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Raddoppierà nel 2005, rispetto al 1996, il traffico container nei porti del sud-est asiatico
Le previsioni sono della Drewry. Attualmente i vettori devono riposizionare i container vuoti
7 luglio 1998
Lo studio "South East Asian Shipping" della Drewry affronta le motivazioni e le prospettive dell'economia delle nove nazioni dell'Association of South East Asian Nations (ASEAN) - Indonesia, Malaysia, Tailandia, Filippine, Singapore, Vietnam, Myanmar, Brunei e Laos - e quelle della Cambogia in conseguenza della crisi dei mercati finanziari e della svalutazione di alcune valute della regione.
La crisi economica ha avuto un effetto immediato e diretto sul traffico containerizzato nel sud-est asiatico, dovuto in particolare al rapporto di cambio tra le valute di quelle nazioni nei confronti del dollaro e di altre valute. In particolare si sono verificati una riduzione delle importazioni dall'Europa e dall'America, un incremento delle esportazioni per il prezzo più attraente dei prodotti asiatici e un calo dei traffici interasiatici.
Attualmente i vettori internazionali hanno la necessità di riposizionare i container vuoti, situazione determinata dallo squilibrio nei traffici. C'è da aggiungere che molti vettori intraregionali hanno modificato i loro servizi e le schedule, mentre alcuni porti rivedono i loro progetti di sviluppo.
Lo studio Drewry, che segue l'analoga indagine 'World Container Terminals' (inforMARE del 3 giugno), afferma che il traffico container intraregionale continuerà a subire gli effetti della crisi economica. I traffici feeder e quello internazionale hanno risentito meno l'influenza di questa situazione e, sebbene le importazioni siano calate, nello stesso tempo sono aumentate le esportazioni.
Le previsioni a lungo termine per questi traffici sono molto positive e nel 2005 supereranno i 46 milioni di teu.
Previsione dei traffici nei porti del sud-est asiatico (000 TEU)
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