Nonostante le smentite del direttore esecutivo della Hapag Lloyd, Bernd Wrede, crescono sul mercato borsistico di Francoforte le voci del passaggio di mano di una consistente quota azionaria della compagnia di navigazione di Amburgo. ("inforMARE" aveva già anticipato la notizia il 15 maggio scorso, ipotizzando la nuova scala di valori al vertice della flotta mondiale di navi portacontainer). Le voci danno per certo il consistente interessamento all'operazione della britannica P&O. E si fanno anche i nomi delle società che cederebbero le loro quote. Sono la Agfa Gevaert, che possiede il 18% delle azioni, la Veba che cederebbe il suo 18% e la catena di vendite al minuto Kaufhof che ha il 15%. Oltre al 51% delle azioni di questi tre investitori che si dice in procinto di passare direttamente nelle mani della P&O, vi sarebbe in ballo anche il 10% della quota azionaria di Hapag Lloyd ora detenuto dalla Deutsche Bank, che sarebbe convinta a vendere.
La Hapag Lloyd l'anno scorso ha registrato ottimi risultati in tutti i settori d'attività, realizzando un profitto di 50 milioni di marchi nel trasporto marittimo di linea nonostante avverse condizioni di mercato caratterizzate dal calo dei noli nei principali mercati, con un incremento dei trasporti, specialmente da e verso il mercato asiatico, fino ad oltre un milione di teu. Le rate di nolo sono calate quasi ovunque. Vi è stato un leggero incremento solo nella corrente di traffico dall'America all'Europa. Ma la presenza della società armatrice su tutte le principali aree di traffico le ha permesso di suddividere convenientemente i rischi nella formulazione delle rate di nolo. La Hapag Lloyd ha saputo inoltre raggiungere buoni progressi nel campo della logistica della containerizzazione, riuscendo a mantenere invariati i costi nonostante gli aumentati volumi di carico trasportato.
Ma i risultati sono stati positivi in tutti i settori in cui il gruppo tedesco opera, sia nel trasporto aereo che nelle agenzie di viaggio, nelle crociere e anche nel turismo, dove possiede il 30% della Touristik Union International (TUI), il più grande tour operator europeo. |
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