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ASSOCIAZIONE PORTI ITALIANI
(ASSOPORTI)


RELAZIONE DEL PRESIDENTE

sen. FRANCESCO NERLI

ALLA 42ª ASSEMBLEA GENERALE

Roma
9 luglio 2002



Signor Ministro, Autorità, illustri ospiti, colleghi, rappresentanti dei nostri associati, sono lieto di dare a Voi tutti il benvenuto all'Assemblea annuale di Assoporti.

Un particolare ringraziamento rivolgo al Senatore GRILLO, all'Onorevole DUCA, all'Onorevole COCILOVO ed al Prof. CASCETTA che con i loro interventi forniranno un'importante contributo a questa Assemblea, i cui lavori in seduta pubblica saranno conclusi dall'autorevole intervento del Ministro Prof. LUNARDI, al quale rinnoviamo ringraziamenti per l'attenzione nell'occasione riservataci.

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* Uno sguardo sintetico sui traffici portuali.

E' motivo di soddisfazione rilevare come l'anno 2001 si sia chiuso per la portualità italiana con risultati quantitativi ancora una volta positivi, considerando il totale dei traffici passeggeri e merci, registrati nei principali scali nazionali, con particolare riguardo alle merci varie ed alla movimentazione dei containers. I teu movimentati hanno raggiunto quota 7.280.000 con un incremento del 3% rispetto al 2000 e del 19,4% rispetto al 1999.

Il risultato pur positivo ha risentito della sfavorevole congiuntura internazionale e dell'attenuarsi del ruolo trainante dell'economia dell'USA, ma anche di quella di paesi dell'UE (es. la Germania). A ciò si sono aggiunti, negli ultimi mesi del 2001, gli effetti indiretti dello shock dell'11 settembre ed i conseguenti episodi di crisi anche belliche nell'area afgana, l'aggravarsi di crisi regionali, politiche (dal Medio Oriente), politico - economiche (dall'Argentina) che hanno acuito le incertezze sull'andamento degli scambi internazionali. Da ultimo pure le criticità dei mercati finanziari hanno aggiunto altri elementi di problematicità.

Questo ha condotto ad una revisione degli indicatori e delle previsioni di crescita a livello nazionale, dove infatti il tasso di crescita del PIL atteso per il 2002 è stato ulteriormente rivisto di recente.

Limitandoci all'andamento dei traffici le prospettive a medio periodo appaiono comunque incoraggianti, tenendosi altresì conto che sul Mediterraneo e sul Mar Nero gravitano economie di paesi terzi in espansione.

Al di là di elementi puramente quantitativi, fenomeni positivi che emergono e che vanno rammentati sono il "rafforzamento di una struttura sistemica dei trasporti marittimi di linea nel Mediterraneo"; le conferme, accanto all'incremento delle connessioni dirette e indirette tra porti medi e grandi del Mediterraneo e porti delle principali aree geografiche continentali, "dell'esistenza di una rete molto estesa e complessa di relazioni inframediterranee"; la considerazione che "l'Italia ha certamente saputo cogliere le opportunità …. per estendere la sua rete di collegamenti intercontinentali" e connessi servizi feeder; portualità italiana che ha potenzialità ulteriori per avvantaggiarsi della sua centralità geografica nel Mediterraneo, in funzione di piattaforma logistica meridionale dell'UE e più in generale dell'Europa.

Ma nel contempo và tenuto conto della concorrenza di Paesi Comunitari mediterranei e della necessità di migliorare la dotazione e l'efficienza delle vie di collegamento tra porti nazionali e territorio.

Queste considerazioni sono significative oltrechè per l'autorevolezza delle fonti (la recente ricerca del CNEL su "Il ruolo dei trasporti marittimi per lo sviluppo dell'area Mediterranea") anche quale testimonianza della valenza che sta assumendo il sistema dei trasporti marittimi a sostegno dello sviluppo economico in genere e del Mezzogiorno in particolare.

A ciò vanno aggiunti, e non paiono irrilevanti, diversi nuovi collegamenti interni nord-sud e viceversa, recentemente attivati - senza alcun aiuto -, favoriti dall'azione di programmazione delle AP.



* Un bilancio della riforma portuale

Mi sia consentito dare uno sguardo al cammino compiuto dal 1995, anno di costituzione delle Autorità Portuali, al 2001, senza ripercorrere puntualmente detto cammino. Sembra sufficiente citare alcuni aspetti tra i più salienti prodotti direttamente o indirettamente dalla legge di riforma portuale e provvedimenti collegati, e cioè:

  • La dismissione delle attività operative legate al traffico merci prima svolte dagli enti portuali e dalle Aziende Mezzi Meccanici (organizzazioni portuali),
  • Il nuovo assetto istituzionale ed organizzativo caratterizzante i porti sedi di Autorità Portuali, pur tenendosi conto di specificità locali;
  • La "privatizzazione" dei servizi portuali di handling in un mercato aperto alla concorrenza, ma regolato;
  • La trasformazione in imprese delle ex compagnie portuali, ai sensi dell'art.21, L. n° 84/94, anche con il concorso di interventi economici statali atti ad agevolare detta trasformazione;
  • L'attuazione di prepensionamenti ed esodi agevolati di personale in esubero presso le compagnie portuali e le Autorità Portuali;
  • Il sostanziale avvenuto pagamento dei debiti pregressi delle preesistenti organizzazioni portuali con risorse di fatto provenienti dai porti;
  • La cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori portuali;
  • L'attivazione di un corretto regime di concorrenza tra imprese portuali nel porto e di concorrenza tra porti;
  • Interventi di manutenzioni ordinaria e straordinaria delle parti comuni negli ambiti portuali sedi di Autorità Portuale in parte finanziati dalle stesse;
  • Razionalizzazione degli assetti organizzativi ed operativi di taluni servizi di interesse generale, servizi di cui al decreto ministeriale 14.11.94;
  • L'insediamento e l'affermazione in parecchi scali dei terminals operators, anche attraverso l'innervamento di capitale di rischio di leader mondiali in campo portuale e in quello dello shipping, i quali hanno effettuato o stanno effettuando investimenti in sovrastrutture portuali;
  • L'avvio del programma di ammodernamento e riqualificazione infrastrutturale dei porti che per lunghi anni erano stati abbandonati al proprio destino senza alcun investimento;
  • Un nuovo clima costruttivo con le OOSS dei lavoratori e quindi una sostanziale pace sociale.

