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Uno studio dell'Istituto della Navigazione di Brema afferma che gli armatori tendono sempre più ad immatricolare le loro navi all'estero piuttosto che nel loro Paese. All'inizio di quest'anno, su 24.938 navi per 677,7 milioni di tonnellate di portata lorda recensite dall'Istituto, 11.364 unità per 392,7 milioni di tpl avevano una nazionalità diversa da quella del loro armatore, mentre la flotta con la bandiera del proprietario era di 13.574 navi per 285 milioni di tpl.
Sono soprattutto gli armatori delle nazioni industrializzate e altamente sviluppate ad utilizzare i cosiddetti "registri economici". Ad esempio la flotta delle nazioni membri dell'OECD, che è di 14.761 navi per 460,9 milioni di tpl, non è immatricolata nella nazione dell'armatore per il 64 per cento.
Il grado di immatricolazione all'estero varia molto: gli armatori di Hong Kong, della Svezia, dell'Arabia Saudita, della Svizzera e del Belgio ricorrono per oltre l'80 per cento del loro tonnellaggio a registri stranieri. Invece gli armatori dell'India, della Turchia, delle Filippine e della Malaysia utilizzano quasi interamente la loro bandiera nazionale.
Anche il grado d'immatricolazione all'estero, secondo tipologia di naviglio, varia molto. Battono bandiera estera infatti il 61,9 per cento delle rinfusiere e il 58,7 per cento delle petroliere, mentre la percentuale è del 50,7 per le navi per merci varie e del 48,2 per le portacontenitori.
Per quanto riguarda le petroliere, le rinfusiere e le navi per merci varie, sono gli armatori greci che dispongono del maggior tonnellaggio; mentre per le portacontainer il primo posto è occupato dagli armatori tedeschi.: all'inizio di quest'anno possedevano 449 navi per 10,9 milioni di tpl con capacità di trasporto di 765.000 teu e il 43,3 per cento di queste navi battevano bandiera estera.
I principali "registri economici", cioè le "bandiere di convenienza" o "di necessità", sono quelli di Panama, della Liberia e delle Bahamas, che assommano rispettivamente a 3.653 navi per 123,4 milioni di tpl, 1.430 navi per 86,15 milioni di tpl e 906 navi per 35,2 milioni di tpl.
S.B.
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