Si è svolta ieri a Genova, in palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale, una riunione per esaminare il problema degli esuberi del personale dipendente dell' Autorità Portuale di Genova, così come già attuato in altri porti minori nazionali. All'incontro hanno partecipato cinque parlamentari liguri (Alfredo Biondi, Roberto Di Rosa, Alberto Gagliardi, Francesco Marenco, Carlo Rognoni), il presidente dell'Autorità Portuale di Genova Giuliano Gallanti e il segretario generale Fabio Capocaccia, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filt-cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
I convenuti hanno deciso d'invitare il governo ad adottare in merito un provvedimento urgente, preferibilmente un decreto legge, affinché l'impegno già assunto sul prepensionamento delle Autorità Portuali di Genova, Napoli, Trieste e Venezia venga concretizzato quanto prima, ritenendo altresì tale provvedimento come conclusivo del processo di riforma e di privatizzazione dei porti nazionali definito dalla legge 84 del 1994. Le forze parlamentari presenti con i cinque parlamentari - e cioè Forza Italia, Alleanza Nazionale e Partito della Sinistra - hanno dichiarato d'impegnarsi affinché qualora lo strumento del decreto legge non possa essere adottato, a concordare per la presentazione di un eventuale disegno di legge di pari contenuti, con un percorso parlamentare preferenziale per mezzo della concessione della sede deliberante o quanto meno redigente. |
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