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L'acquisto del container terminal Europe Combined Terminals (ECT) del porto di Rotterdam da parte della Hutchison Port Holdings Ltd e della direzione municipale del porto (inforMARE del 20 gennaio) ha fatto rizzare le orecchie alla Commissione Europea che, allertata anche da alcune compagnie armatrici e da operatori di terminal di altri porti del range nordeuropeo, ha aperto un'inchiesta su quella che si potrebbe configurare come una posizione dominante nel settore. Il passaggio dell'ECT sotto il dominio, anche se parziale, della Hutchison, mette effettivamente sotto uno stesso controllo tre dei dieci container terminal del Nord Europa. La Hutchison, società holding appartenente al gruppo Hutchison Whampoa (Hong Kong), con filiali dirette e indirette che assicurano servizi e manipolazione carichi in tutto il mondo, in Europa controlla già i container terminal di Felixstowe e di Thamesport.
La Commissione renderà pubbliche le sue decisioni entro quattro mesi.
Con l'acquisto da parte della Hutchison del 50% dell'ECT, il 30% della capacità dei container terminal nordeuropei fa capo a gestori non comunitari.
La Drewry Shipping Consultants fornisce infatti la seguente tabella dei principali operatori di container terminal nel Nord Europa:
Terminalisti | Porti | Capacità traffico (milioni di teu/anno) | % |
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Eurokai / BLG | Amburgo Bremerhaven | 3,4 | 13,2 |
Hutchison Ports | Rotterdam ECT (50%) Felixstowe Thamesport | 7,8 | 30,2 |
HHLA | Amburgo | 2,9 | 11,2 |
Hessenatie | Anversa Zeebrugge | 2 | 7,6 |
ABP / P&O | Southampton Tilbury | 1,45 | 5,6 |
Noord Natie | Anversa | 1,25 | 4,8 |
Katoen Natie Seaport Terminals | Anversa Zeebrugge | 1,1 | 4,3 |
totale parziale | | 19,9 | 76,9 |
Altri terminalisti | Porti diversi | 5,95 | 23,1 |
Totali | | 25,8 | 100 |
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