Il gigantismo navale non conosce confini. Fino a pochi anni fa' il limite delle navi da 5000 teu era considerato invalicabile, anzi irraggiungibile. Poi nel 1994 furono ordinate dalla OOCL le megaportacontainer che si avvicinarono trionfalmente al limite con 4986 teu e il confine venne superato dalla Hanjin con l'ordinazione di 7 unità da 5300 teu, dalla Hyundai con altre 7 navi da 5500 teu e un po' più su dalla Nippon Yusen Kaisha che commissionò la costruzione di 5 meganavi da 5750 teu. Ma anche la serie 5000 era fatale che venisse superata, e grande scalpore suscitarono le ordinazioni passate ai cantieri danesi e giapponesi di 15 unità da 6418 teu dalla Maersk e 4 da 6674 teu dalla P&O Containers. Cinque delle navi della compagnia danese sono già state consegnate dal cantiere navale Odense - la prima, la "Regina Maersk", è l'ammiraglia della flotta mondiale di navi container - e immesse in linea tra porti nordeuropei e dell'Asia orientale, le altre 10 della serie K seguiranno ogni tre mesi dal prossimo maggio. Quelle della P&O Containers sono in costruzione in Giappone, nel cantiere Ishikawajima Harima Heavy Industries (IHI).
E già si annuncia un altro passo, questa volta veramente gigantesco, che ci porterà verso la nave da quasi 9000 teu. Infatti i progettisti del cantiere sudcoreano Samsung Heavy Industrie hanno realizzato il disegno di una containership da 8770 teu, una nave con otto stive, sei davanti e due dietro le sovrastrutture. Il 45 per cento dei container verranno trasportati in stiva, il resto sopra il ponte di coperta in sei strati. In stiva le file trasversali saranno composte da 16 container, eccetto al livello delle cisterne del carburante e a prua, dove saranno 10, mentre sopra coperta saranno 18, uno più della serie K della Maersk.. Con un apparato motore da ben 93.000 cavalli la nave potrà raggiungere i 25 nodi.
Verso quali porti ?. Finora un solo terminal nel mondo, quello della ECT di Rotterdam, ha una sola portainer adattata per arrivare ai container in diciottesima posizione sul ponte. Negli altri scali ci si arrangerà come si fece nel porto di Napoli una decina d'anni fa', quando per poter sbarcare i container del lato opposto della stiva a quello affiancato a terra, dove la portainer con sbraccio molto limitato non poteva arrivare, si dovette riormeggiare a banchina l'unità in senso opposto, in modo da offrire allo spreader i container prima troppo lontani.
Ma se i cantieri sudcoreani si lanciano nel gigantismo navale nel settore delle portacontainer, i costruttori giapponesi di apparati motori non restano indietro nella corsa al motore più potente, ed ora la Sulzer Burckhart Engineering Works Ltd. ha costruito un motore diesel da 60.398 kW (82.170 cv) per le nuove unità da 5.750 teu della Nippon Yusen Kaisha (NYK), che fileranno 24 nodi. Il motore diesel a due tempi undici cilindri marcato RTA 96C, che è il più potente del mondo, ha girato al banco per la prima volta nei cantiere Diesel United Ltd di Aioi. Ogni cilindro del diametro di 960 millimetri produce 5.490 kW (7665 cv).
BRUNO BELLIO |
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