Una parte di quanto sopra si è raggiunta anche grazie alle attività di programmazione, di pianificazione e di promozione delle Autorità Portuali, nonché ad un'opera costante nelle opportune sedi ed occasioni, a partire da quelle di confronto/rapporto con gli uffici ministeriali, messa in atto da parte di Assoporti a nome e per conto delle stesse Autorità Portuali.

Tutto quanto si è fatto in questi anni, come ormai noto, ha consentito ai principali porti italiani di:

recuperare credibilità e competitività; presentare ai clienti un'offerta di servizi portuali specie di handling dove l'affidabilità ed il rapporto qualità/prezzo sono allineati ai più agguerriti concorrenti del Mediterraneo Europeo ed hanno poco da invidiare ai concorrenti del nord Europa;

aumentare sensibilmente le movimentazioni portuali di merci e passeggeri, recuperando traffici ed acquisendone di nuovi, pur in presenza talora di turbolenze legate a fatti internazionali; basta citare l'incremento registratosi nei porti maggiori sul complesso delle tonnellate movimentate dal 1994 al 2001 che è stato del 34%; creare le condizioni per una implementazione quantitativa e qualitativa, che si è registrata, dei servizi marittimi regolari di linea.

Se i risultati positivi raggiunti con il concorso di molti, a partire dalle Autorità Portuali, dai terminalisti ed imprese portuali, agli operatori, ai lavoratori, da un lato ci confortano e ci indicano di proseguire sulla strada del conseguimento di nuovi traguardi di efficienza ed economicità in tema di erogazione dei vari servizi portuali compresi naturalmente quelli tecnico-nautici, dall'altro lato ci fanno pensare che per raggiungere nuovi traguardi occorre porre in essere una serie di azioni ed iniziative, anche a livello legislativo, che vanno al di là della migliore efficientazione del nodo portuale, comunque da consolidare. Ci riferiamo, pertanto, non solo a carenze infrastrutturali ancora esistenti nei porti, ma anche a carenze o strozzature, più volte lamentate, nei collegamenti tra porti e reti stradali, ferroviarie nazionali e comunitarie, nonché con gli interporti. Sui quali aspetti ritorneremo più avanti.



* Lavoro nei porti

Con la legge n.186/2000 si è concluso, a livello di normazione primaria, il processo di regolazione del mercato del lavoro nei porti coerente con:

La privatizzazione delle attività portuali, complessivamente regimata dalla L.84/94;

Le indicazioni e le prescrizioni dell'ordinamento comunitario ad oggi vigente;

Le esigenze di flessibilità delle imprese deputate allo svolgimento delle operazioni portuali ed attività ad esse strettamente connesse;

La necessità di tutela del lavoro e delle professionalità disponibili.


L'attuazione delle previsioni della L.186/2000, pur tra difficoltà derivanti da un incompleto quadro normativo di secondo livello, è stata avviata di fatto in tutti i porti maggiori. La quasi totalità delle A.P. hanno provveduto all'individuazione dei servizi portuali riferiti a prestazioni specialistiche, complementari ed accessorie al ciclo delle operazioni portuali.

In coerenza con quanto previsto dal D.M.6.2.2001, n.132, la regolazione di tali servizi si è calata nei diversi ambiti tenendo conto, pur in uno stesso quadro normativo, delle specificità locali, cioè operative, delle imprese, dell'organizzazione del lavoro (vedasi art.2, comma 5 di detto D.M.).

Un ulteriore elemento di contesto alla regolazione del "lavoro portuale" si è dato con il CCNL unico di riferimento che, al di là di qualche contenzioso pendente, rappresenta sicuramente elemento di omogeneizzazione delle condizioni di competitività tra le imprese portuali (artt. 16, 17, 18) operanti nei porti.

La compiuta attuazione delle previsioni normative, ed in particolare la disciplina della fornitura del lavoro portuale temporaneo di cui al novellato art.17, L.n.°84/94, in talune realtà sta per essere avviata dalle A.P.. Essa necessita peraltro: del Decreto Interministeriale concernente le norme per l'istituzione ed il funzionamento dell'Agenzia (costituibile in subordine alla mancata individuazione dell'impresa); della definizione a regime (ex comma 15, art.17) delle modalità di retribuzione delle giornate di mancato avviamento al lavoro dei lavoratori appartenenti ai soggetti di cui all'art.17; nonché della annunciata conferma per il 2002 dell'ammortizzatore sociale ponte (provvedimento di proroga della CIGS), onde consentire un bilanciamento tra esigenze di economicità della fase portuale e garanzie per i lavoratori.

Circa il suddetto argomento di cui al citato comma 15 dell'articolo 17, abbiamo preso buona nota dei contenuti della lettera indirizzata dal Ministro Lunardi al Presidente del Consiglio ed ai Ministri dell'Economia e del Lavoro intesa a ricercare una soluzione al problema, che consenta di mantenere la pace sociale nei porti.

Le intese sottoscritte il 7/11/2001 dalle parti sociali innanzi al MIT ed al Ministero del Lavoro rappresentano per Assoporti il riferimento su queste problematiche, unitamente a : CCNL unico di riferimento; divieto di interposizione di manodopera al di fuori dell'art.17, L. n.° 84/94; livello adeguato di strutturazione delle imprese autorizzate ad operare in porto. A questo proposito rilanciamo la proposta, fatta nelle scorse settimane, di un incontro tra tutti i soggetti interessati per tentare di superare le residue incomprensioni che esistono su questa materia.



* Ancora in attesa del logico compimento della riforma

Oltre quanto poc'anzi detto circa il lavoro e le imprese portuali, tra i temi più importanti che vanno risolti nell'immediato futuro per dare compiutezza al processo di riforma portuale e consentire un ulteriore sviluppo della portualità indichiamo quelli concernenti:

le risorse e l'effettiva autonomia finanziaria delle Autorità Portuali;

il completamento del programma di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti.

Sono argomenti già trattati in precedenti occasioni e in particolare nella nostra assemblea dell'ottobre u.s., per cui non si ripetono motivazioni e proposte già fornite in quella sede e comunque note al MIT ed ai Parlamentari delle competenti Commissioni.

