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BUONI I RISULTATI FINORA CONSEGUITI NELLA REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE GENOVESE
Il segretario generale dell'Autorità Portuale, Fabio Capocaccia, li ha illustrati ai partecipanti alla riunione dell'associazione "Città e Porti" in corso a Genova
5 settembre 1997
Si è conclusa alle ore 15 di oggi pomeriggio a Genova la presentazione dei risultati fino ad ora conseguiti e dei metodi utilizzati per la stesura del piano regolatore portuale genovese. L'incontro è stato organizzato nell'ambito della riunione, che si svolge oggi a Genova, dell'associazione internazionale "Città e Porti" di cui è segretario generale il presidente dell'Autorità portuale di Genova, Giuliano Gallanti, Oltre a Gallanti erano presenti il presidente dell'associazione, nonchè sindaco di Le Havre, Antoine Rufenacht, che ha introdotto la giornata illustrando le finalità dell'associazione, il segretario generale dell'autorità portuale di Genova Fabio Capocaccia, il vice sindaco di Genova Claudio Montaldo e l'assessore all'urbanistica Sandro Nosengo.
Capocaccia ha introdotto i convenuti alla struttura organizzativa della "Agenzia del piano" e ai risultati fino ad ora conseguiti. L'agenzia si compone di vari elementi tecnico funzionali (Autorità Portuale, Comune, Regione, Università) ed è preposta a varie attività per la stesura e gestione del piano. Capocaccia ha sottolineato la particolare attenzione che è stata rivolta alla "attività di promozione" del piano regolatore portuale, elemento importante affinché questo documento essenziale di programmazione sia accettato e "capito" dalla comunità genovese.
L'attività dell'Agenzia è iniziata nell'ottobre del 1996 ed attraverso diverse fasi progettuali ha visto l'elaborazione della prima bozza del piano regolatore portuale nel mese di luglio di quest'anno.
Il prof. Benzi della facoltà di architettura dell'università di Genova ha quindi illustrato più in dettaglio le varie fasi di vita del progetto. Innanzitutto ha sottolineato "l'interattività" che ha contraddistinto fino ad oggi il modo di lavorare: riunioni settimanali o bisettimanali con gli operatori portuali e con le autorità territoriali hanno consentito di ottenere un documento il più possibile condiviso e accettato.
Il lavoro si è sviluppato secondo quattro direttrici fondamentali:
Polivalenza, ovvero mantenenimento della capacità del porto di Genova di ospitare traffici con caratteristiche differenti
Conservazione delle distinzioni peculiari della città e del porto; l'integrazione fra città e porto avverrà senza intaccare le diverse necessità funzionali: razionalizzazione degli spazi, velocità di trasferimento della merce per quello che riguarda il porto, e possibilità di "aprire una finestra sul porto che lavora" e utilizzo di aree dismesse per quello che riguarda la città.
Modernizzazione della fascia costiera, ovvero individuazione delle aree di sviluppo per la città
Ridisegno della rete di mobilità portuale e cittadina.
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