraggio LNG "Future
Sardinia" entri in servizio nel 2019.
Progettazione a rovescio per le gasiere GNL
Nella progettazione delle sue navi, la Avenir ha girato a modo
suo l'opinione corrente.
Precisa Pickering: "Abbiamo adottato l'approccio opposto a
quello dei nostri concorrenti.
Noi le consideriamo innanzitutto come navi da trasporto - e non
da bunkeraggio - e questo è ciò che ha guidato la
progettazione.
L'ottimizzazione della forma dello scafo, il motore a duplice
carburante e l'allestimento del sistema di propulsione, il sistema
del carburante e gli ausiliari sono stati tutti quanti ottimizzati
tenendo presente la funzione di trasporto".
Nel corso della loro progettazione, particolare attenzione è
stata prestata al contenimento del gas ed al sistema di carburante,
con l'obiettivo di abbinare il gas di evaporazione al consumo e di
tenerli entrambi bassi.
Oltre alla raffinata gestione del gas di evaporazione, la
funzionalità di bunkeraggio viene conferita attraverso
l'incremento delle capacità di pompaggio, l'equipaggiamento
di trasferimento da nave a nave e la potenziata manovrabilità
per l'approccio alle navi riceventi e l'accesso ai siti dei clienti
minori.
La collaborazione con la DNV GL è stata un fattore
essenziale per la progettazione delle navi.
Approfondisce Pickering: "Essi hanno immediatamente colto
il quadro più ampio di cosa vuol conseguire la Avenir: non
limitarsi ad approcciare il progetto come se fosse un riduttivo
esercizio di conformità.
Con l'ambizione di realizzare una sostenibile filiera
distributiva del GNL su piccola scala che un giorno effettuerà
operazioni a livello globale, la comprensione delle implicazioni sia
operative che aziendali di quella visione deve procedere di pari
passo con l'inventiva tecnica, dal momento che andremo incontro a
problematiche durante il percorso.
Le navi stesse sono singole componenti di una macchina più
grande".
Anche se il modello aziendale della Avenir è attualmente
incentrato sull'energia al servizio di clienti industriali, essa
prevede una crescita nel bunkeraggio marittimo.
"La fame di GNL quale carburante per le navi sta
aumentando.
Noi ravvisiamo che il mercato fra pochi anni sembrerà
assai diverso da oggi, con un numero maggiore di impianti locali per
l'importazione e lo stoccaggio che renderanno il GNL sempre più
accessibile e pertanto attraente per il trasporto marittimo".
Il grilletto del basso contenuto di zolfo
Le imminenti regole dell'IMO 2020 sullo zolfo contenuto nel
carburante sono uno dei molti fattori a favore dell'incremento del
consumo di GNL su piccola scala.
"A meno di un anno dalla scadenza, c'è ancora una
notevole incertezza.
Alcuni armatori stanno investendo in filtri depuratori mentre
altri stanno aspettando di vedere come si sviluppa la situazione
della fornitura di prodotti a basso tenore di zolfo" osserva
Pickering.
L'olio combustibile a basso contenuto di zolfo è
attualmente più costoso del 40% rispetto all'olio
combustibile pesante, mentre il GNL è più conveniente
del 20%.
"Se queste differenze dovessero tenere, allora il gas
improvvisamente diverrebbe un sacco più attraente"
commenta Pickering.
Con più armatori ad ordinare e ricevere in consegna navi
che abbiano specifiche di "pronte per il GNL", il maggiore
ostacolo, sostiene, non è tanto la preparazione tecnica
quanto la discontinuità delle infrastrutture di supporto.
"Le conversioni sono in fase di stallo a causa della
mancanza di opzioni di bunkeraggio per il GNL.
Quello che gli armatori richiedono più di qualsiasi altra
cosa è la fiducia di poter ottenere carburante quando gliene
occorre: e oggi questo non avviene.
Questa realtà si riflette nel comportamento di coloro che
sono nel giro degli armatori molto indaffarati - per lo più
nord-europei - che hanno istituito singole filiere distributive.
Ma questo aggiunge costi".
In breve, conclude, il sistema non funziona.
"Una maggiore standardizzazione e globalizzazione
apporterebbero economie di scala che non si possono realizzare con
l'attuale approccio ad hoc.
Questo è ciò che la Avenir vorrebbe conseguire.
Noi vorremmo rimuovere l'elemento "atto di fede" dalle
decisioni che gli armatori debbono prendere quando valutano se
procedere o meno con la conversione".
Punto di svolta per il GNL
Ci sono segnali secondo i quali il settore si avvicina sempre
più ad un punto di flessione.
Nella stessa settimana in cui la Golar e la Hoegh hanno messo i
propri soldi nella Avenir, la Hapag-Lloyd ha annunciato la propria
intenzione di convertire una nave da 15.000 TEU, la Safir, al
funzionamento a GNL, citando economie più favorevoli rispetto
al consumo di olio combustibile a basso contenuto di zolfo dopo il
2020.
Se l'aggiornamento del motore dall'olio combustibile pesante
alle operazioni di carburante duplice GNL/olio combustibile a basso
contenuto di zolfo dovesse rivelarsi un successo, le linea di
navigazione containerizzata con sede ad Amburgo potrebbe proseguire
a convertire sino a sedici altre grandi portacontainer pronte per il
GNL nella propria flotta.
Naturalmente, Pickering ne è entusiasta.
In primo luogo, questo stabilisce un importante precedente dal
momento che l'economia della conversione normalmente è più
problematica di quella relativa alle nuove costruzioni.
Un importante operatore come la Hapag-Lloyd che assume questa
iniziativa potrebbe indurre un più ampio cambiamento del modo
di pensare in tutto il settore, afferma.
In secondo luogo, suggerisce che la Avenir ha scelto bene il
momento.
"Il successo della distribuzione di GNL su piccola scala
dipende dalla tempistica.
Bisogna far bene le cose: se ci si muove troppo presto non si
avranno i clienti, mentre se ci si muove troppo tardi i clienti
avranno trovato fornitori alternativi o si saranno arrangiati
altrimenti, forse indirizzando altrove assieme il GNL".
Le prospettive a breve-medio periodo certamente sembrano
brillanti per la Avenir ma il 2020 non è il solo anno epocale
per il trasporto marittimo.
La tabella di marcia dell'IMO per la decarbonizzazione significa
che il settore sta ora impostando la rotta per un'altra scadenza nel
2050.
"Ciò trasformerà il settore completamente ed
in modo che non si può prevedere facilmente.
C'è un sacco di entusiasmo attorno all'idrogeno, ad
esempio.
Ma fino a quando i processi di produzione matureranno e potranno
essere portati sino al livello commerciale, sarà difficile
elaborarne gli aspetti economici come carburante marino.
Nel frattempo, ci sarà una sempre maggiore richiesta di
soluzioni provvisorie basate su alternative pulite note come il
GNL".
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