In questa sede, sinteticamente ribadiamo che per quanto concerne il primo argomento esistono le condizioni per:

  • anticipare almeno a decorrere dall'anno 2002 l'attribuzione alle Autorità Portuali dell'intero gettito della tassa portuale sulle merci imbarcate e sbarcate;
    prevedere nel DPEF 2003-2007, al fine della trasposizione nella prossima legge finanziaria, l'attuazione dei principi contenuti nell'art. 100 della L.n.°342/2000, e quindi nell'ambito della riforma del sistema delle tasse e dei diritti marittimi di attribuire alle singole Autorità Portuali l'intero gettito delle tre attuali tasse ("portuale", "erariale", "ancoraggio"), nonché destinare un adeguato monte risorse per la realizzazione dell'effettiva autonomia finanziaria delle A.P., attraverso l'attribuzione a ciascun porto di una quota della ricchezza da esso generata. Tutto ciò al fine di consentire alle A.P. : - di far fronte ai nuovi compiti discendenti ad esempio da modifiche introdotte alla Legge n° 84/94 e dal Decr. Leg.vo n° 272/99; ai compiti di manutenzione delle parti comuni dell'ambito portuale senza ricorrere ai fondi statali; - di finanziare (allorché completato il "riallineamento" infrastrutturale dei porti) alcune opere contenute nei Piani Regolatori Portuale e nei Piani Operativi Triennali, o tutte, a seconda dell'entità della devoluzione.

    Avendo presente il contesto e la dimensione almeno europea in cui operano i porti maggiori si consideri che l'attribuzione alle A.P. dell'intero gettito delle tre attuali tasse altro non sarebbe che una prima misura di omogeneizzazione delle condizioni di competitività rispetto ai grandi porti dell'UE. Come risulta da uno studio recentemente effettuato per conto di Assoporti da Marconsult, da noi messo a disposizione degli uffici del MIT, la quasi totalità dei maggiori porti del North Range e di porti esteri del Mediterraneo sono infatti destinatari del gettito delle diverse tasse o diritti portuali previste nell'ordinamento dei vari Stati.

  • Per quanto riguarda il completamento del programma di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti, si rappresenta la necessità che:
    venga sollecitamente approvato il d.d.l. Atto Senato n°1246 recante all'art.35 (ex art.34) la previsione di ulteriori limiti d'impegno per il rifinanziamento dell'art.9 della L.n°413/98;
    si confermi, in analogia a quanto stabilito con il DM 2.5.2001, l'assegnazione delle nuove risorse di cui al predetto articolo alle A.P. per la realizzazione di opere comprese nei rispettivi programmi triennali;
    si completi con la prossima legge finanziaria il programma di riallineamento/potenziamento infrastrutturale dei porti stanziando risorse finanziarie sufficienti per la realizzazione di opere del valore complessivo di almeno 1.550 milioni di euro (circa 3.000 miliardi di lire).

Anche gli orientamenti espressi dall'Unione Europea, che intende licenziare entro il 2002 una bozza di direttiva sulla tariffazione dell'uso delle infrastrutture, suggeriscono sia di completare al più presto il Piano di riallineamento infrastrutturale dei porti e di realizzare l'effettiva autonomia finanziaria delle Autorità Portuali, sia di riflettere sul ruolo che in futuro ci si possa attendere da investimenti privati in infrastrutture portuali anche attraverso forme di project-financing.

  • Inoltre va dato seguito all'annunciato tavolo di concertazione tra tutti i soggetti interessati al fine di superate le strozzature esistenti nei collegamenti porti territorio, verificando l'attualità del lavoro ricognitorio già condotto nell'ottobre scorso al MIT, nonché quanto in termini di fabbisogni di interventi non sia già stato recepito anche in accordi tra Stato e Regioni.



* Questioni irrisolte o da chiarire

A questo punto si ritiene necessario richiamare alcuni argomenti, già indicati per titoli nella nostra assemblea del 2 ottobre 2001, sottoposti da tempo all'attenzione della struttura ministeriale, nonché ai vertici politici del MIT, pur omettendo in questa sede la trattazione di altri sottoposti agli uffici ministeriali. Si tratta in breve e sinteticamente dei seguenti argomenti che necessitano di soluzioni, attraverso emendamenti, o chiarimenti di norme:

  • art.10, della legge 16.3.2000, n°88 in materia di concessioni. La novazione normativa introdotta con detto articolo, concepita per le concessioni balneari, non è chiara. A nostro avviso sembra non possa riferirsi alle concessioni rilasciate dalle Autorità Portuali per aree demaniali marittime ricomprese nella propria circoscrizione e comunque a tutte le concessioni di aree e banchine per l'effettuazione di operazioni portuali (da parte dei terminalisti) ex art.18, L.n°84/94. Ma ciò merita uno specifico chiarimento, ad evitare possibili contenziosi.
  • Il tema della qualificazione tributaria dei canoni di concessioni demaniali rilasciate dalle Autorità Portuali. Come noto una erronea risoluzione dell'Agenzia delle entrate propende per l'imponibilità IVA di detti canoni concessori e ciò ha nel frattempo provocato ispezioni della Guardia di Finanza presso alcune Autorità Portuali. Pur potendo fare affidamento sulla prevalente dottrina e su avvisi di segno opposto forniti tempo addietro dal vigilante Ministero dei Trasporti e da uffici dell'Amministrazione Finanziaria, concordi nell'escludere la qualificazione "economica" delle A.P. e conseguentemente la non applicabilità dell'IVA per carenza del requisito soggettivo e l'applicabilità invece dell'imposta di registro, non sfugge la necessità di pervenire velocemente a un definitivo chiarimento, ove occorra attraverso apposita norma interpretativa che confermi la non applicabilità dell'IVA. Tanto più che questa determinazione non costituisce onere per lo Stato, ma anzi un introito per l'erario.
  • L'individuazione compiuta delle rispettive sfere di competenza dell'Autorità Marittima e dell'Autorità Portuale, ove istituita, a partire dalla circolare dell'allora Ministro dei Trasporti risalente al 1997 non diramata e da attualizzare, essendo per esempio intervenuto il Decreto Legislativo n°272/99. Si ritiene opportuno affrontare il tema in una logica che, privilegiando il principio dell'intesa in sede locale tra A.P. ed A.M., individui soluzioni adeguate alle responsabilità anche in materia di sicurezza delle attività portuali ed in genere del porto nel suo complesso, attribuite all'Autorità Portuale dalla L.n°84/94 e da norme successive, garantendo alla stessa Autorità Portuale adeguati strumenti che consentano di assicurare il rispetto delle regolamentazioni dalla stessa adottate. Tutto ciò tenendo in debito conto che a mente dell'articolo 9 della L.n°84/94 spetta al Presidente dell'A.P. provvedere "al coordinamento delle attività svolte nel porto dalle Pubbliche Amministrazioni" e che alle A.P. è comunque trasferita l'amministrazione dei beni del demanio marittimo compresi nella propria circoscrizione territoriale.
    Sospendere l'efficacia e quindi modificare il Decreto Min. Ambiente n°293/2001, che disciplina l'applicazione al settore portuale (unico caso nel panorama europeo) della Direttiva 96/82/CE concernente il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose (Seveso II), come peraltro da tempo avevano preannunciato gli uffici del Ministero dell'Ambiente alle categorie economiche e ad Assoporti che si erano dichiarate, e per ciò che riguarda confermiamo, disponibili al confronto per individuare modalità applicative della Direttiva confacenti con la specificità delle attività marittimo - portuali.
    Recepire la Direttiva 2000/59/CE relativa al ritiro dei rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico, adeguando l'ordinamento nazionale nei termini e nei limiti previsti dalla stessa Direttiva, senza quindi creare nuovi organismi la cui utilità ed economicità è tutta da dimostrare, e tenendo presente che: il servizio di ritiro dei rifiuti dalle navi già esiste in tutti i porti maggiori; è un servizio di interesse generale il cui affidamento e controllo è demandato alle A.P., dove istituite; sicuramente non costituisce un obbligo la realizzazione nei porti, ed in tutti i porti, di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti medesimi.
  • Semplificare e sveltire i procedimenti amministrativi e gli adempimenti preordinati alla realizzazione degli escavi nei porti e quelli in materia di valutazione d'impatto ambientale (VIA).
  • A questo riguardo, si ricorda che esperienze vissute recentemente da alcune Autorità Portuali a proposito di interventi di dragaggio dei fondali e sversamento dei materiali di escavo fanno riflettere in ordine a procedure e prescrizioni poste alle stesse da parte del Ministero dell'Ambiente con conseguenti costi ed allungamento dei tempi di realizzazione, che difficilmente si coniugano con quanto scaturisce dalle esigenze di rispondere tempestivamente alle domande dei traffici e dell'utenza.




