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I GRANDI PORTI CINESI CERCANO D'ACCENTRARE IL TRAFFICO CONTAINER SULLE LORO BANCHINE
Le autorità portuali di Shenzhen e di Shanghai tentano di dirottare il traffico dei porti minori nei loro terminal
22 ottobre 1997
I grandi porti cinesi cercano d'accaparrarsi il traffico dei contenitori che ora fa capo a porti minori, realizzando economie di scala.
Le autorità portuali di Shenzhen ad esempio tentano di dirottare sulle loro banchine il traffico container che ora si svolge negli scali minori Yantian, Shekou e Chiwan del Fiume delle Perle.
Shenzhen tenta inoltre di spostare nei suoi terminal una parte, anche piccola, del traffico che si svolge a Hong Kong.
Il progetto prevede innanzitutto di raggruppare tutti i porti della zona sotto un'unica autorità portuale, per presentare una sola realtà economica agli operatori stranieri.
Inutile dire che però i porti minori si ribellano e vogliono mantenere la propria autonomia.
Come Shenzhen, anche Shanghai tenta di far affluire i traffici container di tutti i porti vicini nel suo terminal Waigaoqiao.
Naturalmente questi piani sono di segno contrario a quelli che invece vorrebbero che s'instaurasse un clima di complementarietà tra i porti di Hong Kong e di Shenzhen, e prevedono addirittura la creazione di una Borsa valori a Shenzhen.
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