Nel corso della breve visita compiuta oggi pomeriggio a Genova per presenziare alla firma del passaggio di proprietà del superbacino di carenaggio galleggiante dall'autorità portuale di Genova alla società turca Tuzla Shipyard & Tourism (vedi altra notizia in questa rubrica) il ministro dei Trasporti e della Navigazione, Claudio Burlando, ha illustrato brevemente il contenuto del disegno di legge presentato oggi al Consiglio dei ministri, un provvedimento articolato che racchiude norme sia per il settore armatoriale che per quello portuale.
Prima di tutto l'istituzione del Registro-bis che consentirebbe di arginare la fuga di navi italiane dal Registro nazionale, che oggi non conta più di 650navi per 6,2 milioni di tonnellate di stazza lorda. Con misure capaci di abbattere i costi di gestione delle navi (deroghe all'articolo 318 del Codice della Navigazione), ha detto il ministro, "ci aspettiamo che crescano navi e occupazione, anche a terra". Ha ricordato che l'armatore Aponte ha prospettato la possibilità in caso dell'istituzione del secondo Registro, di trasferirvi la sua flotta composta da 69 navi.
Quanto ai porti, il ddl prevede un "aggiustamento" della normativa che regola il lavoro portuale con un nuovo accordo, che consentirà di accontentare tutte le parti e di rinunciare ai ricorsi fatti all'autorità europea. Il provvedimento prevede il prepensionamento di 500 dipendenti della autorità portuali di Genova, Napoli, Venezia e Trieste (lavoratori addetti alla gestione portuale, settore escluso dai compiti delle autorità portuali) e di 200 lavoratori di Compagnie. Sono stanziate anche somme per risolvere contenziosi sui trattamenti di fine lavoro dei lavoratori portuali e per ripianare i deficit pregressi degli enti portuali. Il ddl prevede anche stanziamenti per gli interporti e per il servizio di escavazione dei porti marittimi (120 miliardi in cinque anni).
Il ministro ha annunciato anche che oggi il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha stanziato, tra l'altro, la somma di 37 miliardi per il porto di Genova: 27 serviranno per l'acquisto dei mezzi di sollevamento distrutti dall'uragano del settembre 1994 a Ponte Libia e a Ponte Canepa. |
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