* S.S.S. e Libro Bianco UE

Per quanto concerne lo sviluppo dello S.S.S., già significativo quanto a volumi di merci e linee di navigazione dedicate e il cosiddetto "Progetto delle Autostrade del Mare", le cui coordinate sono state individuate nel P.G.T.L. ed in documenti elaborati dal M.I.T., senza voler ripetere considerazioni e proposte esposte in varie occasioni (convegni, riunioni, tavole rotonde, gruppi di lavoro cui abbiamo partecipato costituiti dal Focal Point Nazionale), riteniamo che essi possano essere sostenuti da: azioni di ammodernamento di infrastrutture e strutture portuali; integrazione della modalità di trasporto marittima con quelle terrestri; eliminazione delle strozzature nei collegamenti porti-territori (di cui si è già detto); supporto e promozione delle collaborazioni ed intese tra operatori delle diverse modalità di trasporto, delle imprese della produzione e della logistica. Nel senso di favorire queste collaborazioni è anche utile l'attività svolta dall'Ufficio per la Promozione del T.M.C.R., del quale siamo tra i soci fondatori.

Per quanto riguarda le eventuali azioni mirate al riequilibrio modale e quindi in funzione ambientale, non si è contrari in linea di principio ad "eco-incentivi" che accompagnino l'avvio di nuove iniziative purché non alterino la concorrenza nei rispettivi mercati.

Naturalmente, in coerenza con indicazioni comunitarie, in ultimo scaturenti dal Libro Bianco "La politica dei Trasporti fino al 2010", è opportuno che il cosiddetto "Progetto delle Autostrade del Mare" non venga letto solo in funzione dello sviluppo del trasporto marittimo interno, ma pure in funzione dello sviluppo del trasporto marittimo a corto raggio infracomunitario e dove possibile inframediterraneo.

In merito al citato "Libro Bianco", si apprezzano diverse proposte in esso contenute quali: il riequilibrio tra le diverse modalità di trasporto, la rivitalizzazione del trasporto ferroviario di merci, l'intermodalità in senso effettivo (armonizzazione tecnica ed interoperabilità), la promozione della navigazione marittima a corto raggio, la previsione di "Autostrade del Mare" inserite nella rete TEN (comprensiva di principali porti), la priorità riconosciuta ai collegamenti tra i porti e la rete ferroviaria, lo sviluppo di obiettivi ambientali per un sistema di trasporto sostenibile.

Tuttavia, in ordine alla realizzazione delle reti TEN si rilevano diversi aspetti problematici, quali ad esempio:

sembra dato per scontato il raggiunto equilibrio di dotazioni infrastrutturali tra nord e sud dell'Europa, che viceversa è smentito anche dal solo primo esame degli allegati al Libro Bianco;

si privilegia una implementazione delle reti TEN quasi esclusivamente in funzione dei Paesi candidati all'ingresso nell'U.E.;

i progetti che si propone di aggiungere con priorità all'elenco dei "Progetti di Essen", oltre che essere caratterizzati dalla prevalenza terrestre si concentrano nell'area centro-settentrionale della Comunità o, quando interessano Paesi meridionali (es. il corridoio ferroviario che si diparte dalla penisola Iberica) appaiono connessi ad una visione proiettata verso l'area centro-settentrionale dell'Europa;

sono assenti i richiami ai corridoi transalpini, stradali e ferroviari, in mancanza dei quali si lascia inalterata la barriera costituita dalle Alpi, penalizzando le potenzialità di accesso marittimo dal versante italiano verso il centro Europa e viceversa.

E trattando di questioni comunitarie, poiché già nel presente e sempre più in futuro le decisioni politiche dell'Unione Europea nel campo dei trasporti influenzeranno ed orienteranno quelle nazionali, ne consegue che occorre rafforzare la presenza italiana a Brusselles e quindi quella della rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la quale Assoporti dialoga nel rispetto dei rispettivi ruoli, al fine di conseguire anche migliori risultati per la tutela degli interessi del comparto portuale e marittimo italiano.



* Proposta di Direttiva UE sull'accesso al mercato dei servizi portuali

Tra i vari argomenti di rilievo comunitario che maggiormente ci hanno visti impegnati, anzitutto in sede ESPO (Organisation des Ports Maritimes Europeens), va citata la proposta di direttiva UE sull'accesso al mercato dei servizi portuali. In diverse occasioni, e nella nostra precedente assemblea, avevamo tra l'altro espresso: un avviso sostanzialmente positivo rispetto all'orientamento della Commissione UE che anche in funzione della creazione di eque condizioni di concorrenza mirava a distinguere il ruolo di regolatore dell'ente di gestione del porto dai compiti operativi; perplessità su previsioni di dettaglio tipiche più dei regolamenti che delle direttive (in tema di regime transitorio, durate, procedure); riserve riguardo per esempio, ad argomenti quale la disciplina del diritto all'autoproduzione o autoassistenza.

