Importante joint venture nel settore del noleggio container: da GE Capital e Sea Containers nasce GE SeaCo

GE Capital e Sea Containers hanno dato vita a Ge SeaCo SRL, una società con sede alle Barbados che gestirà l'intera flotta container delle due compagnie, diventando uno dei più grandi operatori mondiali nel settore del noleggio contenitori. L'accordo è stato sottoscritto ieri e deve essere ancora ratificato dalle autorità competenti, procedura che - dicono le due società - potrà richiedere un mese di tempo.

GE Capital e Sea Containers impegneranno 64 milioni di dollari in questa operazione e si divideranno pariteticamente il controllo di Ge SeaCo. L'accordo prevede inoltre che Ge Capital acquisti azioni della Sea Containers per 25 milioni di dollari: una cifra che sarà investita nella nuova joint venture.

Il business di GE SeaCo consisterà nel prendere a noleggio la flotta container di ambedue le società e di noleggiarla a sua volta alla clientela. L'intesa prevede inoltre che i container di una certa età possano essere gestiti ancora dalla nuova società, oppure venduti su richiesta delle due compagnie o ancora acquistati dalla stessa GE SeaCo.

La nuova società gestirà una flotta container immensa: 1.120.000 teu. Circa 270.000 teu le saranno infatti noleggiati dalla Sea Containers, e circa 850.000 teu dalla GE Capital, attraverso la sua sussidiaria Genstar Container Corporation. GE SeaCo avrà a disposizione diverse tipologie di container: la flotta Genstar è composta soprattutto da unità per carico secco e da unità refrigerate, mentre quella della Sea Containers è costituita in gran parte da unità specializzate.

GE SeaCo poi, oltre a gestire due flotte container che hanno fruttato alle compagnie nello scorso anno 560 milioni di dollari, ha già in progetto l'acquisizione di altri contenitori.

Per quanto riguarda le infrastrutture per la gestione dell'intera flotta, Sea Containers manterrà la proprietà sia dei sei centri di riparazione e deposito che dei sei centri di produzione di container, che saranno utilizzati da GE SeaCo. A Sea Containers rimarrà anche la proprietà delle sue due navi portacontainer, utilizzate per il trasporto di container vuoti, e di un ridotto numero di container che non è stato ritenuto conveniente affidare alla nuova joint venture. Ogni altra attrezzatura o servizio necessario alla gestione di GE SeaCo sarà a carico della nuova società. Un credito di 200 milioni di dollari in 15 anni sarà garantito al 50% da ciascun partner e sarà utilizzato per finanziare le ulteriori acquisizioni di container.

I profitti derivanti dalla gestione o dalla proprietà dei container della GE SeaCo verranno divisi al 50% in base alla partecipazione di ciascun partner nella joint venture.

GE Capital e Sea Containers forniranno quattro persone ciascuna al consiglio di GE SeaCo. James B. Sherwood, presidente di Sea Containers, sarà il presidente della nuova società. Nigel D.T. Andrews, vice presidente esecutivo di GE Capital, assumerà la carica di vice presidente. Robert S. Ward, vice presidente anziano del ramo container di Sea Containers, sarà a capo dell'ufficio esecutivo, mentre Daniel J. O'Sullivan, vice presidente anziano e capo dell'ufficio amministrativo di Sea Containers, assumerà le stesse cariche in GE SeaCo.

L'operazione conclusa ieri consentirà anche una riorganizzazione delle attività delle due società. Il presidente di Sea Containers, James B. Sherwood, ha detto che l'accordo "consentirà di contenere i costi sia per quanto riguarda le spese fisse generali che i costi operativi. Gli uffici in eccedenza verranno chiusi e l'utilizzo congiunto dei servizi di deposito consentirà di ridurre le spese".

Il giro d'affari di GE Capital Services, relativo ai suoi 28 rami di attività specialistiche, è di oltre 250 miliardi di dollari. La società che, è controllata al 100% dalla General Electric Company ed ha sede a Stamford nel Connecticut, opera soprattutto in campo assicurativo e finanziario.

Sea Containers, che ha sede nelle Bermuda, ha invece un giro d'affari di 2,1 miliardi di dollari e opera principalmente nel campo del noleggio di container in 80 nazioni. Negli ultimi vent'anni ha però diversificato la sua attività entrando nel settore turistico (gestisce locali e attrazioni famose: il Club 21 a New York, l'hotel Cipriani a Venezia, il Copacabana Palace Hotel a Rio de Janeiro e il treno Orient-Express) e nel ramo del trasporto passeggeri (gestione delle autostrade britanniche GNER e di 13 traghetti in linea tra Europa e Sud America).

B.B.