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L'International Chamber of Shipping (ICS) ha tenuto la sua assemblea generale annuale a Rotterdam, ospite della Royal Association of Netherlands Shipowners. L'assemblea ha accolto con favore che venga realizzato uno schema dello "Year 2000 Protocol", con l'aiuto dell'ICS, da parte dei P&I Club. Il Protocollo è stato progettato per evitare potenziali conflittualità causate dai ritardi che potranno intervenire se, ad esempio, i comandanti delle navi rispetteranno tutte le avvertenze indicate dallo "Year 2000 Code of Good Practice" che l'International Maritime Organization (IMO) ha diffuso con il pieno appoggio dell'ICS. "Uno dei problemi contingenti del terzo millennio deve essere quello di aspettarsi ciò che è inaspettato", ha detto il presidente dell'ICS Rolf Westfal-Larsen, ricordando che - per quanto sia stato accuratamente preparato - è chiaro che il piano Y2K non può contemplare ogni situazione in cui le navi possono incorrere. "Noi - ha aggiunto però Westfal-Larsen - sosteniamo comunque la piena accettazione di questo Protocollo, che cerca di evitare qualsiasi incidente alle navi".
I membri dell'ICS, tra i vari temi presi in esame, hanno discusso delle iniziative che sono state intraprese dalla Commissione Europea per promuovere il perseguimento della qualità nello shipping: sono stati esaminati in particolare i programmi "Charter" e EQUASIS ed è stato riconosciuto che ambedue hanno lo scopo di ottenere un'esauriente risposta da parte dell'industria marittima internazionale.
L'assemblea, che ha anche proposto l'istituzione di un gruppo di lavoro che studi i problemi della demolizione delle navi e del riuso dei materiali, ha infine esaminato i rapporti dell'ICS con le altre organizzazioni che rappresentano l'industria marittima con le quali ha espresso l'augurio di poter incrementare le relazioni, svolgendo anche regolari incontri programmati.
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