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HANJIN E DSR/SENATOR, QUINTA FLOTTA CONTAINER MONDIALE
La concentrazione determinerà tagli nei settori operativi. Problemi dal diverso status delle due compagnie nel settore della quotazione dei noli e della concorrenza
26 agosto 1997
Hanjin e DSR/Senator, di cui Hanjin possiede il 75 per cento (l'acquisizione è stata formalizzata il 25 febbraio scorso), concentreranno la loro attività operative, logistiche e i sistemi informativi, lasciando separati marketing e vendite. La concentrazione verrà portata a termine entro la fine di quest'anno, e nel 1998 prenderà forma una nuova struttura dei servizi delle due compagnie insieme con quelli delle alleate Cho Yang (nell'accordo Tricon) e United Arab Shipping Co. (UASC).
Con la concentrazione delle attività verrà riorganizzata e dimensionata la struttura operativa: un comunicato della Deep Sea di Genova, agente della compagnia di navigazione tedesca, precisa che vi sarà una riorganizzazione delle attività commerciali che coinvolgerà anche la filiale di Genova, che quindi sarà sottoposta a un 'ridimensionamento' di cui tuttavia non sono ancora ipotizzabili i confini. Un'indicazione della Hanjin precisa che le attività operative saranno concentrate nei centri direzionali di Brema per l'Europa, di Hong Kong per l'Asia e del New Jersey per il Nord America, e che un certo numero di uffici verranno chiusi. La concentrazione s'accompagna infatti all'ineludibile necessità di tagliare i costi. Il ribasso dei tassi di nolo e il deprezzamento del valore del won coreano nei confronti del dollaro USA hanno determinato il dimezzamento degli utili operativi della Hanjin, che nel primo semestre di quest'anno sono stati di 4,13 miliardi di won (oltre 8 miliardi di lire) rispetto al 9,11 miliardi di won dell'equivalente periodo del 1996.
Una delle prime decisioni adottate dal gruppo sarà la sostituzione del servizio giromondo della DSR/Senator con alcuni collegamenti pendulum (lasciando così la sola Evergreen leader unica e incontrastata nel settore dei servizi RW). La concentrazione darà comunque luogo, tenendo conto anche delle navi noleggiate (complessivamente un'ottantina di unità), alla quinta flotta mondiale nel settore delle navi container, dopo quelle della Maersk, della P&O Nedlloyd, dell'Evergreen e della Sea-Land (dati dell'inizio di quest'anno).
L'operazione determinerà notevoli economie di scala, ma creerà anche alcuni problemi, il più evidente dei quali è dato dal diverso status delle due compagnie di navigazione nel campo della struttura dei noli e della concorrenza. La DSR/Senator infatti fa parte della Far Eastern Freight Conference, l'Hanjin invece è una compagnia outsider. La circostanza potrebbe costituire un elemento di frizione, ma in certi casi sarà anche in grado di permettere al gruppo di spaziare molto liberamente sul fronte dell'offerta dei prezzi di trasporto.
I primi dieci gruppi armatoriali nel settore delle flotte container (dati gennaio 1997)
TEU
MAERSK
225.000
P&O NEDLLOYD CONTAINER LINE
214.000
EVERGREEN-UNIGLORY
212.000
SEA-LAND
208.000
HANJIN - DSR / SENATOR
198.000
COSCO
188.976
NIPPON YUSEN KAISHA - TSK
139.000
MITSUI OSK
126.415
MEDITERRANEAN SHIPPING CO.
114.160
HYUNDAI
101.000
Quanto alla composizione delle due flotte, solo Hanjin - come appare nella seguente tabella - ha navi superiori a 3500 teu. (Ricordiamo che la compagnia sudcoreana ha nella sua flotta cinque supernavi da 5212 teu - "Hanjin London", "Hanjin Washington", "Hanjin Beijin", "Hanjin Berlin" e "Hanjin Paris", tutte impiegate nel Pacific South West Express - e che all'inizio di quest'anno ne ha ordinato la costruzione di altre due).
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