Il testo al momento conosciuto che risulta approvato dal Consiglio dei Ministri dei Trasporti Europei rappresenta una mediazione. Pur essendo opportuni approfondimenti di dettaglio su taluni articoli, anche per meglio valutarne l'impatto sulla situazione italiana, il testo (che sarà oggetto di revisione giuridico/linguistica) solo in parte supera alcune perplessità.

Con interesse si valutano infatti le specificazioni introdotte intese a garantire l'autoassistenza "laddove possibile", assoggettabile ad autorizzazione; la possibilità di norme nazionali in materia di occupazione e questioni sociali; l'allungamento delle durate delle "autorizzazioni".

Di contro appare affievolita la finalità di chiara separazione tra compiti autoritativi e compiti operativi dell'ente gestore del porto, e ciò attenua sul punto il valore della proposta originaria di Direttiva. Comunque, in vista dei successivi passaggi procedurali che dopo la seconda lettura della proposta da parte del Parlamento Europeo potrebbero portare a breve al perfezionamento della stessa, auspichiamo un confronto con il M.I.T. sull'argomento. Tale confronto sarà ancor più necessario a nostro avviso col MIT e le categorie economico - sociali nella successiva fase di recepimento, in considerazione delle modifiche che si dovranno apportare a normative nazionali.



* I problemi della "security"

Altra questione di attualità che impegna ed impegnerà Assoporti, le A.P. e gli operatori ed alla quale riteniamo dovrà essere riservata una adeguata considerazione, è rappresentata dal tema della sicurezza (security) dei porti, portato tra l'altro recentemente all'attenzione del Governo. Pur condividendo la necessità di riservare ogni attenzione alla prevenzione di atti terroristici a danno dello shipping, anche per garantirne l'auspicato sviluppo e la connessa crescita delle attività portuali, riteniamo che le misure preordinate a questo fine devono essere: fissate dai competenti organismi internazionali (a partire dall'IMO); applicate in modo omogeneo (fatte salve le indispensabili specificità) per ciò che ci riguarda almeno a livello di Paesi Membri dell'UE; programmate con il coinvolgimento degli organi di Polizia, degli operatori e delle diverse autorità, anzitutto dell'A.P., in sede locale; supportate da azioni organizzative e di messa a disposizione dei porti delle attrezzature e delle risorse finanziarie necessarie per adeguarli ai nuovi standard di security internazionali. Con preoccupazione valutiamo ogni eventuale misura unilaterale, quale quella preannunziata dagli USA, che indurrebbe effetti distorsivi nelle competitività tra porti; e chiediamo al Governo di intervenire.



* A.P. e riforma Titolo V Costituzione

Fatta salva la necessità di risolvere prioritariamente e con urgenza le questioni fin qui trattate, ritengo a mio avviso possibile una prima valutazione sul ruolo delle A.P. a seguito della modifica al Titolo V della Costituzione, ferma rimanendo l'opportunità di approfondimenti a partire dal nostro interno.

Con la Legge Costituzionale n° 3 del 2001 un rilevante numero di materie tra cui il governo del territorio; i porti; le grandi reti di trasporto e di navigazione, sono divenute materia di legislazione concorrente dello Stato e delle Regioni, ma viene riservata alla legislazione dello Stato la determinazione dei principi fondamentali. Inoltre diverse materie strettamente connesse con la portualità (es. la tutela della concorrenza, la sicurezza, le dogane, la protezione dei confini nazionali, la tutela dell'ambiente) nonché l'ordinamento e l'organizzazione amministrativa degli Enti pubblici nazionali sono anche esse riservate alla legislazione esclusiva dello Stato.

Il Governo, infine, è previsto debba garantire la tutela dell'unità giuridica.

Pur nella cornice costituzionale così innovata, ritengo ancora valido e vitale l'impianto e la filosofia ispiratrice della L. 84/94, concepita quasi anticipando lo spirito del nuovo Titolo V.

Ciò risulta in modo chiaro dalla natura dell'A.P., ente che svolge attività sostitutive ed integrative dello Stato, soggetto autoritativo, affidatario di funzioni necessarie per il raggiungimento di finalità di interesse generale, regolatore e tutore della libertà di accesso ad un mercato strategico il cui assetto è pertanto riservato alla legislazione dello Stato.

Ma al contempo l'A.P. è ente concepito, e ciò risulta dalle procedure di individuazione e dalla composizione dei suoi organi, come momento di sintesi e coordinamento delle esigenze di livello generale/statale con quelle delle amministrazioni/comunità locali. Ancora, sempre l'A.P. è ente di programmazione territoriale ed economica di ambiti qualificati in via legislativa di rilevanza economica internazionale o almeno nazionale, riconosciuti componenti del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti e nodi primari della rete transeuropea TEN-T, ente che programma il territorio con strumenti (PRP e sue varianti) frutto dell'intesa con gli enti locali e gli apporti dei soggetti economici; strumenti che sono approvati dalla Regione.

Tutto ciò ci induce a concludere che, fatta salva la natura demaniale dei porti, ruolo e funzioni ricoperti dalle A.P. debbano essere salvaguardati e valorizzati, individuando linee generali tese a rimuovere i punti rivelatisi sensibili tra cui il tema di coordinamento di strumenti di pianificazione di settore e territoriali.

In questo contesto potrebbero trovare esame e soluzioni criticità quali: l'incertezza delle procedure di perfezionamento dei PRP; la semplificazione del regime dei controlli sulle A.P.; temi quali i compiti delle Regioni in materia di porti di rilevanza economica regionale ed interregionale.



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Ritornando alle attività dell'Assoporti, merita di essere accennato che abbiamo riattivato un costruttivo rapporto con le altre parti ed organizzazioni socio-economiche nazionali interessate direttamente o indirettamente alla portualità ed in questo ambito, ad esempio, ancora recentemente in sede di audizione presso le competenti Commissioni Parlamentari abbiamo appoggiato le istanze di Confitarma intese a conferire alle imprese di navigazione italiane uno stabile allineamento competitivo con i partners europei. Le nostre azioni sono orientate infatti a contribuire alla crescita complessiva dell'intero comparto marittimo - portuale e del trasporto nel suo complesso tenuto conto delle forti interconnessioni tra i diversi segmenti e le singole modalità. Ed a proposito del comparto marittimo-portuale consentitemi di risottolinearne il valore strategico per il nostro paese, un comparto rilevante in termini produttivi ed occupazionali come evidenziato dal recente II rapporto sull'"economia del mare", realizzato dal Censis in collaborazione con la Federazione del Mare, e dunque comparto meritevole di una maggiore attenzione.

