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DEFINITO OGGI IL PIANO OPERATIVO PER IL RILANCIO DEI PORTI DEL MEDITERRANEO NORD-OCCIDENTALE
Gli interventi decisi in un incontro tra i porti di Genova, Barcellona e Marsiglia
6 ottobre 1997
Una "riunione produttiva" quella odierna a palazzo San Giorgio di Genova tra la locale Autorità Portuale e quelle di Barcellona e Marsiglia. Con queste parole il presidente dell'autorità genovese Giuliano Gallanti ha sintetizzato il risultato dell'incontro con i colleghi degli scali che fanno parte del comitato "Intermed".
Un appuntamento operativo, séguito di quello del 25 settembre scorso a Bruxelles con il commissario europeo ai Trasporti Neil Kinnock.
La riunione ha portato infatti alla definizione nel dettaglio delle strategie che i tre porti del Mediterraneo nord-occidentale intendono seguire per curare i loro interessi in ambito comunitario.
Gallanti, nella conferenza stampa tenuta al termine dell'incontro, ha elencato le decisioni principali raggiunte oggi.
Intermed intende innanzitutto darsi una veste giuridica. Lo farà diventando Gruppo Economico di Interesse Europeo (GEIE), forma riconosciuta dall'Unione Europea.
Una volta costituito il GEIE, ha detto Gallanti, entreranno a far parte di Intermed i porti spagnoli di Valencia e di Tarragona, la cui candidatura è stata portata a Genova dal presidente dell'autorità portuale di Barcellona Joaquim Tosas i Mir.
E' stata inoltre decisa l'istituzione di due gruppi di lavoro per affrontare concretamente le diverse linee di intervento concordate congiuntamente dai tre porti.
Intanto si dovrà operare sul reciproco scambio di informazioni e di notizie, avviando fra l'altro:
uno studio comparativo sui differenti costi delle prestazioni portuali
la ricerca di un'armonizzazione dei dati statistici
una analisi sulla protezione e la sicurezza sia del comparto merci, che di quello passeggeri e dell'ambiente
Un tema di grande importanza è inoltre il cabotaggio. Nel settore del short-sea-shipping, ha aggiunto Gallanti, "le questioni nazionali non esistono più". E il lavoro deve essere volto al miglioramento della distribuzione modale e all'accrescimento dell'intermodalità, obiettivi chiave nella politica dei trasporti dell'UE raggiungibili proprio con il cabotaggio.
Parlando di sistema portuale sudeuropeo Gallanti ha quindi fatto una digressione sulle polemiche che in questi giorni sono sorte riguardo allo sviluppo dei collegamenti ferroviari italiani sulla direttrice nord-sud. Linee che il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi avrebbe definito prioritarie nel quadro dei collegamenti con i mercati del centro Europa, prospettando quindi un'attenzione particolare per la ferrovia ad alta velocità tra Rotterdam e Gioia Tauro. Ma il tono dello scontro è già sceso.
Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova ha infatti affermato che "il Mediterraneo può diventare un sistema e in questo ambito Gioia Tauro ha un posto. Non esiste quindi nessuna polemica, neanche con Algeçiras. Ma deve essere chiaro - ha proseguito Gallanti - che Gioia Tauro è compreso nel sistema se fa, come adesso, e se farà in futuro transhipment". Il presidente dell'Autorità di Barcellona ha ribadito anche l'antieconomicità di una linea ferroviaria di 1300 chilometri che colleghi il porto calabrese con Francia e Svizzera.
Un'altra grande occasione per i porti del Mediterraneo nord-occidentale è costituita - ha concluso Gallanti - dalle crociere. E in questo settore "i tre porti non sono concorrenti".
Joaquim Tosas i Mir, che è anche presidente di Intermed, ha inoltre ricordato la necessità che i tre scali abbiano un adeguato riconoscimento del proprio ruolo all'interno del "Green Paper" sui porti che la commissione europea sta elaborando.
L'unione delle forze - ha proseguito Tosas - è ora più che mai indispensabile: Barcellona, Marsiglia e Genova hanno da tempo cercato di stabilire accordi di cooperazione. La tendenza attuale alla concentrazione economica e degli spazi logistici e la necessità di far fronte a problemi specifici rende queste intese più necessarie.
Ha quindi esposto altre iniziative, concordate oggi, per il miglioramento delle condizioni di produzione dei servizi e per la creazione di standard che avvantaggino Intermed nei rapporti con gli operatori del mercato. Si è deciso infatti di operare con:
campagne di promozione congiunta destinata ad armatori, intermediari e grandi caricatori
studi congiunti per la promozione del short-sea-shipping e per il miglioramento dei servizi portuali
azioni congiunte di assistenza tecnica dell'area del Nord Africa
momenti di scambi di informazione
azioni congiunte nel campo dell'EDI ed Euromar
azioni congiunte nell'ambito delle problematiche legate alla protezione dell'ambiente, con particolare riferimento alla normativa MARPOL ed al codice (code of practise) redatto da ESPO (European Sea Ports Organization)
Joaquim Tosas ha ricordato infine che Intermed dovrà lavorare su più fronti, con proposte e sollecitazioni sia verso i relativi governi che verso il Parlamento europeo e la Commissione di Bruxelles.
Pieno appoggio alle iniziative anche da parte della rappresentativa francese, guidata dal presidente dell'Autorità Portuale di Marsiglia Henry Roux-Alezais, che ha concordato pienamente con gli indirizzi operativi stabiliti oggi. E il responsabile commerciale del porto marsigliese Gattullo, presente all'incontro con la stampa, ha rimarcato le occasioni di sviluppo, economico e occupazionale, che il sistema portuale sudeuropeo può cogliere.
In una nota Intermed ha specificato alcuni risultati in termini di traffico raggiunti dai tre porti.
Genova, Barcellona e Marsiglia hanno movimentato nel 1996 circa 161 milioni di tonnellate di traffico totale, 33,9 milioni di tonnellate di merce varia e un traffico di contenitori pari a 2,1 milioni di teu. Sono cifre che - comparate con i risultati dei porti nordeuropei di Rotterdam, Amburgo e Anversa - rappresentano rispettivamente il 34%, il 21% e il 20%.
Intermed ha posto in evidenza inoltre la continua crescita dei traffici, sia per quanto riguarda la merce varia e i contenitori (questi ultimi hanno registrato un incremento del 30% dal '95 al '96) che per i traffici specializzati (auto, frutta, ecc.).
Il prossimo incontro tra i partner di Intermed si terrà a Barcellona, dopo la presentazione del Green Paper europeo, a fine anno.
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