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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 SETTEMBRE 2019
PORTI
ANVERSA 'PRONTO PER LA BREXIT'
Il porto belga di Anversa si è dichiarato "pronto
per la Brexit" e prevede un radicale passaggio nel trasporto
marittimo a corto raggio Regno Unito-Unione Europea dai traghetti al
trasporto containerizzato, unitamente ad un ingente aumento delle
dichiarazioni doganali.
La dirigenza del secondo maggior porto europeo per volumi
ritiene che le merci in entrata od uscita in Europea attraverso i
porti dei traghetti dovranno "affrontare più controlli e
burocrazia" una volta che il Regno Unito avrà lasciato
l'Unione Europea.
In un nuovo 'libro bianco' pubblicato da Anversa, il porto
avverte che la Brexit significa più ispezioni alle persone,
alle merci ed alla documentazione, comportando "costi più
alti, congestione e tempi di viaggio più lunghi per il
trasporto a mezzo traghetto".
Il porto di Anversa prevede che i camion accompagnati saranno
rimpiazzati in misura sempre maggiore dal trasporto marittimo
containerizzato a corto raggio, con merci non accompagnate caricate
a bordo da gru.
La dirigenza afferma di "starsi attrezzando" per una
ulteriore espansione dei collegamenti marittimi a corto raggio con
il Regno Unito, offrendo "almeno in parte una soluzione per le
conseguenze della Brexit".
L'amministratore delegato del porto di Anversa Jacques
Vandermeiren, accogliendo la visita in porto di Martin Sherman, il
nuovo ambasciatore britannico in Belgio, ha dichiarato: "I
buoni amici ed i partner commerciali continuano a parlarsi anche
nelle difficoltà ed in tempi incerti".
Con quasi 17 milioni di tonnellate di merci trasportate, il
Regno Unito è stato il secondo maggior partner commerciale
per Anversa nel 2018.
Le principali categorie merceologiche sono i prodotti chimici,
quelli petroliferi ed i beni di consumo in rapido movimento come le
derrate alimentari, gli articoli da bagno ed i cosmetici.
Aggiunge il porto: "I servizi di trasporto marittimo a
corto raggio esistenti e nuovi fra Anversa e le Isole Britanniche
acquisiranno senza dubbio maggiore importanza nel periodo precedente
alla Brexit e dopo il 3 ottobre, partendo dagli attuali collegamenti
con nove porti del Regno Unito e dell'Irlanda".
Poco dopo il referendum sulla Brexit britannica nel 2016, il
Porto di Anversa aveva dichiarato che la propria squadra di
'Brexperti' stava lavorando a stretto contatto con diversi portatori
di interessi, fra cui le Dogane Belghe, l'Agenzia Belga per la
Sicurezza Alimentare ed importanti rappresentanti della comunità
portuale e delle imprese, al fine di alleviare ogni conseguenza
negativa per il porto.
Justin Atkin, rappresentante del Porto di Anversa nel Regno
Unito ed in Irlanda, afferma: "La Brexit crea non solo
problematiche ma anche opportunità per i traffici fra il
Regno Unito e l'Irlanda da un lato ed il continente europeo
dall'altro.
Poter disporre di più soluzioni di trasporto marittimo a
corto raggio nella filiera logistica significherà non solo
una maggiore affidabilità, ma farà inoltre diminuire
la nostra dipendenza dai camion per il trasporto 'dell'ultimo
miglio', così come ridurrà i costi e le emissioni di
CO2".
Kristian Vanderwaeren, direttore generale delle Dogane ed Accise
Belghe, ha sottolineato come anche le autorità doganali del
paese si stiano preparando e ha notato: "Abbiamo già
assunto altri 386 dipendenti a tempo pieno allo scopo di far fronte
alla Brexit.
Con 930.000 dichiarazioni di importazione in più e 4,5
milioni di dichiarazioni di esportazione in più la sfida che
ci aspetta è enorme".
Il libro bianco di Anversa punta a "dare una scossa alle
imprese" affinché tengano meglio d'occhio la propria
filiera logistica.
Esso contiene informazioni pratiche in ordine alle modalità
d'uso del trasporto marittimo a corto raggio al fine di ridurre le
future incertezze o i ritardi oppure evitarli entrambi.
Anche la GetLink, operatore dell'Eurotunnel, ha dichiarato la
settimana scorsa di essere pronta alla Brexit, avendo definito i
propri investimenti in infrastrutture finalizzate alla
movimentazione dei 5.000 camion che passano quotidianamente
attraverso il collegamento fisso Folkestone-Coquelles.
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