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L'India protegge i servizi di cabotaggio nazionali
La navigazione di cabotaggio potrà essere svolta soltanto da navi possedute per almeno il 51 per cento da interessi indiani
26 giugno 1998
Il ministro indiano dei Trasporti di Superficie ha annunciato l'inizio di una politica di protezione dei servizi nazionali di cabotaggio. Verranno infatti proibiti i collegamenti costieri svolti da navi possedute per almeno il 51 per cento da interessi stranieri: queste unità saranno quindi considerate armate da stranieri. Soltanto alle navi possedute da società armatrici con almeno il 51 per cento di capitale indiano verrà consentito di effettuare cabotaggio nazionale. La disposizione si aggiungerà ad altri provvedimenti sul cabotaggio varati all'inizio di quest'anno.
Il porto indiano di Kandla ha intanto ricominciato ha funzionare parzialmente dopo essere stato colpito da un ciclone che ha causato danni per 28 milioni di dollari USA e la morte di cinque persone. Il fortunale ha danneggiato quattro delle sette banchine del porto, mentre altri danni sono stati subiti dal terminal dell'Indian Oil Corporation Ltd. a Vadinar, che è stato però riaperto.
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