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Diminuiscono i servizi di linea per i porti giapponesi
Il ministero dei Trasporti afferma che le tariffe portuali sono troppo alte e che i metodi di lavoro sono sorpassati
21 agosto 1998
Nel vasto panorama dei porti asiatici, quelli giapponesi risultano all'ultimo posto a causa delle alte tariffe, delle eccessive regolamentazioni e dei metodi di lavoro sorpassati; lo ha affermato il ministero giapponese dei Trasporti nella sua pubblicazione annuale sull'industria marittima.
Il ministero ritiene indispensabile che nei porti si svolgano operazioni commerciali più efficienti e che si giunga ad una deregolamentazione dell'industria marittima per fermare da diminuzione dei servizi regolari che giungono sia dal Nord America che dall'Europa. Il numero di questi servizi è ora di 82, mentre l'anno scorso erano 107.
Gli altri porti asiatici hanno mostrato invece chiari segnali di sviluppo. Hong Kong, ad esempio, ha registrato nove servizi in più nello stesso periodo, Singapore tredici e Shanghai sei.
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