|
|
P&O Nedlloyd ha realizzato nel 1997 un utile di 73 milioni di dollari e il risultato raggiunto nel quarto trimestre dell'anno è stato ancora più soddisfacente, con un guadagno di 48 milioni di dollari su un fatturato di 839 milioni. Il numero dei container trasportati lo scorso anno è stato di 2.320.000 teu (2.227.000 nel 1996) e l'incasso medio per teu è sceso a 1.450 dollari.
Il momento negativo dell'economia asiatica, afferma la compagnia, non ha influito sui risultati conseguiti, infatti solo il 10 per cento dei carichi trasportati provenivano dalle nazioni più coinvolte nella crisi, cioè dalla Corea, dalla Malaysia, dall'Indonesia e dalla Tailandia. Globalmente il volume dei carichi in partenza dai porti asiatici è risultato soddisfacente e sono già state applicate delle maggiorazioni tariffarie. P&O Nedlloyd ricorda che anche le prospettive per quest'anno sono positive.
Al contrario il volume dei trasporti in senso opposto, cioè verso le nazioni asiatiche, è in diminuzione: questo esercita un'influenza negativa sulle tariffe di trasporto e P&O Nedlloyd pensa che, nel corso dell'anno, sia necessario evitare uno squilibrio del numero dei container nei due sensi.
P&O Nedlloyd ha comunque previsto che, nonostante la crisi asiatica, il rapporto domanda/offerta di trasporto migliorerà quest'anno e ancor più nel 1999.
Nello scorso dicembre la società ha annunciato l'acquisto della Blue Star Line per 100 milioni di dollari. La transazione, che sarà portata a termine entro il prossimo aprile, rafforzerà certamente la posizione della società britannica.
Recentemente P&O Nedlloyd ha ordinato cinque navi portacontainer da 5.000 teu, che le verranno consegnate prima del 2000 e che consentiranno di ridurre ulteriormente i costi di trasporto. Sostituiranno unità di vecchia costruzione che verranno mandate alla demolizione. La costruzione delle cinque navi non verrà però finanziata da P&O Nedlloyd e le unità non apparterranno alla società. |
|