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Controversi diritti di possesso di aree e questioni documentali ritardano la costruzione di installazioni portuali del costo di 3,7 miliardi di dollari a Primorsk, in Russia.
Il governo della regione amministrativa di Leningrado e la società incaricata dello sviluppo delle infrastrutture portuali, la Baltport, sono in completo disaccordo riguardo al coinvolgimento nell'operazione dell'investitore svedese Arne Larsson & Partners. Quest'ultima società ha dichiarato di aver organizzato il finanziamento di un terminal petrolifero nel porto da 125 milioni di dollari.
La Baltport vanta la proprietà su 1.490 ettari dell'area portuale, ma ha accusato il governo di Leningrado di sottrarle 110 ettari con un decreto emesso il 22 gennaio dal governatore Vadim Gustov. Il provvedimento indica la Arne Larsson & Partners, con la sussidiaria Primorsktransoil, come società costruttrice del terminal, mentre la Baltport reclama il possesso dell'area e rivendica la possibilità di appaltare la gestione del terminal.
Il governo di Leningrado ha invece fatto sapere che, in base al codice russo sulle proprietà terriere, la Baltport ha un anno di tempo per studiare l'operatività del terminal e poi ne perderà il controllo.
La questione sarà sottoposta al giudizio di un tribunale all'inizio del prossimo marzo.
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