Ma, proprio l'unitarietà del trasporto e la possibilità degli operatori del segmento marittimo portuale di agire su diversi "mercati", es. il trasporto in senso proprio e le operazioni portuali, anche in virtù del diritto all'autoproduzione (comunque assoggettabile ad autorizzazione) come si va prefigurando in sede UE, pone l'opportunità di valutare previo successivo approfondimento, azioni di omogeneizzazione delle condizioni di competitività tra i diversi soggetti almeno per ciò che riguarda i regimi fiscali e previdenziali.

Sempre la visione d'insieme che abbiamo dei fenomeni trasportistici, visione autorevolmente confermata dal PGTL, pur nella centralità che riteniamo spetti ai nodi portuali, ci induce a suggerire l'opportunità di un approfondimento dei possibili strumenti da adottare, nel rispetto delle logiche di mercato, per la crescita di competitivi operatori nazionali del trasporto multimodale, comunque salvaguardando ruolo e compiti delle A.P. e degli altri attori ed operatori.



*

Quella di quest'anno è per Assoporti un'Assemblea un po' particolare. Particolare perché si è diffusa tra di noi la sensazione di una scarsa attenzione da parte del Governo ai problemi della portualità all'interno di una logica integrata di sviluppo dei settori del trasporto e della logistica.

Lo scorso anno prendemmo atto che il Governo, da poco insediatosi, aveva bisogno di osservare meglio le novità introdotte nel settore portuale fin dal 1994/1995 e quelle indotte dal nuovo PGTL da poco approvato dal Parlamento, e compimmo un atto di fiducia. Non ci piaceva un DPEF che sorvolava su questi problemi, come non ci piacque una finanziaria che ne fu la logica conseguenza.

Ma compimmo un atto di fiducia.

Ora, Signor Ministro, voglio dirLe con estrema franchezza che non potremo condividere un DPEF e una finanziaria che non rimediasse a quelle carenze.

Noi non siamo né una categoria economica, né una categoria sociale, non rappresentiamo interessi particolari, sia pur legittimi, noi gestiamo per conto dello Stato una parte dello Stato con le finalità di creare condizioni di sviluppo nell'interesse generale delle categorie economiche, del lavoro e nell'interesse dell'intero Paese.

Per questo mi sono permesso di dire che questa, per noi è un'Assemblea un po' particolare: perché, più di altre volte, ci aspettiamo risposte ed impegni concreti, visibili; immediatamente visibili.

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*

Con questa relazione ho ritenuto di esaminare solo le questioni più salienti che riguardano il settore portuale e per brevità non ne ho toccate altre che hanno impegnato e in parte tutt'ora impegnano Assoporti sia al proprio interno sia nei confronti delle Amministrazioni e di altre Associazioni.Verso tutti confermiamo in ogni caso le disponibilità al confronto ed al dibattito costruttivo.

Con questa Assemblea si conclude il mio mandato di Presidente dell'Assoporti.

Le linee guida dell'azione associativa negli ultimi anni hanno avuto come costanti riferimenti:

la coesione interna e l'individuazione sulle varie problematiche di soluzioni condivise, se possibile, da tutti gli associati;

lo sviluppo dei porti associati sia in termini di efficienza, sia dal punto di vista infrastrutturale e del ruolo delle A.P. nonché delle ASPO nel quadro dei principi ispiratori della L. n° 84/94;

il confronto costruttivo con i livelli istituzionali ed Amministrativi e con le altre associazioni/organizzazioni di settore;

l'autonomia degli indirizzi associativi rispetto a condizionamenti esterni sia sui medesimi indirizzi che sull'assetto interno dell'associazione.

I risultati acquisiti con questi riferimenti ne confermano la validità e l'attualità anche nel contesto evolutivo che si profila per il presente e il futuro.

Pertanto, alla nostra Assemblea di oggi pomeriggio riservata ai soci proporrò di:

continuare, come già condiviso dal Consiglio Direttivo, l'azione associativa improntata alla conferma di dette linee guida;

accogliere la proposta concorde dello stesso C.D. di elezione a Presidente dell'Associazione del Dr. Tommaso Affinita, che, al di là delle capacità e indubbie qualità personali dimostrate, avendo ricoperto ad oggi la carica di Vice Presidente, sono sicuro sarà interprete di questa continuità e saprà conseguire nuovi successi all'Assoporti e ai Porti associati.


Rivolgo un ringraziamento al Dr. Di Virgilio ed al Dr. Massimo Provinciali per il livello di ascolto riservatoci. Un affettuoso grazie ai componenti del ns. Consiglio Direttivo, agli associati ed ai ns. collaboratori.

Buon lavoro a tutti.


