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Nel corso delle feste pasquali i lavoratori portuali cileni hanno effettuato scioperi proclamati dai sindacati COMACH e CONGMAR affiliati all'International Transport Workers' Federation (ITF). I porti devono essere privatizzati, e i lavoratori temono che le conseguenti ristrutturazioni possano determinare numerosi licenziamenti. E l'ITF, che rappresenta 400.000 lavoratori, in loro difesa organizzerà in tutti i porti del mondo scioperi, o almeno azioni di disturbo nei confronti delle navi cariche di frutta e di rame provenienti dal Cile.
La situazione nei porti cileni appare molto tesa: il coordinatore dell'ITF, Migual Oses, è stato arrestato e alcuni lavoratori sono stati feriti durante le dimostrazioni che sono avvenute nelle feste pasquali nell'area portuale di Valparaiso. I rappresentanti dell'ITF temono azioni ancora più pesanti perché, affermano, i principali porti sono militarizzati e vengono continuamente compiute provocazioni nei confronti dei lavoratori.
I sindacati dei portuali cileni hanno più volte cercato di contattare il governo per discutere il problema, e pare che dopo gli ultimi scioperi si sia aperta una porta alla trattativa. I sindacati vogliono negoziare in particolare i compensi per ritiri dal lavoro anticipati. Hanno già avuto un incontro il 5 aprile, e stimano di concludere le trattative in una quindicina di giorni. |
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