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Seguendo un piano di ristrutturazione disposto dal governo spagnolo, i cantieri navali Bazan non effettueranno più costruzioni di navi commerciali e dimetteranno 2517 dipendenti, il 34 per cento dell'attuale forza lavoro, nei prossimi cinque anni. L'esodo del personale, come previsto da uno specifico programma di ritiri anticipati dal lavoro, avrà un costo di 52 miliardi di peseta.
I cantieri Bazan negli scorsi cinque anni hanno ricevuto dal governo 71,6 miliardi di peseta come sussidi e le perdite, senza ristrutturazione, sono state previste in circa 9 miliardi di peseta l'anno. La società riceverà comunque 15 miliardi di peseta come fondo capitali.
I cantieri Bazan termineranno la costruzione dei traghetti in alluminio e lo stabilimento San Fernando lavorerà per le piattaforme offshore. Tre traghetti ancora in costruzione sono stati venduti alla Buquebus International Ltd. e due alla Compania Trasmediterranea. Tre sono del tipo Mistral, lunghi 9,5 metri e larghi 14,6, possono trasportare 450 passeggeri e 80 autoveicoli a una velocità di 39 nodi, con un'autonomia di 552 chilometri. Il tipo Alhambra invece è lungo 125 metri e largo 18,7, può trasportare 1250 passeggeri, 244 automobili e 6 bus. |
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