›››Archivio
DALLA PRIMA PAGINA
A novembre il traffico delle merci nei porti marittimi cinesi è aumentato del +3,2%
Pechino
Le merci con l'estero hanno registrato un rialzo del +6,1%. I container sono cresciuti del +4,9%
Accordo TIL (gruppo MSC) - JNPA per la realizzazione del porto di Vadhvan
Uran
Il nuovo scalo è situato sulla costa occidentale dell'India
Shanghai è il primo porto mondiale a movimentare oltre 50 milioni di container in un anno
Shanghai
SIPG evidenzia il forte incremento di produttività realizzato introducendo una spinta automazione nell'area di Yangshan
Oggi entrano in vigore otto emendamenti alla Convenzione internazionale del Lavoro Marittimo
Ginevra
Yang Ming acquisirà sino a 13 nuove portacontainer da 8.000-15.000 teu
Keelung
Sostituiranno navi da 5.500-6.500 teu dell'età di oltre vent'anni
Carnival registra performance record per il trimestre settembre-novembre
Miami
Nel periodo i ricavi sono aumentati del +10,0%
Uniport apprezza che la riforma portuale avvenga attraverso una legge delega e confida (!) nella volontà del governo di aprire un confronto con gli operatori
Roma
Søren Toft (MSC) è il nuovo presidente del World Shipping Council
Washington
Vice presidente è Randy Chen della Wan Hai Lines
Presentato lo “SHIPS for America Act”, disegno di legge bipartisan per rafforzare l'industria statunitense dello shipping
Washington
Tra le proposte, trasportare sino al 10% delle importazioni dalla Cina su navi di bandiera statunitense, con equipaggio americano e costruite negli USA
Istituita a Gioia Tauro l'impresa portuale per la fornitura di lavoro temporaneo
Gioia Tauro
Ai 50 lavoratori attualmente iscritti nelle liste dell'Agenzia portuale se ne aggiungeranno altri 70
Navantia firma l'accordo per acquisire tutti e quattro i cantieri navali della Harland & Wolff
Londra/Madrid
Impegno alla salvaguardia dei mille posti di lavoro, garantendo la tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro
Nel terzo trimestre il traffico delle merci nei porti francesi è diminuito del -7,3%
Parigi
Robusta crescita dei container (+14,0%). Calo delle altre tipologie di carichi
Thomas Kazakos sarà il prossimo segretario generale dell'International Chamber of Shipping
Londra
Subentrerà a giugno a Guy Platten
A tre anni dalla cerimonia inaugurale vengono avviati i lavori di costruzione del nuovo porto senegalese di Ndayane
Dubai
Investimento di 1,2 miliardi di dollari
Incidente mortale nel porto di Genova
Genova
Deceduto un operaio di 52 anni della Culmv e ferito un collega. Proclamate 24 ore di sciopero
Nel secondo trimestre di quest'anno il traffico delle merci nei porti greci è cresciuto del +1,4%
Sostenuta crescita del traffico dei container nei porti di Los Angeles e Long Beach a novembre
Los Angeles/Long Beach
Registrati aumenti rispettivamente del +15,9% e +20,9%
Collaborazione di Lineas e Hupac nei collegamenti intermodali fra Belgio e Italia
Bruxelles
L'azienda belga fornirà la trazione ferroviaria, mentre quella svizzera si occuperà dei servizi intermodali
Un rapporto evidenzia i progressi compiuti nella riduzione delle emissioni nei porti toscani
Livorno
Le emissioni prodotte dal traffico marittimo pesano per l'88,1% sul totale
Assologistica, bene l'applicazione del Reverse Charge ai fini IVA nel settore della logistica
Milano
L'associazione ha espresso apprezzamento per l'intenzione del governo di chiedere l'autorizzazione all'UE
Uno studio della Commissione UE analizza le sfide ambientali affrontate dai porti europei
Bruxelles
Particolare attenzione al sostegno delle iniziative per la sostenibilità dei porti di piccole e medie dimensioni
Il porto di Busan si appresta a concludere il 2024 con un traffico dei container record di 24,3 milioni di teu (+5,0%)
HMM tornerà sulle rotte transatlantiche
Seul
Nuovo servizio Nord Europa-West Coast USA. Inaugurazione anche di una linea India-Nord Europa
CMA CGM utilizzerà il porto di Santa Cruz de Tenerife come hub di transhipment
Santa Cruz de Tenerife
Accordo con Terminal de Contenedores de Tenerife
Porto della Spezia, le navi da crociera potranno operare al Molo Garibaldi nonostante i lavori
La Spezia
Esteso sino al 28 febbraio 2027 il mandato della missione navale EUNAVFOR Atalanta
Bruxelles
Verranno rafforzate le sinergie con l'operazione marittima Aspides
Un consorzio guidato da CMA CGM gestirà il container terminal del porto fluviale di Lione
CLECAT chiede che il nuovo regolamento sulle emissioni dei trasporti non includa l'intero ciclo di vita dei veicoli
Bruxelles
A favore dell'approccio “well-to-wheel” è invece l'IRU
UNCTAD, in calo il grado di connessione dei porti mediterranei al network mondiale dei servizi di trasporto marittimo containerizzato
Ginevra
Generalizzata la diminuzione dei collegamenti presenti nei porti italiani ad eccezione di La Spezia e Trieste
Inaugurato il container terminal di CMA CGM e AD Ports nel porto di Khalifa
Abu Dhabi
La prima fase ha una capacità di traffico di 1,8 milioni di teu
Castor Maritime acquisisce il controllo della MPC Capital
Limassol/Amburgo
Investimento del valore di 182,8 milioni di euro
Pronta la prima cabina del sistema di cold ironing al Molo Garibaldi del porto della Spezia
La Spezia
La statunitense FTV Capital presenta un'offerta per acquisire la Windward
Londra
L'azienda londinese sviluppa soluzioni tecnologiche per lo shipping
L'americana Halliburton compra la norvegese Optime Subsea
Notodden
L'azienda europea sviluppa tecnologie per le operazioni subacquee
Grimaldi ha preso in consegna la ro-ro multipurpose Great Cotonou
Napoli
Il prossimo mese sarà immessa in un nuovo servizio del gruppo tra Cina e Nigeria
Federagenti ha nominato 24 “ambasciatori”
Roma
Sono protagonisti da oltre 60 anni nella professione di agente marittimo
Porti della Spezia e Marina di Carrara, stanziati oltre cinque milioni per la transizione green
La Spezia
Fondi per l'acquisto di mezzi elettrici o a idrogeno
A novembre il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado è cresciuto del +4,3%
Genova
Nei primi undici mesi del 2024 registrato un aumento del +1,1%
Nei primi 11 mesi del 2024 il traffico nel porto di Trieste è cresciuto del +6,4% grazie agli oli minerali
Trieste
Nello scalo portuale di Monfalcone registrata una flessione del -8,2%
Sequestrati nel porto di Genova oltre due quintali e mezzo di cocaina
Genova
La droga era all'interno di un contenitore frigo proveniente dall'Ecuador
Manca (Regione Sardegna): disattese le promesse di stanziamento di risorse per l'agenzia Kalport
Cagliari
Chiesto un incontro urgente alla ministra del Lavoro
Rincari degli importi degli diritti portuali nei porti di Bari e Brindisi
Bari
Leone: ci siamo impegnati per adottare misure che non impattassero su traffico e utenza
Sequestrato un ingente quantitativo di cocaina nel porto di Olbia
Sassari
Scoperti 39 chili di stupefacenti occultati in un minivan
