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Esce ancora petrolio dalla poppa della "Nakhodka"
La nave si spezzò in due tronconi il 2 gennaio 1997 nei pressi delle coste giapponesi
30 marzo 1998
Un'ispezione da parte del Japan Marine Science & Technology Center al relitto della "Nakhodka" ha accertato che la sezione di poppa della nave continua a perdere petrolio.
La "Nakhodka" affondò il 2 gennaio 1997 a circa 130 chilometri a nord est dell'isola giapponese di Oki. Trentuno dei trentadue membri dell'equipaggio della nave (bandiera russa, 20.471 tonnellate di portata lorda, gestita dalla Primorsk Shipping Company) si misero in salvo. Morì invece il comandante della nave, che trasportava 19.000 tonnellate di fuel pesante grado C, e oltre 5 milioni di litri finirono in mare. L'unità si era spezzata in due: mentre la poppa affondò, la parte di prua si arenò.
Nella recente ispezione, che è durata solo un giorno a causa delle cattive condizioni atmosferiche, il veicolo sommergibile Dolphin 3K ha appurato che sta uscendo ancora petrolio dalle cisterne numero 3 e numero 4 di dritta. Dalla cisterna n. 9, che presenta una fessura, non si verificano fuoriuscite di petrolio.
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