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Primi consuntivi dell'ente portuale sui volumi di traffico a Napoli nel '98: +31% le crociere, +6% i container
Nel settore contenitori il porto napoletano punta sul completamento e ampliamento della Nuova Darsena e sull'allungamento del molo Bausan, per accogliere portacontainer da 5200 teu
23 dicembre 1998
"Questo biennio è stato per il porto estremamente importante. In poco più di due anni e mezzo il settore dei contenitori ha superato il 50% di incremento. Quello passeggeri il 70%. In alcuni giorni della settimana sono attraccate nel porto anche 5-6 navi da crociera. Il porto è vivo, le sue attività da ponente a levante fervono. E da qui a breve, grazie alle ultime decisioni assunte dal Comitato portuale, una serie di nuove opere saranno messe in cantiere". Con queste considerazioni Francesco Lauro, presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, ha tracciato oggi un bilancio di fine anno delle attività dello scalo che, secondo i primi consuntivi dell'ente portuale, nel 1998 ha incrementato il traffico crocieristico del 31% e quello container del 6%. Il presidente ha però sottolineato soprattutto la serie di interventi infrastrutturali approvati lo scorso 10 dicembre dal Comitato portuale, considerati la chiave di volta dello sviluppo del porto napoletano, tra cui il completamento della Nuova Darsena di Levante, l'allungamento del molo Bausan, l'adeguamento di alcune banchine da destinare all'attività delle riparazioni navali, il restauro del molo San Vincenzo e la riorganizzazione degli spazi a terra compresi tra il molo Beverello e l'Angioino. "Il dato significativo che mi preme sottolineare - ha aggiunto Lauro - è che il settore delle riparazioni navali, come indicato nel nostro piano operativo triennale approvato all'unanimità a luglio, si afferma come uno dei tre settori portanti dell'economia marittima di Napoli. Altro dato significativo è che con il completamento della Nuova Darsena e con il suo ampliamento (dovremmo su quest'ultimo punto raggiungere un'intesa con il Comune per la predisposizione di una variante all'attuale piano regolatore) il porto potrà dotarsi di un grande terminal con una capacità a regime fino ad un milione di contenitori. Nel 2000 invece potremo, grazie all'allungamento del molo Bausan per il quale c'è già un progetto dell'importo di circa 15 miliardi, far attraccare navi portacontainer da 5.200 teu. Il che significherà, solo per la Cosco, un incremento annuo di 100 mila teu". Riferendosi invece ai lavori in corso Lauro ha ricordato il completamento, previsto nella prossima primavera, del fuso di binari, i lavori di approfondimento e consolidamento del molo Flavio Gioia, che saranno avviati a metà gennaio e costeranno circa 30 miliardi di lire, e i lavori nel settore delle riparazioni navali appena iniziati al molo Carmine per un importo di 11 miliardi di lire.
Tra le tappe più significative degli ultimi mesi il presidente dell'ente portuale ha inoltre segnalato "l'approvazione all'unanimità del Piano Operativo Triennale. L'accordo raggiunto proprio in questi giorni con la Cooperativa dei lavoratori portuali e la Conateco, un'intesa siglata dopo mesi di trattative. E infine l'approvazione da parte della Regione del nostro progetto di rifacimento della rete idrica portuale per una spesa di 13 miliardi, di cui l'85% sarà finanziato con i fondi strutturali europei e il rimanente 15% dall'Autorità Portuale; un progetto per noi rilevante perché il porto di Napoli è il primo per l'approvvigionamento idrico delle isole del Mar Tirreno".
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