Il 3 novembre si svolgerà a bordo della "Splendid" (Grandi Navi Veloci) un convegno organizzato dall'associazione culturale genovese "Il Leudo" sul tema "Portualità: autonomia e centralismo condizionamenti reciproci tra pubblico e privato".
Il convegno, organizzato in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 1997-1998 del corso universitario di Economia marittima e dei Trasporti, trae origine e motivo dall'incertezza determinata dalla normativa sulla riforma portuale e dalla regolamentazione delle aree portuali, in cui sistema pubblico e privato rischiano di scontrarsi.
Esperti del settore, sia di parte pubblica che privata, esporranno i loro punti di vista.
Il programma prevede (ore 09.00) indirizzi di saluto del Rettore dell'Università, Sandro Pontremoli, del presidente della Camera di Commercio, Gianni Scerni, e del presidente del Grimaldi Group, Aldo Grimaldi.
Quindi la premiazione dei laureati in Economia marittima (prof. Lorenzo Caselli).
Alle ore 09.50 le relazioni di Claudio Burlando, ministro dei Trasporti ("Il punto di vista del governo"), di Giuliano Gallanti, presidente dell'Autorità Portuale di Genova ("Il punto di vista dell'istituzione"), di Giorgia Boi dell'Università di Genova ("Il punto di vista del giurista"), di Paolo Cuneo assessore dell'ALCE ("Il punto di vista della merce"), di Pietro Genco dell'Università di Genova ("Il punto di vista tecnico-aziendale") e di Luigi Negri, presidente della Terminal Contenitori Porto di Genova ("Il punto di vista del terminalista").
Alle 12.30 i presidenti dell'ALCE, Marino Abbo, dell'Assoagenti, Antonio Cosulich, e della Spediporto, Gianni Cuttica, presenteranno "Contributi per la formazione" per l'esecuzione di tre ricerche mirate.
Alle 12.50 si svolgerà un dibattito a cui interverranno F. Nerli, presidente dell'Assoporti, e i presidenti delle Autorità Portuali di Trieste (M. La Calamita), di Savona (G. Sciutto), della Spezia (G. Bucchioni), di Livorno (N. Marcucci) e di Cagliari (I. Ferrari) e i professori dell'Università di Genova M. Midoro e Liana Fadda. |
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