Diciassette morti e tre dispersi nel naufragio della nave greca "Dystos", una bulkcarrier di 6197 tonnellate di portata lorda costruita nel 1972 e convertita in trasporto di cemento nel 1985. La nave, di proprietà della Heracles Shipping, si è capovolta il 28 dicembre nel corso di una violenta tempesta mentre era in navigazione al largo dell'isola Evia, e due giorni dopo è affondata. Nell'avvenimento di mare hanno perso la vita diciassette marittimi e tre sono dispersi. Un solo superstite, un marinaio di 22 anni.
La sciagura è stata probabilmente causata da un'onda anomala, un'onda gigantesca che ha inclinato la nave di 45 gradi provocando anche lo spostamento del carico (5300 tonnellate di cemento da Volos al Pireo), e una seconda onda anomala ha colpito la nave quando era ancora inclinata, facendola capovolgere. Prima dell'affondamento sei sub sono riusciti a penetrare nella nave capovolta, ma nessun membro dell'equipaggio, oltre al marinaio che è stato catapultato in mare dalla prima ondata, è stato salvato. A bordo si trovavano, oltre all'equipaggio, anche le mogli di due marittimi e la figlia dodicenne di uno di questi.
Cinque membri della Coast Guard greca sono stati sospesi in attesa delle risultanze di un'incheista che è stata aperta il 30 dicembre, per il ritardo con cui hanno informato i superiori del fatto di mare. I primi membri della Coast Guard sono arrivati sul luogo della tragedia dieci ore dopo che la nave si era capovolta. |
|