Da gennaio Hupac intensificherà i collegamenti intermodali fra Belgio e Italia
Chiasso
Aumenterà anche la frequenza del treno shuttle fra Busto Arsizio e Padova
Porto di Ancona, rilascio della concessione provvisoria allo stabilimento della Fincantieri
Ancona
La nuova concessione avrà una durata di 40 anni
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
A novembre il traffico delle merci nel porto di Barcellona è calato del -3,7%
Barcellona
In crescita la movimentazione di container (+6,3%), ma non il peso dei carichi containerizzati (-6,9%)
Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto offshore da Shell in Nigeria
Milano
Per l'azienda italiana ha un valore di circa 900 milioni di dollari
Rixi illustra per sommi capi la riforma portuale
Roma
Creazione di una società a controllo pubblico per gestire gli investimenti e rappresentare il sistema portuale italiano
Accordo tra RFI e RSE per lo studio di un sistema di trasporto merci a levitazione magnetica
Milano
Sicurezza marittima, firmato al MIT un accordo per semplificare le procedure di verifica
Roma
Attività ispettive e di certificazione potranno essere svolte da organismi appositamente accreditati
Nei primi undici mesi del 2024 il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -2,0%
San Pietroburgo
In calo sia le merci secche (-2,1%) che le rinfuse liquide (-2,0%)
Log In acquista un'area di 19.600 metri quadri all'Interporto Toscano Amerigo Vespucci
Kansas City
È la quarta acquisizione in Italia della società del gruppo Theoreim
Prysmian ottiene dalla francese RTE due contratti EPCI del valore potenziale di 700 milioni di euro
Milano
Prevista la posa di circa 640 chilometri di cari terrestri e sottomarini
Sperimentazione di un trattore portuale autonomo nel porto di Wilhelmshaven
Wilhelmshaven
Sarà avviata il prossimo anno da Eurogate, MAFI, ICT Group ed Embotech
Intesa Fincantieri - Sparkle per la protezione e sorveglianza dei cavi sottomarini
Trieste
Le due aziende analizzeranno i requisiti per migliorare la sicurezza delle infrastrutture
La società terminalista BEST di Barcellona ha ordinato due nuove gru di banchina super post-Panamax
Barcellona/L'Aia
APM Terminals annuncia la conclusione dei lavori per incrementare la capacità del terminal MedPort Tangier
Wärstilä vende Automation, Navigation and Control System alla società svedese di investimenti Solix
Helsinki
Nel 2023 ANCS ha registrato ricavi pari a 200 milioni di euro
Cisl, accelerare la scelta del presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
La Spezia
Necessario per dare attuazione alle opere e agli investimenti
Assegnati i lavori per l'ampliamento del container terminal del porto di Koper
Koper
I lavori saranno portati a termine entro la fine del 2027
Lo scorso mese il traffico dei container nel porto di Hong Kong è calato del -4,2%
Hong Kong
Nei primi undici mesi del 2024 la flessione è stata del -5,0%
Incidente a due petroliere russe nei pressi dello Stretto di Kerch
Mosca
Morto uno dei 27 marittimi dei due equipaggi
Calo del traffico mensile dei container nel porto di Singapore
Singapore
A novembre sono stati movimentati oltre 3,3 milioni di teu (-0,4%)
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Giovedì a Venezia un convegno sulle implicazioni per porti e trasporti marittimi delle crisi geopolitiche
Convegno per il 30° compleanno di WISTA Italy
Genova
Si terrà domani a Palazzo San Giorgio a Genova
››› Archivio
RASSEGNA STAMPA
Iran signs over $1.8b investment contracts with private sector for ports development
(Tehran Times)
North Korean tankers transport over one million barrels of oil from Russia
(NK News)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
Contship Italia dedica una locomotiva alla memoria di Cecilia Eckelmann Battistello
Melzo
La speciale livrea ne commemora la vita e la carriera
Prestito della BERS per il potenziamento dei terminal multipurpose dei porti di Casablanca e Jorf Lasfar
Londra
Fondi sino a 65 milioni di euro
Report della Zero Emission Port Alliance sulla futura domanda di elettricità nei porti
L'Aia
Sottolineata l'importanza di potenziare le infrastrutture elettriche portuali
Paolo Potestà confermato presidente dell'ANGOPI
Roma
Vicepresidenti sono Giovanni D'Angelo, Marco Gorin, Ettore Rosalba, Mario Ciampaglia e Alessandro Serra
Archiviato un procedimento penale contro i vertici dell'AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio
Gioia Tauro
Riconosciuta l'assoluta infondatezza della notizia di reato
Nel trimestre luglio-settembre i ricavi della divisione crocieristica della TUI sono cresciuti del +8,9%
Hannover
Nell'intero esercizio finanziario 2024 l'aumento del volume d'affari è stato del +28,1%
MSC ha ordinato dieci nuove portacontainer da 24.000 teu a Hengli Heavy Industry
Dalian
Commessa del valore di oltre 2,3 miliardi di dollari
RINA realizzerà lo studio di pre-FEED di un progetto di carbon capture and storage in Malesia
Genova
Incarico assegnato da PETRONAS CCS Solutions
Rinnovato il direttivo dell'European Network of Maritime Clusters
Roma
Maire confermato presidente. Vicepresidenti sono Nathalie Mercier-Perrin, Javier Garat Pérez e Biagio Mazzotta
Nuovo passo per la costituzione dell'impresa portuale ex art. 17 nel porto di Gioia Tauro
Gioia Tauro
Riunione della Commissione consultiva locale
PSA Italy chiuderà il 2024 con una crescita del +3% del traffico dei container nei porti di Genova e Venezia
Genova
A novembre è proseguito il trend congiunturale negativo dei ricavi di Evergreen, Yang Ming e WHL
Taipei
InRail ha ampliato la propria area di esercizio al territorio francese
Genova
La società è diventata pienamente operativa sul Corridoio Mediterraneo
Giovedì a Venezia un convegno sulle implicazioni per porti e trasporti marittimi delle crisi geopolitiche
Venezia
Prosegue la moderata crescita del valore degli scambi mondiali di merci
Prosegue la moderata crescita del valore degli scambi mondiali di merci
Ginevra
L'incremento per l'intero 2024 dovrebbe attestarsi intorno al +2,7%
Attraverso il porto di Amburgo potrà passare il 47% delle importazioni marittime tedesche di idrogeno verde
Amburgo
Lo scalo sarà in grado di coprire il 10-18% della domanda nazionale totale entro il 2045
In Cina è stata effettuata per la prima volta l'erogazione da terra di metanolo ad una nave
Pechino
Caricate 79,5 tonnellate di combustibile in 2,5 ore
Siglato il contratto dei piloti di MSC Air Cargo
Roma
Uiltrasporti, dà particolare peso alla parte fissa delle retribuzioni
Evidenziata l'importanza del cold ironing per la riduzione delle emissioni nel porto di Marsiglia-Fos
Marsiglia
Rilevante anche l'effetto derivante dalla nuova zona SECA
A novembre il traffico delle merci nel porto di Ravenna è aumentato del +21,5%
Ravenna
Crocieristi in calo del -46,8%
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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